Piano di Formazione – ICPg4 http://www.istitutocomprensivoperugia4.it Istituto Comprensivo Perugia 4 Wed, 31 Aug 2022 08:25:01 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.21 AUTOMATA FOR STEM – corso per docenti alunni 4-7 anni http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/automata-for-stem-per-insegnanti-infanzia-e-primo-biennio-primaria/ Thu, 07 Nov 2019 01:12:38 +0000 http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/?p=3329 AUTOMATA FOR STEM imparare le Scienze divertendosi 💡 ⚙️ ⚗️ 📐🔬 🧬 ➗ 🧮 L’Istituto Comprensivo Perugia 4 organizza un corso di formazione GRATUITO per insegnanti della scuola dell’infanzia e dei primi due anni della scuola primaria per l’insegnamento delle STEM. Il corso è accreditato come aggiornamento. I bambini imparano le STEM attraverso strumenti e giochi creativi, come ad esempio la […]

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AUTOMATA FOR STEM
imparare le Scienze divertendosi
💡 ⚙ ⚗ 📐🔬 🧬 ➗ 🧮

L’Istituto Comprensivo Perugia 4 organizza un corso di formazione GRATUITO per insegnanti della scuola dell’infanzia e dei primi due anni della scuola primaria per l’insegnamento delle STEM. Il corso è accreditato come aggiornamento.

I bambini imparano le STEM attraverso strumenti e giochi creativi, come ad esempio la costruzione di automata e lo storytelling.

Per iscrizioni:

  • CODICE IDENTIFICATIVO CORSO : 37473  per Catologo dell’I.C. Perugia 4 su piattaforma SOFIA (all’interno del quale si trova il programma dettagliato)

oppure

  • scrivere un’ email all’indirizzo istituzionale: pgic868005@istruzione.it

In collaborazione con:

🔹 Progetto Europeo Erasmus + AUTOMATA FOR STEM
(Project nr. 2018-1-PT01-KA201-047499)

🔹 Associazione Eureka – http://associazioneeureka.eu/

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Fun@science 3D print http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/funscience-3d-print-3/ Fri, 09 Nov 2018 20:24:51 +0000 http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/?p=2465   Bando Progetto ERASMUS+ FUN@SCIENCE 3D PRINT Promosso da: AGRUPAMENTO DE ESCOLAS EMIDIO NAVARRO (COORDINATOR) Bando: ERASMUS+ Titolo attività: FUN @ SCIENCE 3D PRINT Partners: AGRUPAMENTO DE ESCOLAS EMIDIO NAVARRO (COORDINATOR),CREATIVE YOUTHLAND, DANMAR COMPUTERS, MADAN PARQUE DE CIENCIA, EUROPEAN DEVELOPMENT AGENCY, ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 4, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA, TUCEP ( TIBER UMBRIA COMETT […]

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Bando Progetto

ERASMUS+
FUN@SCIENCE 3D PRINT Promosso da: AGRUPAMENTO DE ESCOLAS EMIDIO NAVARRO (COORDINATOR) Bando: ERASMUS+ Titolo attività: FUN @ SCIENCE 3D PRINT Partners: AGRUPAMENTO DE ESCOLAS EMIDIO NAVARRO (COORDINATOR),CREATIVE YOUTHLAND, DANMAR COMPUTERS, MADAN PARQUE DE CIENCIA, EUROPEAN DEVELOPMENT AGENCY, ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 4, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA, TUCEP ( TIBER UMBRIA COMETT EDUCATION PROGRAMME) Ambiti: Tecnologia

Logo fun science.png
Logo erasmus.png
Il progetto FUN @ SCIENCE intende sviluppare e testare un modello per l’educazione scientifica, lavorando a tutti i livelli scolastici, basato sulla valorizzazione delle tecnologie e delle esperienze di stampa 3D. L’implementazione di questo modello creerà esperienze di apprendimento supportate da attività di stampa 3D presso le scuole che possono migliorare l’interesse degli studenti per le carriere scientifiche e lo sviluppo delle abilità logiche e matematiche, completando le altre attività della classe o riuscendo dove l’aula potrebbe aver fallito.

In realtà, la stampa 3D viene utilizzata in molte scuole per creare lezioni interattive, meccaniche e tecniche. Questo ispira le giovani menti, guidandole verso le carriere STEM e rende l’apprendimento più divertente, consentendo loro anche di sviluppare competenze di cittadinanza globale.istitutocomprensivoperugia4.it/…/O1_FUN@SCIENCE_working_sheet_BP3_final_university_perugia-2.pdf

Le attività del progetto saranno sviluppate con riferimento a tutti i livelli di istruzione scolastica e vedranno come risultato principale l’elaborazione di una proposta per la costruzione di un modello educativo globale che incorpori l’istruzione informale basata sulle attività di stampa 3D nei curricula scolastici, consentendo il suo accreditamento e la valutazione del contenuti educativi di riferimento.

Le attività del progetto saranno sviluppate come segue:

  • Raccolta e analisi di pratiche interessanti in almeno 5 Stati membri europei sull’educazione scientifica nelle attività curriculari con riferimento alle attività di stampa 3D, per monitorare gli effetti dell’educazione scientifica informale legata alla stampa 3D sull’interesse degli studenti per le carriere scientifiche e sullo sviluppo di abilità logiche e matematiche.
  • Elaborazione di una proposta per la costruzione di un modello educativo globale che incorpori attività di stampa 3D basate sull’insegnamento informale nei programmi scolastici, a tutti i livelli di istruzione, consentendo il suo accreditamento e la valutazione dei contenuti educativi di riferimento.
  • Progettazione e realizzazione di esperienze di apprendimento tra pari per insegnanti e formatori in modo da condividere e acquisire le competenze per progettare, implementare e validare il modello nei loro contesti scolastici.
  • Testare il modello a tutti i livelli di istruzione in almeno 4 classi per ogni paese partecipante, secondo un quadro comune basato su un progetto educativo ben definito.
  • Raccolta di risorse educative aperte e comunicazione dei risultati delle pratiche educative sperimentate implementate nel progetto, in modo da moltiplicare gli effetti e i risultati del progetto.L’azione del progetto sarà condotta a livello europeo in 5 paesi (Portogallo, Italia, Polonia, Repubblica Ceca e Grecia

 

File:Fun2.png

Gli obiettivi previsti nel progetto

L’obiettivo è monitorare gli effetti dell’educazione scientifica informale legata alla stampa 3D sull’interesse degli studenti per le carriere scientifiche e sullo sviluppo delle abilità logiche e matematiche, attraverso:

  • Raccolta e analisi di pratiche interessanti in almeno 5 Stati membri europei sull’educazione scientifica nelle attività curriculari con riferimento alle attività di stampa 3D.
  • Organizzazione di un quadro di riferimento, metodologie e risultati potrebbero essere trasferiti in altri contesti geografici ed educativi.
  • Sperimentazione con alcune classi pilota.
  • Validazione del monitoraggio e risultati ottenuti.

    Le azioni previste

    Le task/compiti che il partenariato intende sviluppare per dar seguito al progetto, sono sinteticamente riportate di seguito:

    Compito 1 – DEFINIZIONE DEL QUADRO DI RICERCA Definire la bozza di un modulo comune per la raccolta delle pratiche, inclusi criteri di selezione, approcci, metodologie e strumenti didattici per tutte le pratiche interessanti incluse, così come gli effetti di ogni pratica sull’interesse degli studenti per le carriere scientifiche e sullo sviluppo della logica e abilità matematiche.

    Compito 2 – RACCOLTA DELLE PRATICHE Raccolta di almeno 5 pratiche interessanti per ciascuna squadra nazionale, che sarà impegnata nella selezione, raccolta e commento delle pratiche: è importante definire quante pratiche devono essere fondate a livello nazionale (cioè 3) e quante a livello europeo ( ie2), definendo paesi diversi per ogni partner per evitare sovrapposizioni.

    Compito 3 – TRADUZIONE Traduzione dei materiali in inglese dalle lingue nazionali in modo da consentire lo scambio transnazionale delle pratiche di raccolta e promuovere la loro trasferibilità in tutta Europa.

    Compito 4 – ELABORAZIONE DEL PROGETTO DI RELAZIONE Raccolta delle versioni EN delle pratiche nazionali, classificandole in base ai loro obiettivi, caratteristiche e livello di istruzione, in modo da dare vita a una relazione europea (bozza).i

  • Compito 5 – ELABORAZIONE DELLA VERSIONE FINALE DELLA RELAZIONE La bozza verrà analizzata dai partner che daranno feedback per il miglioramento; quindi P7 modificherà / integrerà il rapporto in base al feedback dei partner e infine elaborerà la versione finale del rapporto.

    1° Meeting: Almada – Portogallo

    I partner portoghesi (Agrupamento de Escolas Emídio Navaro e MAden Park) hanno ospitato il 1 ° incontro del progetto FUN @ SCIENCE, il 27 e 27 ottobre 2017.Il primo giorno, l’incontro si è svolto sulla Escola Secundaria Emidio Navarro, l’intero gruppo si è riunito e si è presentato e il lavoro che ciascuno svilupperà all’interno di questo progetto. Durante questo giorno alcuni aspetti come i risultati finanziari, intellettuali, tra gli altri, sono stati definiti in modo più chiaro. La sera, siamo andati a cena in un ristorante tradizionale dove abbiamo mangiato tutti e ascoltato il Fado, la canzone tradizionale portoghese. Il secondo giorno, i partecipanti si sono incontrati al Madan Park, a Caparica, e hanno avuto un incontro in cui tutti abbiamo definito come sarà sviluppato il processo di Disseminazione e quale ruolo ognuno di noi svolgerà in questo processo. Il rappresentante polacco ci ha mostrato la piattaforma con cui tutti lavoreremo e ha spiegato come lavorarci. Il nostro Istituto era rappresentato dalla dirigente scolastica prof.ssa Iva Rossi e dalla referente del progetto, ins. Susanna Cimarelli. Del team interno all’istituto fa parte anche l’ins. Anna Locchi.

    1° Step: il confronto sulle buone pratiche

    I partner si sono accinti – nel periodo gennaio – aprile 2018 – alla ricerca e selezione di buone pratiche sull’approccio al 3D applicato alla didattica dei curricola scolastici delle scuole secondarie di primo e secondo grado e del percorso universitario. Una vasta gamma di report sono stati ,quindi, visionati ed analizzati, dall’Università di Perugia, sino a giungere alla selezione delle seguneti pratiche.

  • Best pratices for secondary junior school:istitutocomprensivoperugia4.it/…/O1_FUN@SCIENCE_working_sheet_BP5_final_5_secondary_junior_school.pdf
  • Best pratices for High school: O1_FUN@SCIENCE_working_sheet_BP3_final_university_perugia O1_FUN@SCIENCE_working_sheet_BP3_final_university_perugia (1) Overview_best_practices
  • Best pratices for University:O1_FUN@SCIENCE_working_sheet_BP3_final_university_perugia 
  • Overwew Final:(1) O1_FUN@SCIENCE_working_sheet_BP1_final

Traduzioni in lingua italiana

Si allegano in ordine di successione i documenti tradotti in lingua italiana, prodotti dai vari partner.

2° Meeting: Perugia – Italia

I partner italiani – TUCEP, Facoltà di Ingegneria – Università agli Studi di Perugia, Istituto Comprensivo Perugia 4 – hanno ospitato per 4 giorni  – dal 15 al 19 ottobre – i partner di progetto, accompagnati da docenti delle varie nazionalità per partecipare ad una formazione sulle stampanti 3D e il loro utilizzo all’interno delle istituzioni scolastiche. L’Agenda del meeting è stata interamente rispettata, nella suo scopo formativo, ma ha dato modo di vivere insieme un’esperienza importante anche dal punto di vista relazionale e personale. C1 FUN@SCIENCE_training agenda_REV.01 05_07_18

Accompagnati in questo percorso dai docenti formatori dott.ri Stefano Coviello e Bianca Bisiach referenti per l’ICPg4, dal prof. Gianluca Rossi dell’Università di Perugia, i 25 partecipanti hanno potuto sperimentare le valenze e le difficoltà dell’uso della stampante 3D, step to step fino alla produzione di piccoli materiali in materiale plastico.

2° Step. Inizio della sperimentazione con gli studenti dell’ICPg4

A partire dal 20 ottobre, un gruppo di circa 25 discenti di scuola secondaria di 1° grado, hanno iniziato il percorso di sperimentazione con l’obiettivo di verificare i punti di forza e i punti deboli dell’uso delle stampanti in 3D, dal punto di vista tecnico ma applicato a contenuti disciplinari di matematica, fisica, biologia e chimica.

Guidato dalla sapiente regia della prof.ssa Elisa Canestrelli della Impresa Sociale  DENSA, il gruppo si è accinto con il software digitale synergy 3d software e l’applicativo cura software stampa 3d.

La docente ha predisposto schede originali da lei stessa elaborate per la costruzione e realizzazione

Il percorso, composto da 6 incontri di 5 ore ciascuno, si concluderà alla fine del mese di novembre 2018.

Frazioni
Teorema di Pitagora
Teorema di Pitagora1
Stampa della molecola di glucosio

 

 

 

 

 

 

 

Risultati attesi

Gli studenti dovranno mostrare:

  • competenze specifiche disciplinari e approfondite sugli argomenti trattati
  • abilità nell’uso dei software di elaborazione e produzione in 3D
  • capacità di comunicare con linguaggio specifico ad altri coetanei il percorso fatto

Fase finale del piloting

Sabato 24 novembre è terminata la fase di piloting. Il gruppo classe ha realizzato l’ultimo progetto proposto, targhette con il proprio nome, in modo autonomo per verificare gli apprendimenti intervenuti sull’uso dei due software.

Poi, ciascuno di loro ha compilato un questionario come momento di meteriflessione sull’esperienza condotta e gli esiti saranno oggetto di valutazione per rilevare gli apprendimenti di natura didattica (contenuti) di natura metodologica (laboratorio) e di natura tecnica (digitale e stampa 3D).

Ogni ragazzo/a riceverà, come ricordo di questo laboratorio, l’intero kit prodotto ala presenza di tutte le classi coinvolte, come forma di disseminazione delle attività.

I docenti partner del progetto e i formatori produrranno un report dettagliato della sperimentazione e ipotesi di Unità di Apprendimento replicabili per la disseminazione.
Di seguito alcune immagini dei lavori conclusivi.
serie di staffe per il piano inclinato
Molecole di acqua
Serie di triangoli
Serie di angoli

Serie teorema di Pitagora
Targhette con i nomi
Celeste
Mathias, Federico, Luigi
Luigi
La costruzione dell’Unità di Apprendimento
Il tracciato pianificato,  secondo il metodo kidsbit, delle lezioni del corso laboratoriale Fun@Science si è sviluppato lungo l’arco di 6 incontri di 5 ore ciascuno.
Al termine delle attività, il team, attraverso circle time e focus group con i docenti coinvolti nel progetto, ha analizzato i materiali, preso in esame gli spunti di positività e le criticità emerse durante la sperimentazione per selezionare un itinerario trasferibile e riproponibile sia per ciò che riguarda la formazione docente che i percorsi di apprendimento per gli alunni.
Il risultato è ricompreso nell’Unità di Apprendimento che è stata condiviso con il partenariato del progetto.

Il video della sperimentazione realizzata presso l’Istituto Comprensivo Peurgia 4

https://youtu.be/6zQD2DEfstI 

 

Scalabilità del progetto

Perché un’innovazione educativa sia capace di raggiungere l’obiettivo finale di ”cambiamento di sistema”, cioè di un nuovo rapporto tra buone pratiche sperimentate e singole  iniziative didattiche che diventano  comunità di pratica, il percorso da compiere si snoda attraverso tappe fondamentali: dall’identificazione di bisogni sociali nascono proposte che si traducono in modelli di innovazione didattica e sviluppo la cui sperimentazione  su un campione va implementata fino ad arrivare alla diffusione dell’idea.

Il trasferimento o riproposta dei presupposti del progetto più ampia delle esperienze di innovazione sociale (scalabilità) è un passaggio particolarmente delicato che mette in campo risorse, competenze e relazioni la cui qualità può permettere a piccoli progetti validati, di estendere il proprio impatto con  nuove gruppi classe.

https://socialfare.org/scalabilita-la-forza-delle-buone-idee/

Nel nostro caso, l’evidente risultato di maggiore consapevolezza di alcuni concetti disciplinari, che consolidano le conoscenze, ha trovato il suo indice di scalabilità attraverso il coinvolgimento di ulteriori tre classi di scuola primaria dell’Istituto. che si sono mostrate interessate all’approccio metodlogico derivato dal progetto, seppure con altri argomenti e contenuti, danno conto del valore del progetto stesso.

Le nuove tecnologie – ritenendo con questo termine l’introduzione delle applicazioni e dei programmi digitali come supporto agli apprenidmenti disciplinari – favoriscono e potenziano nuovi linguaggi con i quali motivare e coinvolgere alunni che in altri modi incontrano difficoltà di apprenidmento e favoriscono il suo consolidamento per coloro che hanno già acquisito le conoscenze previste dalle progettazioni di classe.

Questo è il messaggio conclusivo che si intende formulare al termine del progetto FUN@SCIENCE, che si è felicemente concluso nel Novembre 2029.

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“MAKING CULTURE: alla scoperta del patrimonio straordinario nell’ordinaria storia di un quartiere” – modulo IL NOSTRO PATRIMONIO IN 3D http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/making-culture-alla-scoperta-del-patrimonio-straordinario-nellordinaria-storia-di-un-quartiere-modulo-il-nostro-patrimonio-in-3d/ Wed, 07 Nov 2018 15:50:30 +0000 http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/?p=2445 PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE “PER LA SCUOLA, COMPETENZE E AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO” 2014/2020 – Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE) – Avviso pubblico Prot. n. 4427 del 02/05/2017 – Obiettivo Specifico 10.2 – Azione 10.2.5 A-FSEPONUM 2018-30 Potenziamento dell’educazione al patrimonio culturale, artistico, paesaggistico. Candidatura N. 1001489 4427 del 02/05/2017 – FSE – […]

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PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE “PER LA SCUOLA, COMPETENZE E AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO” 2014/2020 – Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE) – Avviso pubblico Prot. n. 4427 del 02/05/2017 – Obiettivo Specifico 10.2 – Azione 10.2.5 A-FSEPONUM 2018-30 Potenziamento dell’educazione al patrimonio culturale, artistico, paesaggistico. Candidatura N. 1001489 4427 del 02/05/2017 – FSE – Titolo: “MAKING CULTURE: alla scoperta del patrimonio straordinario nell’ordinaria storia di un quartiere” collocato nella graduatoria approvata con provvedimento del Dirigente dell’Autorità di Gestione prot. AOODGEFID/N.Prot. 802 del 29 marzo 2018

Partirà il 9 novembre 2018 il terzo modulo del PON FSE MAKING CULTURE dal titolo IL NOSTRO PATRIMONIO IN 3D.

Più di 20 alunni delle classi quinte di scuola primaria e di scuola secondaria di 1° grado, accompagnati da esperti della Impresa DENSA e da docenti tuor, si cimenteranno con l’analisi della storia artistica e architettonica del quartiere di via Fonti Coperte, alla ricerca degli indizi che connotano il territorio circostante le scuole. Indagini, interviste, orografia e architettura comporranno i laboratori miranti alla costruzione di un plastico del territorio in cui inserire – grazie alla stampa in 3D – gli elementi peculiari di questa parte urbana di Perugia, che ha una storia molto particolare ed interessante.

Il percorso che può avere più piani di lettura e di progettazione, parte dall’indagine esplorativa del quartiere, finalizzata alla raccolta delle tipologie abitative, architettoniche e viarie, orientata ad identificare aree verdi, luoghi ricreativi, sportivi, esercizi commerciali e luoghi pubblici.

Rilevazioni attarerso interviste a persone che esprimono l’anima umana del quartiere perchè da sempre residenti o perchè paticolarmente conosciuti dai cittadini incrementano la topografia e la topologia, sino a immaginarle come una rete di architetture, di elementi naturali ed antropici tesi a comporre un plastico molto elaborato, fabbricato insieeme con il contributo “artigianale” e tecnologico, che superi la rappresentazione più o meno diligente del territorio pe riformulre le sue articolazioni, immaginando nuovi scenari.

Un plastico che nasce dallo smontaggio e rimontaggio dei pezzi/elementi connotanti il concetto di quartiere,  capaci di porre in evidenza la storia umana, con l’orografia del posto. si proverà, quindi, a ritagliare, spostare e ideare nuove strutture ancora inesistenti, a misurarsi con la sistemazione dei servizi necessari a far stare nìbeni i suoi abitanti, cercando di mantenere un collegamento vivo con le tradizioni e le conoscenze e le nuove soluzioni.

 

I moduli attivati e già conclusi

Modulo: “Mappiamo il quartiere”

Modulo: “Il patrimonio come lettura dell’immaginario” scuola primaria

 

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PON FSE Potenziamento dell’educazione al patrimonio culturale, artistico, paesaggistico: MAKING CULTURE http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/pon-fse-potenziamento-delleducazione-al-patrimonio-culturale-artistico-paesaggistico/ Wed, 07 Nov 2018 15:31:46 +0000 http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/?p=2422 Candidatura N. 1001489 – 4427 del 02/05/2017 PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE “PER LA SCUOLA, COMPETENZE E AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO” 2014/2020 – Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE) – Avviso pubblico Prot. n. 4427 del 02/05/2017 – Obiettivo Specifico 10.2 – Azione 10.2.5 A-FSEPONUM 2018-30 Potenziamento dell’educazione al patrimonio culturale, artistico, paesaggistico. Candidatura N. 1001489 […]

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Candidatura N. 1001489 – 4427 del 02/05/2017

PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE “PER LA SCUOLA, COMPETENZE E AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO” 2014/2020 – Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE) – Avviso pubblico Prot. n. 4427 del 02/05/2017 – Obiettivo Specifico 10.2 – Azione 10.2.5 A-FSEPONUM 2018-30 Potenziamento dell’educazione al patrimonio culturale, artistico, paesaggistico. Candidatura N. 1001489 4427 del 02/05/2017 – FSE – Titolo: “MAKING CULTURE: alla scoperta del patrimonio straordinario nell’ordinaria storia di un quartiere” collocato nella graduatoria approvata con provvedimento del Dirigente dell’Autorità di Gestione prot. AOODGEFID/N.Prot. 802 del 29 marzo 2018

 

RISULTATI ATTESI:

Promozione della progettazione interdisciplinare, sviluppando percorsi che integrino più aree tematiche in una ricostruzione organica e critica del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico

Valorizzazione del patrimonio culturale, artistico, paesaggistico come bene comune e potenziale per lo sviluppo democratico, attraverso pratiche di didattica laboratoriale.

IL PROGETTO

La finalità del progetto MAKING CULTURE è favorire tra le studentesse e gli studenti della scuola primaria e secondaria di 1^ grado lo sviluppo di competenze trasversali di cittadinanza attiva, mediante percorsi che coniugano l’agire cognitivo con l’agire concreto sul paesaggio che li circonda e quindi su un patrimonio tanto tangibile, quanto intangibile, realizzando una raccolta storiografica sotto forma di mappa concettuale del patrimonio della comunità dove sorgono i plessi dell’istituto. Una rappresentazione del patrimonio complesso del territorio, ma visto con gli occhi di chi lo vive. È una mappa che racconta non tanto la geografia di un luogo, quanto gli elementi identitari della comunità che lo abita, della sua storia passata e presente. È una creazione collettiva dove trovano spazio racconti e testimonianze, memorie e desideri, timori e speranze. Un modo per trasmettere questo patrimonio di storie e valori alle future generazioni nell’ottica di una geostoria glocale.

Saranno pianificati percorsi formativi, in orario extracurriculare, in grado di avviare progettualità che, partendo dall’analisi e lettura del patrimonio culturale, e non unicamente quello classicamente riconosciuto, siano in grado di generare impatto culturale, idee innovative con ricadute anche nelle sfera sociale, in una dinamica di collaborazione tra la scuola, polmone culturale del quartiere in cui si insedia, gli studenti, i cittadini, i soggetti del terzo settore, istituzioni pubbliche e organizzazioni private.

Il progetto si è sviluppato a seguito delle conseguenze prodotte dagli eventi sismici dell’ottobre 2016, che hanno portato all’abbattimento dell’edificio della scuola secondaria di 1° grado, Carducci-Purgotti e che ha imposto un ripensamento complessivo sulla funzione socio-culturale di questo quartiere e sull’esigenza di ricucirne il tessuto urbano e sociale. Quell’edificio rappresentava infatti per il quartiere un patrimonio non solo culturale ma anche dal forte impatto sociale. Il vuoto che si è creato per attendere la ricostruzione dell’edificio è divenuto, quindi, un elemento da cui partire per riflettere sul concetto di patrimonio culturale, costituito sì da “oggetti” tangibili, architetture, monumenti, opere d’arte, ma anche da “contenuti” intangibili, costituiti dalla storia, dalla memoria, dalle funzioni socio-economiche e culturali che generano l’identità e il senso di appartenenza ad un luogo, che muta nel corso del tempo ma rimane il tessuto sul quale costruire il futuro di una comunità.

La forma indefinita di continuum urbano del quartiere su cui il progetto insiste, non lo definisce quale periferia ma nemmeno in quanto città. Si tratta di quella parte di città, definita sociologicamente “densa” che, a partire dagli anni trenta del secolo scorso e per circa 40 anni, ha visto il primo sviluppo reale, denso appunto, di Perugia fuori dalle mura medioevali: la borghesia e la classe operaia usciva dai rioni e costruiva una nuova parte di città per poi oggi diventare zona dormitorio con un alto numero di migranti impegnati ad accudire la popolazione che è invecchiata senza produrre ricambio generazionale.

In questo quadro è molto difficile innescare processi e percorsi sociali, culturali ed organizzativi tesi a ricucire il senso di appartenenza ad una storia e a un patrimonio comune. Il quartiere, però, possiede tutte le potenzialità straordinarie, rintracciabili nell’ordinarietà del suo aspetto urbanistico, architettonico e sociale.

MAKING CULTURE, nell’azione artigianale di cucire parti “scucite” del tessuto urbano, vuole riconnettere le diversità sociali, che trovano piena espressione all’interno dell’ambiente scolastico, per renderle in grado di gestire con intelligenza il patrimonio storico e paesaggistico esistente, proprio a partire da una sua presa in carico da parte delle nuove generazioni.

Le domande che si pone quindi MAKING CULTURE sono:

  1. Come possiamo valorizzare il patrimonio materiale e immateriale in modo che crei reale valore non solo per il turista ma anche per la comunità locale?
  2. Quanto lo straordinario – cioè l’importante, il rilevabile, che narra il nostro passato, il nostro presente – deve essere salvaguardato e valorizzato in una prospettiva futura a prescindere dal suo valore estetico e storico-artistico?

Partendo da un’analisi del significato di patrimonio architettonico, artistico, culturale e sociale, il progetto ha l’ambizioso obiettivo di ricostruire la storia dell’ultimo secolo della città, sviluppata oltre le mura medioevali che connotano il centro storico. Una storia dinamica, in grado di riconnettere storie orali e scritte, materiale di archivio e di cronaca più attuale, tramite una rilettura che contempli l’utilizzo di strumenti digitali e innovative metodologie di lettura del contesto culturale e urbano di riferimento con lo scopo di progettarne il futuro.

Attività formative non formali e “hands on” permetteranno di porre i partecipanti a confronto diretto con il tema del patrimonio, sperimentando singolarmente e in gruppo, anche tramite formule organizzative sul modello della flipped classroom, il metodo della ricerca sul campo, l’approccio alla conoscenza con compiti di realtà, in cui lo studente sia coinvolto e protagonista del proprio sapere.

Con il progetto MAKING CULTURE si vuole quindi contribuire fattivamente tramite azioni dentro e fuori la scuola, nei musei e negli archivi ma anche nelle strade e nella piazze del quartiere Fonti Coperte, al dibattito che vede nel patrimonio qualcosa di dinamico, in continua evoluzione attraverso una produzione dal basso che è in grado di restituirgli valore sociale ma anche turistico, grazie alla costruzione di percorsi esperienziali che prevedono l’utilizzo di strumenti digitali.

Il progetto si compone di 5 moduli riferibili ad alunni di scuoal primaria e scuola secondaria 1°  grado dell’istituto:

Riepilogo moduli – 10.2.5A Competenze trasversali
Tipologia modulo

Titolo

Costo
Accesso, esplorazione e conoscenza anche digitale del patrimonio Mappiamo il nostro quartiere

7.082,00

Adozione di parti di patrimonio (luoghi, monumenti o altro) Il patrimonio intangibili da toccare e curare

5.682,00

Sviluppo di contenuti curricolari digitali con riferimento al patrimonio culturale (Open Educational Resources) Il patrimonio come lettura del contemporaneo -secondaria primo grado

5.682,00

Sviluppo di contenuti curricolari digitali con riferimento al patrimonio culturale (Open Educational Resources) Il patrimonio come lettura del contemporaneo – primaria

5.682,00

Produzione artistica e culturale Il nostro patrimonio in 3D

5.682,00

TOTALE SCHEDE FINANZIARIE

29.810,00

MAPPIAMO IL NOSTRO QUARTIERE

Il modulo si è avviato il 10 giugno 2018, si è svolto per 30 ore all’interno della settimana con rientri anche pomeridiani. Ha visto coinvolti 25 alunni di scuola primaria.

A seguito di attività propedeutiche sul tema del patrimonio tangibile e intangibile e sull’approfondimento delle metodologie dell’indagine storiografica, le studentesse e gli studenti saranno guidati nell’esplorazione del proprio quartiere utilizzando tecniche innovative di mappatura dello spazio urbano con l’obiettivo di realizzare una mappa consultabile online in cui verranno identificati alcuni dei luoghi selezionati dagli studenti e che sarà predisposta per una consultazione pubblica approfondendo anche il viario con la ricerca di informazioni bibliografiche. Alla conclusione di questa prima parte del progetto, ci sarà una restituzione alle classi attraverso un report fotografico e testuale che narri lo sviluppo dell’itinerario avvenuto, con la realizzazione sia online che cartacea della mappa del quartiere, per condividere il lavoro con tutti coloro che entrano nella scuola.

Fasi del modulo:
1) esplorazione del quartiere (5 ore)
2) attività di coinvolgimento degli abitanti del quartiere portatori di memoria storica (10 ore)
3) individuazione di percorsi/tematiche che si ritiene importante far emergere nella lettura del territorio (5 ore)
4) approfondimenti sulla legenda e creazione di elementi grafici da inserire nella mappa (5 ore)
5) creazione della mappa digitale consultabile online e della mappa cartacea (5 ore)

OBIETTIVI FORMATIVI
– Favorire le abilità di correlazione concettuale tra elementi del patrimonio tangibile e intangibile
– Saper riconoscere e selezionare contenuti legati al tema del patrimonio socio-culturale
– Sapere lavorare in gruppo
– Rafforzare conoscenze ed abilità di base
– Saper selezionare lo strumento adatto all’obiettivo prefissato
– Favorire le capacità di relazione e scambio tra gruppo di pari e con l’adulto

OBIETTIVI DIDATTICI
– riconoscere gli elementi che caratterizzano lo spazio urbano
– creare contenuti su piattaforme digitale
– utilizzare strumenti di grafica base per la creazione di simboli e legende
– utilizzare piattaforme gratuite per la diffusione di contenuti ad hoc

Metodologia
Il progetto si inserisce nell’ottica del PTOF e della metodologia didattica laboratoriale, assunta come dato identificativo dell’Istituto scolastico, volta a fornire agli alunni gli strumenti per sviluppare competenze di cittadinanza attiva e dei concetti di azione collettiva lavorando su project work specifici e sempre con modalità di gruppo in cui non solo la classe si inverte ma si utilizzano anche attività di learning by playing permettendo un maggiore coinvolgimento dei partecipanti.
La metodologia conta tre fasi: operativa, iconica-multimediale e cognitiva.
Le conoscenze non vengono “trasmesse” meccanicamente da adulto a bambino, ma costruite progressivamente grazie alla partecipazione di tutta la comunità scolastica e le famiglie.

DESTINATARI
N. Destinatari e tempi: Le attività previste si svolgeranno principalmente in orario pomeridiano per 2 ore alla settimana per 15 settimane.
Saranno rivolte a 20 alunni di classe quarta e quinta di scuola primaria

RISULTATI ATTESI
Al termine del progetto i partecipanti avranno realizzato una mappa interattiva consultabile on-line personalizzata con elementi grafici e contenuti di archivio e originali da loro selezionati.

MODALITÁ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Saranno somministrati dei questionari in entrata a metà percorso e in uscita atti a valutare la progressione nell’acquisizione delle competenze, le attività che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati e le criticità incontrate. Saranno inoltre somministrati questionari online anche rivolti ai genitori per valutare il grado di soddisfazione e la percezione rispetto alle attività portate avanti. Anche ai tutor d’aula, selezionati tra i docenti, saranno somministrati dei questionari per valutare l’impatto del progetto sulla percezione dei propri metodi d’insegnamento.

per le articolazioni delle lezioni:

http://pon20142020.indire.it/moduli/index.php?action=start&jjlettura=0&idrichiesta=1164470&jjlivello=5

Articolazione del modulo
Titolo Descrizione Ore Totali
Conosciamoci Attività di ice breaking per imparare a conoscersi. 1,00
SImboli, icone e mappe. Impariamo ad orientarci Tramite lezione interattiva saranno introdotti i concetti di mappa, simbolo e icona. 1,50
Esercitazioni I partecipanti dovranno raccontarsi disegnado un simbolo. Dovranno realizzare il logo della squadra e poi fare una ricerca su google maps individuando dei punti del quartiere in cui è collocata la scuola. 3,00
Esplorazione del quartiere Attraverso una scheda di rilevazione e muniti di camera fotografica i partecipanti esploreranno il quartiere a partire dal loro punto di vista, riconoscendo elementi urbanistici chiave. 5,50
Come raccontare il quartiere Alla fase di eplorazione segue una fase di analisi e ricerca più approfondita rispetto agli elementi individuati tramite l’utilizzo di dispositivi digitali e la costruzione delle domande da porre agli abitanti del quartiere. In questa fase dovranno anche essere individuati dei percorsi/tematiche che si ritiene importante far emergere nella lettura del territorio 5,50
Interviste e organizzazione delle immagini fotografiche Durante la giornata i partecipanti avranno l’obiettivo di realizzare delle interviste e sistemare il materiale fotografico prodotto utilizzando software per la registrazione e il foto montaggio. 5,50
Costruiamo la nostra mappa analogica e digitale Creazione della mappa digitale consultabile online utilizzando googel maps e della mappa cartacea 5,50
presentazione

Le attività si sono concluse con una mostra dei prodotti cartacei e video realizzati, spiegati dai ragazzi partecipanti, con postazioni di gruppo sui singoli prodotti. I materiali costituiscono a tutt’oggi patrimonio visibile all’interno della scuola.

materiali per esplorazione quartiere

RELAZIONE TUTOR. MISCIO

IL PATRIMONIO COME LETTURA DEL CONTEMPORANEO

Nella fase propedeutica studentesse e studenti si confronteranno con il concetto di patrimonio e paesaggio e con le metodologie dell’indagine storiografica che parte dalle affermazioni, ormai generalmente accettate di grandi epìstemologi delle scienze umane. L’introduzione di un metodo scientifico per analizzare la storia risale agli studiosi francesi, a partire dagli anni ’30 con la rivista “Annales” di L. Febvre e M.Bloch e continuata da F. Braudel e J. Le Goff. Saranno proprio costoro ad imprimere una nuova direzione al metodo storico che presuppone l’osservazione dell’evento inserito in un contesto di più ampio respiro, un divenire dinamico e non statico dei fatti. In un approccio investigativo di questo tipo assume rilievo non solo ciò che cambia ma anche ciò che permane, in quanto è proprio il confronto tra questi due termini che predispone i parametri del divenire. Si potrebbe affermare, dunque, che l’osservazione storica non è altro che l’osservazione dell’azione del tempo nelle cose.
In tale prospettiva lo studente è messo nella condizione di conoscere, utilizzare e seguire una procedura di apprendimento ed una metodologia di lavoro tali da considerare la storia come “realtà del passato” (Bloch) con cui si dovrebbe mantenere “un continuo processo di interazione, un dialogo senza fine.
L’obiettivo è il coinvolgimento degli studenti come comunità partecipe e corresponsabile, riferibile anche alle suggestioni di P.Freire e A. Boal, che hanno sviluppato metodologie fortemente accomunate dalla stessa speranza, dallo stesso impegno nella costruzione di un sapere e un «agire» educativo capaci di pensare la trasformazione, la libertà, la creazione di un nuovo modo di vedere la realtà.
Ricercare le tracce e i segni del passato con alunni sin dalla “scuola dell’infanzia” vuol dire affinare la sua capacità osservativa, investigativa, intuitiva e di confronto concettuale, del tipo ieri/oggi, per un allievo più grande si traduce nella competenza astrattiva della continuità tra passato e presente, nella percezione della persistenza, della durata e di quella storia che M.Bloch definiva “scienza del passato.
La storia è dunque è una disciplina che mantiene intatta la sua funzione a) formativa in quanto può aiutare a costruire la propria identità sociale e culturale, rafforzare la percezione del sé in senso soggettivo e relazionale, promuovere l’atteggiamento interattivo, predisporre al dialogo e al confronto, offrire strumenti di interpretazione della realtà; b) informativa poiché è in grado di sviluppare competenze investigative ed esplorative, attivare capacità analitiche ed interpretative, favorire le abilità di correlazione concettuale, rafforzare conoscenze ed abilità di base.

Nel modulo pertanto saranno approfonditi alcuni macro-paradigmi che descrivono la ricerca e che andranno a consolidare gli apprendimenti disciplinari curricolari, collocandoli nell’esperienza concreta e motivante di conoscere la storia del proprio quartiere, intrecciandola con strategie di problem solving:
· Formulazione degli interrogativi per soddisfare bisogni di conoscenza
· Ricerca di tracce e segni del passato
· Ricerca, uso, lettura e interpretazione delle fonti
· Espressione del mutamento e della trasformazione
· Memoria individuale, collettiva e storica

FASI DEL MODULI
1) Introduzione al concetto di patrimonio tangibile e intangibile, paesaggio con studio di casi (4 ore)
2) conoscenza geo-storiografica degli strumenti utili alla ricerca facendo riferimento alle UDA individuate (4 ore)
3) analisi dei documenti (8 ore)
4) costruzione di interpretazioni del proprio patrimonio tangibile e intangibile come attività di curatela verso di esso utilizzando le fonti prese in esame (4 ore)
5) realizzazione dell’e-book con testi e immagini tratte da archivi senza copyright (10 ore)

OBIETTIVI FORMATIVI
– Sviluppare competenze utili a costruire la propria identità sociale e culturale
– Rafforzare la percezione del sé in senso soggettivo e relazionale
– Promuovere l’atteggiamento interattivo, predisposto al dialogo e al confronto (decentramento)
– Offrire strumenti di interpretazione della realtà
– Sviluppare competenze investigative ed esplorative (mens critica)
– Attivare capacità analitiche ed interpretative
– Favorire le abilità di correlazione concettuale (interrelazione)
– Rafforzare conoscenze ed abilità di base
– Facilitare la relativizzazione del proprio punto di vista, del proprio linguaggio, dei propri usi e costumi, dei propri modi di organizzare l’esperienza, che però sia intrecciato con la ricerca di valori minimi comuni su cui fondare la convivenza tra popoli e le persone.

OBIETTIVI DIDATTICI
– osservare ed analizzare un fatto o un fenomeno
– individuare in modo argomentativo un elemento peculiare del patrimonio culturale di un contesto di vita
– formulare ipotesi di ricerca
– utilizzare i paradigmi di durata, periodizzazione e ciclicità storica
– cooperare su compito assegnato
– essere flessibili e creativi, aperti al nuovo e al diverso
– essere assertivi sui propri bisogni fondamentali
– conoscere il significato di patrimonio e paesaggio sociale, artistico e culturale

Metodologia
La metodologia applicata è quella della classe capovolta in cui grazie a strumenti digitali docente-tutor e studente costruiscono la lezione insieme supportati da esperti professionisti favorendo una didattica di apprendimento attivo socializzante e personalizzata in cui ciascuno sperimenta e sviluppa i propri interessi specifici all’interno di spazi di auto-costruzione di senso condiviso, attraverso strategie di cooperative learning, debate e service learning..

N. Destinatari e tempi:Le attività previste si svolgeranno principalmente in orario pomeridiano per due ore per 15 lezioni e coinvolgeranno 20 studenti e studentesse.

RISULTATI ATTESI
Al termine del percorso i partecipanti realizzeranno accompagnati dagli esperti un ebook sotto forma di glossario argomentato inerente all’indagine bibliografica e sitografica.

MODALITÁ DI VERIFICA E VALUTAZIONE:
Saranno somministrati dei questionari in entrata per valutare le preconoscenze come patto formativo e in uscita per valutare le conoscenze acquisite dalle studentesse e gli studenti partecipanti.

 

ARTICOLAZIONE DEL MODULO

Articolazione del modulo
Titolo Descrizione Ore Totali
Conosciamoci Alcune attività di ice-breaking aiuteranno i partecipanti a conoscersi meglio . 1,00
patrimonio tangibile e intangibile Introduzione con modalità interattive al concetto mappa, patrimonio tangibile e intangibili 2,00
Testiamo alcuni strumenti i partecipanti divisi in gruppo saranno coinvolti in esercitazioni pratiche in cui testare le conoscenze trasmesse dall’esperto nelle ore precedenti. 2,50
Cosa abbiamo fatto ieri. Ciascun gruppo dovrà condividere con gli altri quanto fatto il giorno precedente 1,00
patrimonio tangibile e intangibile Introduzione al concetto di patrimonio tangibile e intangibile, paesaggio con analisi e ricerca in gruppo di alcuni casi nazionale e internazionali. 2,00
Il patrimonio qualcosa di reale Attraverso esercitazioni pratiche i partecipanti approfondiranno il concetto di patrimonio tangibile e intangibile. 2,50
Cosa abbiamo fatto ieri. Ciascun gruppo dovrà condividere con gli altri quanto fatto il giorno precedente 1,00
Alla scoperta del patrimonio tangibile e intangibile del quartiere Durante la giornata, forniti di alcune schede di analisi, i partecipanti si muoveranno nel quartiere in cui è situata la scuola individuando elementi riconducibili al tema del patrimonio tangibile e intangibile 4,50
Cosa abbiamo fatto ieri. Ciascun gruppo dovrà condividere con gli altri quanto fatto il giorno precedente 1,00
un quartiere in mostra Costruzione di interpretazioni del proprio patrimonio tangibile e intangibile come attività di curatela verso di esso utilizzando le fonti prese in esame.
Il materaile racconto nella giornata esplorativa sarà oggetto di approfondimento tramite l’utilizzo di strumenti digitali e analogici
4,50
Realizzazione di contenuti multimediali Tramite utilizzo di piattaforme di condivisione ciascun gruppo avrà l’obiettivo di raccontare con un linguaggio adatto il percorso fatto e gli elementi presi in analisi. 6,50
presentazione Ciascun gruppo presenterà ai genitori il risultato della ricerca fatta e i materiali prodotti.

Le attività si sono concluse con una mostra dei prodotti cartacei e video realizzati, spiegati dai ragazzi partecipanti, con postazioni di gruppo sui singoli prodotti. I materiali costituiscono a tutt’oggi patrimonio visibile all’interno della scuola.

 

 

IL NOSTRO PATRIMONIO IN 3D

Il modulo produzione artistica e culturale con l’utilizzo di strumenti digitali è impostato su metodologia product-based learning ed è finalizzato allo studio e alla divulgazione di alcuni elementi del patrimonio locale attraverso la realizzazione di un dispositivo didattico interattivo.

Fasi del modulo:
1. MODELLAZIONE 3D CON LA GAMIFICATION (15 ore)
La fase di modellazione consente in maniera visuale e attiva di approfondire lo studio della geometria e della matematica e di conoscere gli elementi architettonici presenti sul territorio.
Si prevede l’utilizzo dell’Hi-Storia board game, serious game composto da un mazzo di carte rappresentanti gli elementi architettonici e alcuni tabelloni che riproducono gli elementi del quartiere che sono emersi dalla prima mappatura.
Gli allievi sono invitati a pescare una carta, spiegarne il perché è stato inserito nella mappa e modellarlo correttamente; in base alla difficoltà della carta e alla correttezza dell’esercizio saranno assegnati dei punti.
Il gioco, testato in diverse realtà scolastiche e campus estivi, è una delle prime sperimentazioni al mondo riguardanti la gamification nel patrimonio e nella modellazione CAD, ed è rilasciato con licenze Creative Commons. Nella fase finale gli alunni utilizzeranno le stampanti 3D dell’Atelier creativo, con cui hanno già sviluppato competenze, per fabbricare digitalmente i monumenti riprodotti in CAD.
2. CODING E INNOVAZIONE SOCIALE (15 ore)
Nella seconda parte del modulo si lavorerà sul coding, con la programmazione della scheda elettronica che trasformerà in elementi parlanti le riproduzioni stampate in 3D, in modo che ogni attivatore sia associato ad una traccia audio dei residenti intervistati dagli alunni.
La scheda sarà programmata con un editor cloud che permette il passaggio tra programmazione a blocchi e linguaggio di programmazione vero e proprio, in base alle competenze curricolari degli alunni coinvolti.
Questa fase è importante per introdurre il concetto di innovazione sociale e culturale, mostrando come le tecnologie possono essere utilizzate per valorizzare il patrimonio tangibile e intangibile e consentire agli utenti non vedenti di utilizzare un servizio innovativo per conoscere il territorio.

OBIETTIVI FORMATIVI
– approfondire conoscenze sul patrimonio locale
– introdurre concetti architettonici più complessi legati alle caratteristiche degli elementi
– saper tradurre elementi astratti in modelli concreti
– saper utilizzare strumenti digitali per raggiungere obiettivi socio-culturali
– rafforzare il legame tra allievi e il territorio con un’attività che spinge i destinatari ad appropriarsi del patrimonio culturale territoriale
– migliorare l’accessibilità al patrimonio intangibile

OBIETTIVI DIDATTICI
– sintetizzare forme complesse e saperle riprodurre con strumenti digitali
– modellare con CAD
– programmare con software di programmazione a blocchi visuali
– registrare e post-produrre audio

Metodologia
Le attività del modulo sono basate su metodologia learning by doing, project-based ed in particolar modo product-based. Durante la fase di visita guidata e ricerca delle informazioni sul monumento, gli allievi lavoreranno con metodo BYOD per realizzare, con il proprio dispositivo, fotografie e catture fotometriche grazie ad applicazioni gratuite. Le attività di progettazione e scrittura testi saranno basate sul challenge based learning.
Tramite l’introduzione del presente modulo l’Istituto dà forza ad un’azione basata sull’invention-based learning, punto di incontro tra il project-based e una didattica per compiti di realtà, con una didattica che coinvolge gli studenti nel progettare soluzioni ai problemi reali tramite invenzioni. In particolare, l’ambito specifico di azione è quello dell’innovazione sociale.

DESTINATARI
N. Destinatari e tempi:Le attività previste si svolgeranno principalmente in orario pomeridiano per i primi 3 incontri di ogni modulo, come fase propedeutica alle attività specifiche.
Saranno rivolte a ciascun gruppo coinvolto nel progetto, composto da 20 alunni di classe 1^ e 2^ di scuola secondaria.1^ grado.

RISULTATI ATTESI
Durante il modulo sarà progettato e prodotto in classe una audioguida tattile del quartiere che racconterà la sua storia dalla voce dei residenti. Adatto a ogni fascia d’età, si tratta di una stampa 3D “parlante” che riproduce elementi del territorio, sulla cui superficie sono inseriti dei sensori tattili che attivano i contenuti multimediali. I dispositivi tattili garantiscono una fruizione semplice ed immediata dei beni culturali e sono accessibili agli utenti non-vedenti e ipovedenti.

MODALITÁ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Il modulo sarà corredato da design brief, permettendo agli studenti un’analisi critica del processo e del prodotto che stanno sviluppando. Saranno inoltre predisposte delle rubriche valutative ed autovalutative da compilare alla fine del modulo. Importanti informazioni riguardo alle interazioni tra gli allievi e la loro attiva partecipazione nel gruppo saranno ricavate da griglie di osservazione che il tutor compilerà durante la realizzazione del progetto.

 

ARTICOLAZIONE DEL MODULO

Articolazione del modulo
Titolo Descrizione Ore Totali
Conoscenza e introduzione: ocme funziona una stampante in 3D Ci conosciamo, gamification e prototipazione 3D 3,00
SUGARCAD introduzione all’utilizzo del software Sugarcad 3,00
Uscita didattica Alla scoperta del quartiere, analisi degli elementi strutturali 3,00
Mappe a confronto Comunità patrimoniale e patrimonio intangibile: luoghi, territorio, appartenenza e identità. 3,00
L”architettura degli spazi pubblici Progettare all’ interno del mio quartiere 3,00
Proegttazione Dal bozzetto al progetto 3,00
Un edificio in 3D il Bozzetto 3,00
Il nostro edificio in 3D modellazione 3d 3,00
Prototipazione e stampa Progettazione in Sugarcad 3,00
La festa di presentazione 3D printing e installazione mostra 3,00

Partirà il 9 novembre 2018 il terzo modulo del PON FSE MAKING CULTURE 

 

Più di 20 alunni delle classi quinte di scuola primaria e di scuola secondaria di 1° grado, accompagnati da esperti della Impresa DENSA e da docenti tuor, si cimenteranno con l’analisi della storia artistica e architettonica del quartiere di via Fonti Coperte, alla ricerca degli indizi che connotano il territorio circostante le scuole. Indagini, interviste, orografia e architettura comporranno i laboratori miranti alla costruzione di un plastico del territorio in cui inserire – grazie alla stampa in 3D – gli elementi peculiari di questa parte urbana di Perugia, che ha una storia molto particolare ed interessante.

Il percorso che può avere più piani di lettura e di progettazione, parte dall’indagine esplorativa del quartiere, finalizzata alla raccolta delle tipologie abitative, architettoniche e viarie, orientata ad identificare aree verdi, luoghi ricreativi, sportivi, esercizi commerciali e luoghi pubblici.

Rilevazioni attarerso interviste a persone che esprimono l’anima umana del quartiere perchè da sempre residenti o perchè paticolarmente conosciuti dai cittadini incrementano la topografia e la topologia, sino a immaginarle come una rete di architetture, di elementi naturali ed antropici tesi a comporre un plastico molto elaborato, fabbricato insieeme con il contributo “artigianale” e tecnologico, che superi la rappresentazione più o meno diligente del territorio pe riformulre le sue articolazioni, immaginando nuovi scenari.

Un plastico che nasce dallo smontaggio e rimontaggio dei pezzi/elementi connotanti il concetto di quartiere,  capaci di porre in evidenza la storia umana, con l’orografia del posto. si proverà, quindi, a ritagliare, spostare e ideare nuove strutture ancora inesistenti, a misurarsi con la sistemazione dei servizi necessari a far stare nìbeni i suoi abitanti, cercando di mantenere un collegamento vivo con le tradizioni e le conoscenze e le nuove soluzioni.

 

 

La settimana delle opportunità

Dal 21 al 26 gennaio 2019,  l’Isitituto Comprensivo Perugia 4 si è trasformato in officina delle opportunità con un ricco programma di attività e di esperienze formative, interamente organizzate in forma laboratoriale e per classi aperte, all’interno delle scuole  mentre un  numeroso gruppo di alunni ha partecipato alla settimana bianca, dedicata alla sport, all’arte e alla cultura.

E’ stata l’occasione per parlare di storia, matematica, italiano, geografia e scienze con contenuti legati ai moduli PON FSE per lo sviluppo delle competenze di base disciplinari, di cittadinanza digitale e di patrimonio paesaggistico, artistico e culturale.

La scuola nel corso degli ultimi anni offre opportunità di attivare percorsi in orario curricolare ed extrascolastico di didattica laboratoriale per il curricolo formativo, che si accompagnano alle lezioni classiche, in un connubio di grande qualità tra tradizione e innovazione.

 

AFFIDAMENTO VALUTATORE INTERNO

AVVISO AFFIDAMENTO DIRETTO PER ESPERTI ESTERNI

CAPITOLATO ACQUISTO TARGHE

CAPITOLATO MENSA

Contratto DENSA

DETERMINA A CONTRARRE MATERIALE PUBBLICITARIO

DETERMINA A CONTRARRE MENSA

DISCIPLINARE DI GARA

INCARICO DSGA

INCARICO RUP

INCARICO VALUTATORE

lettera incarico Brancaleoni

lettera incarico Burubù

lettera incarico D’Avino 1

lettera incarico Miscio

lettera incarico Orfei

verbale di valutazione delle candidature per valutatore, figura di supporto, tutor e figura aggiuntiva interni

accordo partner Ass.ne comitato genitori

accordo partner AUSER

accordo partner COMUNE

accordo partner Liceo statale Pieralli

accordo partner ON (2)

accordo partner UNIVERSITA’

adesione Regione

Comunicazione di avvenuta approvazione progetto PON Patrimonio – partner

 

La settimana delle opportunità 21 – 26 gennaio 2019

Durante la settimana delle opportunità che costituisce per l’istituto un periodo di “fermo didattico” avente lo scopo di garantire attività di potenziamento e recupero, ma anche di svolgere attività di ampliamento dell’offerta formativa, si sono realizzati i laboratori con circa 50 alunni, mentre un folto gruppo di studenti partecipava alla settimana bianca, organizzata dalla scuola.

I moduli coinvolti in questa settimana sono stati

  1. Il patrimonio come lettura del contemporaneo

Le attività si sono svolte sotto la guida di Chiara Corica della soc. coop. DENSA, con il supporto delle docenti Cristina Miscio e Concetta D’Avino presso il plesso G. Cena.

2. Il patrimonio intangibile da toccare e curare

Le atività si sono svolte sotto la guida di Bianca Bisiach della soc. coop. DENSA, con il supporto dei docenti Paolo Brancaleoni e Carla Orfei, presso il pelsso G. Lombrado Radice.

 

Allegati

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Calendario autoformazione docenti http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/calendario-autoformazione/ http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/calendario-autoformazione/#respond Mon, 12 Dec 2016 08:41:32 +0000 http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/?p=764 CALENDARIO AUTOFORMAZIONE ICPg 4 (14 ORE = 14 crediti formativi) L’autoformazione è obbligatoria per tutti i docenti dell’Istituto Comprensivo 4 Perugia. 17 Novembre 16,30 – 18.30 Confronto ed elaborazione di un documento sui dei traguardi al termine di ogni grado di scuola sulla base del modello inviato. Pertanto s’ invitano i docenti dei tre ordini […]

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CALENDARIO AUTOFORMAZIONE ICPg 4 (14 ORE = 14 crediti formativi)

L’autoformazione è obbligatoria per tutti i docenti dell’Istituto Comprensivo 4 Perugia.

17 Novembre 16,30 – 18.30
Confronto ed elaborazione di un documento sui dei traguardi al termine di ogni grado di scuola sulla base del modello inviato. Pertanto s’ invitano i docenti dei tre ordini di scuola a portare le proprie progettazioni curricolari.
Se rimane tempo ci si può confrontare anche sui contenuti e sulle metodologie utilizzate.
Ogni gruppo dovrebbe nominare un segretario e produrre un documento scritto su quanto realizzato e scrivere i nomi dei presenti e assenti.
Gruppi: Italiano, Matematica, I.R.C., Lingue straniere, Arte Immagine, Educazione fisica, Musica, Tecnologia, Sostegno
I 5 gruppi di campi di esperienza dell’infanzia si dividono tra i vari gruppi disciplinari.

15 Dicembre 16,30 – 18.30
Confronto ed elaborazione di un documento sui dei traguardi al termine di ogni grado di scuola sulla base del modello inviato. Pertanto s’ invitano i docenti dei tre ordini di scuola a portare le proprie progettazioni curricolari.
Se rimane tempo ci si può confrontare anche sui contenuti e sulle metodologie utilizzate.
Ogni gruppo dovrebbe nominare un segretario e produrre un documento scritto su quanto realizzato e scrivere i nomi dei presenti e assenti.
Gruppi: Storia, Geografia, Scienze, Lingue straniere
I Gruppi (Educazioni…) si inseriranno in questo modo:
Scienze e Tecnologia, Arte, Musica, Storia, Scienze, Educazione fisica
Gruppo sostegno (con i gruppi che desidera).
I 5 gruppi di campi di esperienza dell’infanzia si dividono tra i vari gruppi disciplinari
12 Gennaio 16,30 – 18.30
Incontro formativo collegiale con esperto/a sulle:
Unità d’apprendimento per competenze disciplinari
Formazione collegiale
09 Febbraio 16,30 – 18.30
Incontro formativo collegiale con esperto/a sulle:
Unità d’apprendimento global learning.
Formazione collegiale
 09 Marzo 16,30 – 18.30

Incontro formativo collegiale con esperto/a sulle:
Rubriche valutative per competenze disciplinari
Formazione collegiale
20 Aprile 16,30 – 18.30
Incontro formativo collegiale con esperto/a sulle:
Rubriche valutative per competenze disciplinari.

Formazione collegiale
18 Maggio 16,30 – 18.30

Confronto finale sulle Unità di apprendimento e sulle rubriche valutative.
Auto-formazione divisi per i 4 ambiti (linguistico, matematico scientifico, antropologico, linguaggi espressivi)

In allegato Tipologia, Data e ordine del giorno dei corsi di formazione

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Piano formazione http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/piano-formazione/ Mon, 12 Dec 2016 08:27:30 +0000 http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/?p=757 All’ICPg4 (Istituto Comprensivo Perugia 4) il piano formazione è uno degli assi identitari dell’Istituzione, non vi è reale innovazione scolastica senza una seria e diffusa consapevolezza che insegnare ed apprendere sono processi dinamici e flessibili al cambiamento sociale della comunità territoriale e nazionale. E’ ormai accreditata la necessità di adeguare strategie e organizzazione degli ambienti […]

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All’ICPg4 (Istituto Comprensivo Perugia 4) il piano formazione è uno degli assi identitari dell’Istituzione, non vi è reale innovazione scolastica senza una seria e diffusa consapevolezza che insegnare ed apprendere sono processi dinamici e flessibili al cambiamento sociale della comunità territoriale e nazionale.

E’ ormai accreditata la necessità di adeguare strategie e organizzazione degli ambienti di apprendimento che favoriscano lo sviluppo e il consolidamento delle competenze di base di tutti i docenti e degli alunni frequentanti le nostre scuole.

In seguito all’emanazione del “Piano per la formazione dei docenti 2016-2019” emanato dal MIUR in data 03/10/2016, per l’a.s. 2016/2017, i docenti dovranno creare un proprio Portfolio di Unità Formative attingendo, in ordine di priorità, tra quelle proposte nel PTOF d’Istituto approvato in data 24/10/2016.

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