Progetti complessi – ICPg4 http://www.istitutocomprensivoperugia4.it Istituto Comprensivo Perugia 4 Wed, 31 Aug 2022 08:25:01 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.21 PROSPECT – ERASMUS+ 2019-2022 http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/prospect-erasmus-2014-2020/ Sat, 29 Feb 2020 08:25:30 +0000 http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/?p=3701 PROSPECT – Link learning and social commitment for future citizens growth Lo scopo del progetto Il progetto ha lo scopo di sviluppare e testare un modello di educazione a partire dalla scuola materna alla scuola secondaria di I°  centrando l’interesse sul service learnig considerandolo come un momento cruciale per il passaggio dal sapere al saper essere […]

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PROSPECT – Link learning and social commitment for future citizens growth

Lo scopo del progetto

Il progetto ha lo scopo di sviluppare e testare un modello di educazione a partire dalla scuola materna alla scuola secondaria di I°  centrando l’interesse sul service learnig considerandolo come un momento cruciale per il passaggio dal sapere al saper essere e saper fare per la formazione  di un cittadino in grado di agire con  Mens critica e di affrontare le grandi sfide del Nuovo Millennio.

L’implementazione di un nuovo modello educativo che pone il service learning come parte integrante del programma di studi nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, creerà esperienze di apprendimento basato su un approccio olistico che mira a sviluppare le competenze disciplinari e interdisciplinari unite a quelle della cittadinanza mondiale per la formazione di menti ben fatte (E.Morin) in grado di affrontare le grandi sfide che il terzo millennio richiede.

Le attività prefigurate

Le attività del progetto saranno sviluppate con riferimento ai tre livelli di istruzione dell’obbligo e vedrà come il risultato finale lo sviluppo di una proposta per la costruzione di un modello di educazione globale che incorpora il debate e il service learning nell’educazione e nel campo degli apprendimenti informali contenuti nei programmi scolastici attraverso UDA sperimentali.

Il modello formativo proposto sosterrà e favorirà lo sviluppo negli studenti di competenze di cittadinanza globale richieste dalle raccomandazioni dell’UNESCO del 2015 e Agenda 2030.

https://unesdoc.unesco.org/ark:/48223/pf0000261836

https://www.savethechildren.it//

Documento UNESCO_sintesi

Saranno realizzate le seguenti attività principali saranno realizzate al fine di raggiungere gli obiettivi del progetto:

1.Raccolta e analisi di pratiche interessanti in almeno 6 Stati membri europei circa il potenziamento delle competenze di cittadinanza globale nelle attività curriculari, per il monitoraggio degli effetti di educazione scientifica informale connessi ad esse. ( scadenza  Febbraio 2020).

2.Formazione dei docenti sul global learning, service learning e debate (si concluderà a SETTEMBRE 2020) ed è divisa in due step:

  • CIRCOLO DI STUDIO CON 20 PARTECIPANTI ( tra ICPG 4 e II Circolo Didattico e Tucep 7+7+7) Durata Circolo di studio: 12 ore in tre pomeriggi
  • FORMAZIONE di 2 docenti per ciascun soggetto in FRANCIA : 5 giorni ( PERIODO SETTEMBRE 2020)

3.Testare il modello nei livelli di istruzione oggetto della proposta  in almeno 3 classi per ogni paese partecipante, in base a un quadro comune basato, per esempio, sulla realizzazione di attività extrascolastiche per la progettazione e la realizzazione di compiti autentici. (PERIODO  SETTEMBRE 2020-MARZO 2021)

4.Riportare i risultati delle pratiche educative sperimentate implementate nel progetto, in modo da moltiplicare gli effetti e i risultati. ( GIUGNO-AGOSTO 2021)

5. CONCLUSIONE PROGETTO SETTEMBRE 2021 :  MULTIEVENTO

 

Il partenariato

Il partenariato è composto da sei Paesi europei:

AFORMAC -Francia (capofila)

AEVA – ASSOCIACAO PARA A EDUCACAO E VALORIZACAO DA REGIAO DE AVEIRO – Portogallo,

INSTITUT ZA PODGOTOVKA NA SLUJITELIV MEJDUNARODNI ORGANIZACII ZDRUZHENIE  e REGIONAL DEPARTMENT OF EDUCATION – PERNIK- Bulgaria,

ASOCIACION CULTURAL EUROACCION MURCIA -Spagna,

WYZSZA SZKOLA BIZNESU I NAUK O ZDROWIU – Polonia

DIREZIONE DIDATTICA II CIRCOLO PERUGIA e ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 4 – Italia

TIBER UMBRIA COMETT EDUCATION PROGRAMME (Tucep) – Italia

presentazione Prospect per collegio

Meeting

Il Kick-off meeting, il primo meeting che ha dato l’avvio al progetto è avvenuto a Perugia nelle giornate del 5 e del 6. novembre 2019.

Shedule Perugia

presentazione scuola

             

Output 1: Creazione di modelli di studio di esempi di buone pratiche con Service Learning

Novembre 2019 – Gennaio 2020

Il progetto PROSPECT mira a sviluppare e sperimentare un modello educativo sul tema della cittadinanza globale rivolto a tutti i livelli scolastici, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado, incentrato sull’apprendimento di servizio, come momento cruciale per il passaggio dalla conoscenza (sapere) all’abilità (saper essere) e alla competenza (saper fare). Questo processo garantirà̀ la formazione di un cittadino in grado di agire con pensiero critico e di affrontare la nuova sfida della società̀ globale.

Ricerca e raccolta di buone pratiche realizzate con S.L.
Da febbraio a settembre 2020, il partenariato ha concentrato la sua attenzione alla raccolta ed analisi di pratiche interessanti, realizzate in almeno sei stati membri europei, sul rafforzamento delle competenze di cittadinanza globale nelle attività̀ curricolari, per il monitoraggio del loro impatto sulle competenze degli alunni. Sia il quadro di riferimento, sia le metodologie e i risultati potrebbero essere trasferiti in altri contesti geografici ed educativi.

Al fine di unificare la raccolta di pratiche in tutti i paesi partner, sono stati sviluppati strumenti omogenei.

Metodologia

La strategia di raccolta e analisi dei dati si è articolata in diverse fasi:

  1. Sviluppo della metodologia.
  2. Conduzione dell’analisi (attività̀ di desk-research) in ciascuno dei paesi del progetto.
  3. Raccolta delle pratiche descritte a livello nazionale (traduzione in inglese).
  4. Preparazione di un report transnazionale (traduzione del report nelle lingue dei partner).

Fase 1) Sono stati sviluppati i seguenti strumenti:

  • Modello per la descrizione delle pratiche;
  • Metodologia: istruzioni per lo sviluppo e la descrizione delle pratiche.

Fase 2) L’analisi è stata condotta nei sei paesi partecipanti al progetto: Francia, Italia, Bulgaria, Polonia, Spagna e Portogallo ed è stata realizzata nelle lingue nazionali di ciascun partner.

I team nazionali sono stati impegnati nella raccolta di almeno 5 pratiche interessanti (per ogni paese) provvedendo alla relativa selezione e commento delle pratiche.
Il primo prodotto del progetto è stato implementato analizzando gli approcci metodologici di base per il rafforzamento delle competenze di cittadinanza globale nelle attività curricolari nei contesti nazionali dei paesi partner (è anche possibile fornire pratiche a livello internazionale o di altri paesi).

Identificazione e selezione delle buone pratiche

La selezione delle buone pratiche è stato un fattore importante: il partenariato ha infatti selezionato delle pratiche caratterizzate da qualcosa di innovativo, che introducano nuove soluzioni nell’oggetto del progetto. Allo stesso tempo, la buona pratica doveva essere provata e testata per dimostrare di avere successo.

Per “buona pratica” si intende una pratica che permette, in un determinato contesto, di raggiungere il risultato atteso, misurato in termini di efficienza ed efficacia, che può essere generalizzato o applicato in altri contesti, per poi essere adottato come modello.

Nel nostro caso, quindi, tutto ciò che in un dato contesto permette di raggiungere il risultato atteso misurato in termini di sviluppo e rafforzamento delle competenze di cittadinanza globale tra gli studenti nelle attività curriculari, può essere trattato come un modello.

Discutere le pratiche

Gli Study Circles possono includere la discussione delle migliori pratiche dei paesi partner raccolte nell’Intellectual Output 1 – PROSPECT Report. Non è specificato quali buone pratiche ogni partner dovrebbe affrontare nei loro Study Circles.

Buona pratica _05

Buona pratica_01

Buona pratica_02

Buona pratica_03

Buona pratica_04

Prospect Output 1

Ogni membro del partenariato ha, poi, dovuto compilare due questionari di autovalutazione delle attività relative all’Output 1.

ANNEX 1 Self-evaluation of output

ANNEX 2 Evaluation of output

Study Circle-Evaluation.docistitutocomprensivoperugia4.it/…/Study-Circle-Evaluation.doc.pdf

 

Output 2: Circoli di Studio su esempi di buone pratiche con Service Learning

Febbraio 2020 – Settembre 2020

La fase successiva è sata dedicata all’organizzazione dei Circoli di Studio in tutti i Paesi del partenariato. Tramite numerose call in videochiamata, i membri del partenariato hanno messo a punto la struttura organizzativa e contenutistica dei Circoli di studo da realizzare con il coinvolgimento di 120 insegnanti in totale, che lavorano direttamente dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria.

PROSPECT_Template of Practice.doc

STRUTTURA ORGANIZZATIVA PER I CIRCOLI DI STUDIO

I Circoli di Studio dei partner italiani: ICPg4, II Circolo Didattico, TUCEP

I Circoli di Studio, sono stati intesi come momento di apprendimento tra pari, che mirano a condividere competenze e pratiche con riferimento alle esperienze focalizzate sul Service Learning che possano supportare gli insegnanti nello sviluppo delle competenze individuali dei propri alunni e, al tempo stesso, come crescita per la comunità.

L’emergenza COVID-19 ha obbligato il partenariato ad assumere alcune modifiche organizzative, pur restando aderente alle fasi temporali previste dal progetto.

La chiusura delle scuole italiane protrattasi fino a settembre 2020, ha richiesto un adattamento deipartecipanti ai Circoli di Studio, tramite incontri online che si sono svolti tra la fine di giugno e inizio di luglio 2020.

Tali incontri sono stati preceduti da circolari interne agli istituti e dalla comunicazione avvenuta in Collegio Docenti, onde acquisire le adesioni dei docenti interessati.

L’ICPg4 ha presentato, perciò, in Collegio Docenti la proposta di adesione ai Circoli di Studio per riflettere e approfondire i concetti alla base del S.L. riferibili alle competenze di cittadinanza globale espresse da docmenti internazionali e nazionali, ivi comprese le esperienze documentate come buone pratiche di S.L. al fine di promuovere l’esperienza del Service Learning tra gli insegnanti della nostra scuola.

Circolare invito partecipazione ai Circoli di studio progetto Prospect

A seguito di un questionario di partecipazione alle attività, che prevedevano 3 incontri online condotti dai referenti del progetto e attività individuale di lettura e analisi di cinque buone pratiche, hanno aderito alla proposta di lavoro 14 docenti dell’ICPg4, tutti di scuola primaria.  Questionario di adesione: https://forms.gle/DL6ZCbyJamEXjMnz7

Come stabilito dagli accordi del partenariato, il primo incontro si è riferito alla presentazione del tema Service Learning e presentato il calendario degli incontri nonché le ore a disposizione di lavoro individuale di ciascun partecipante. Al termine dell’incontro sono stati inviati a tutti i partecipanti i materiali relativi ad esempi di buone pratiche sviluppate in vari contesti scolastici italiani, per l’analisi individuale dei percorsi.

Service Learning_definizione_struttura

STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEI WORKSHOP

CALENDARIO DEGLI INCONTRI DEI CIRCOLI DI STUDIO

Study Circle-Evaluation.doc

 

Valutazione del lavoro svolto dal gruppo di studio interno all’ICPg4

 Il dibattito, generato dalla presa di visione degli esempi rintracciabili in varie parti d’Italia di S.L., è stato molto vivace con ipotesi di lavoro, da mettere in campo quando sarà determinato il modello di Unità di Apprendimento con l’Output 3. Si è rilevato un forte interesse alla metodologia evinta dalle buone pratiche esaminate, riproponibile e trasferibile al contesto scolastico dell’istituto. La caratteristica più evidente sta nella integrazione interdisciplinare con il modello S.L. in favore dell’apprendimento delle competenze di cittadinanza globale, coniugando in tal modo sia le conoscenze disciplinari che l’idea di un apprendimento attivo utile a contribuire alla soluzione di problemi sociali o di contesto scolastico in cui le conoscenze e le competenze formative diventano uno strumento per una cittadinanza attiva. Gli alunni, infatti, sono messi in grado di utilizzare gli apprendimenti curricolari per generare proposte progettuali a beneficio della collettività presa in esame.

I docenti partecipanti hanno ritenuto questo punto di vista molto positivo, perché esso dà un senso concreto e immediato alle loro fatiche di studio e di apprendimento, creando le condizioni motivazionali per assicurare impegno, contributo e partecipazione e quindi sviluppare senso di responsabilità sia verso lo studio che verso il bene comune.

In modo particolare il tema globale della Sostenibilità ambientale ha coinvolto i presenti in appassionate discussioni in quanto ha toccato un nervo scoperto del plesso Giovanni Cena, una scuola potenzialmente all’avanguardia ma lasciata al degrado di una mancata ristrutturazione seria dopo la sua costruzione avvenuta nei primi anni ’60 del secolo scorso.

Ragionare e confrontarsi, quando si ha davanti un problema concreto, rende più evidente e reale cosa significhi, per chi educa, utilizzare il modello di S.L. nell’apprendimento scolastico.

Soprattutto in quest’era dove tutto è in velocità, dove i problemi collettivi sembrano astrazioni lontane perché quello che conta è ciò che ciascuno vive nel suo “orticello” di vita.

Ma è questo che la società attuale chiede alla scuola e alla formazione delle coscienze giovanili? Non sembra proprio, se si prende un po’ di tempo e si leggono i documenti internazionali sul clima, sull’inclusione di genere e di migrazioni, sulle competenze di cittadinanza globale.

Secondo il modello stabilito con il partenariato, i circoli di studio si sono basati su esperienze di apprendimento tra pari che coinvolgono e mirano a condividere competenze e pratiche con riferimento ad esperienze di apprendimento incentrate sul service learning, come momento cruciale per passare dalla conoscenza (sapere) all’abilità (saper essere) e alla competenza (saper fare).

I destinatari della formazione sono stati gli insegnanti della scuola e i formatori che lavorano con i bambini e/o i giovani in modo diretto.

Ogni facilitatore era responsabile della stesura di un verbale riassuntivo dopo la partecipazione di ogni circolo di studio, su un totale di tre.  Tutti i verbali dei Circoli di Studio avvenuti in tutti i Paesi del partenariato sono stati rielaborati al dell’Output Intellettuale 2 in un breve rapporto che costituisce la sintesi dell’Output medesimo.

Transnational report_Catalogue of Good Practices_IT

 

DISSEMINAZIONE

Per diffondere gli esiti delle attività, oltre alla traduzione e condivisione con i docenti dell’ICPg4 del Report finale, è stato presentato in una apposita sessione del Collegio Docenti il documento riassuntivo del lavoro.

https://prezi.com/view/uQyNRshOOiFsB3BH68Ss/

 

Output 3:

1: Formazione per i docenti aderenti al piloting

2: Sviluppo del modello di Unità di Apprendimento con S.L.  

3: Elaborazione dell’handbook

Anche le attività di questa sessione del progetto hanno subito un rallentamento rispetto al GANTT previsionale, a causa delle difficoltà create dall’emergenza COVID-19, che ha comportato la decisione di non procedere al meeting dedicato alla formazione in presenza ma di organizzare le attività online, che sicuramente non sono state sostitutive delle attività in presenza, ma hanno consentito al partenariato di non interrempore il progetto stesso.

Questi ritardi hanno fatto assumere al partenariato anche la decisioen di richiedere un prolungamento del progetto, fatto che l’Agenzia Nazionale Francese ha accolto, indicando febbraio 2022 come date di termine del progetto.

Dopo una serie di videocall, si è proceduto all’organizzazione dle primo step di questo Output, dedicata alla formazione dei docenti e alla elaborazione delle UdA.

  1. Formazione per i docenti aderenti al piloting

Dal 28 Gennaio  all’11 Febbraio 2021 si è svolta la formazione per i docenti aderenti al progetto Prospect e disponibili a realizzare la sperimentazione con le classi delle Unità di Apprendimento elaborate all’interno di questa sessione.

Dopo il primo incontro teso a ridefinire per i partecipanti il senso complessivo del progetto e dell’approccio educativo del Service Learning per l’innovazione delle metodologie di insegnamento e sul compito di questo Output, volto alla costruzione di Unità di Apprendimento (UdA) con S.L., ogni incontro si è sviluppato con una univoca struttura, utilizzando uno stesso form:

  • Presentazione di un tema di cittadinanza globale da parte dei vari membri del partenariato
    • Sostenibilità ambientale
    • Il fenomeno migratorio
    • Parità di genere
    • Cittadinanza globale
  • Suddivisione del gruppo di lavoro in tre sottogruppi
    • Brainstorming e riflessione individuale sul Service Learning applicato al tema oggetto di approfondimento
  • Condivisione in grande gruppo sui risultati di ogni sottogruppo di lavoro
    • Brainstorming sul contenuto dell’unità di apprendimento legata al tema prescelto
    • Raccolta delle idee su un form predisposto
  • Feedback e valutazione della sessione di formazione all’interno dei team di ciascun partner

LTTA_programme

PROSPECT_IO3_learning unit_structure

La condivisione del gruppo italiano

Il team italiano, in preparazione delle attività di formazione, si era già confrontato con alcuni documenti prodotti dal CVM (Marche) sia sulle tematiche di cittadinanza globale che sulle strutture di UdA ed ha portato questi contributi in seno al dibattito dei gruppi di formazione del partenariato.

1. Presentazione UDA

Incipit

Rubica delle competenze . doc (1)

2. Sviluppo del modello di Unità di Apprendimento con S.L. e raccolta delle UdA in un handbook

Al termine delle 5 giornate di attività,  il partner TUCEP responsabile dell’Output 3 per la redazione dell’handbook delle UdA elaborate in questa sessione, ha recepito le proposte dei vari gruppi, rielaborandone i contenuti in modo da renderle coese, omogenee e uniformi nella struttura, e differenziandole per le età degli studenti che parteciperanno alla sperimentazione dal prossimo settembre 2021.

PROSPECT_IO3_Educational Model_Version01_final PROSPECT_IO3_Educational Model_Version01_final

Learning Unit_1-5_Environmental_Sustainability_EN.docx

Learning unit_6-11_Immigration_EN.docx

Prospect_2nd Progress Report tool_ICPG4

 

DISSEMINAZIONE

Le attività relative a questa sessione sono state diffuse attreverso due post nel facebook dell’ICPg4, volto alla comunicazione con le famiglie e pubblico.

https://www.facebook.com/ICPerugia4/

 

Conclusione Progratto Prospect – Erasmus+ 2019-2022

Da settembre scorso, è iniziata la sperimentazione con le classi dell’istituto e della direzione didattica coinvolte, nelle sedi della scuola primaria Giovanni Cena e Lombardo Radice e due plessi del II circolo didattico di Perugia. I docenti, impegnati anche con le nuove indicazioni sull’educazione civica come disciplina trasversale e formativa, hanno ben accolto le suggestioni derivanti dalle proposte PROSPECT, che innalzano la qualità delle proposte didattiche, evolvendo il pensiero non solo sulle regole di buon comportamento, pure utili, ma valorizzano la capacità di partecipare, di pensare e approfondire, di ragionare sulle cose del mondo, quelle dei “grandi” che sentono in televisione o nei discorsi in famiglia e che ora stanno diventando conoscenze di cui si appropriano mostrando un buon senso sicuramente superiore agli adulti.

Il tema della sostenibilità ambientale si è sviluppato prendendo come argomenti l’acqua come risorsa e bene limitato, l’alimentazione sotto il punto di vista del diritto a goderne, gli inquinamenti che coinvolgono ambienti mondiali, i cambiamenti climatici, le migrazioni e la fratellanza tra i popoli come problemi di integrazione sociale. Problematiche che sono sotto gli occhi di tutti e che ingenerano disparità di diritti tra le popolazioni che possono permettersi di sprecare i beni o di vivere in condizioni di benessere e coloro che soccombono per la mancanza dei beni necessari alla sopravvivenza.

Le unità di apprendimento sviluppate hanno incontrato un interesse generalizzato e una sensibilità tra i nostri piccoli alunni difficilmente ravvisabile con attività di tipo tradizionale sui diritti e doveri dei cittadini. Essi hanno potuto constatare come il tema della cittadinanza globale comporta l’assunzione di responsabilità da parte dell’umanità intera e che ciascuno nella propria porzione di mondo che vive, può sicuramente fare qualcosa, ma soprattutto hanno dimostrato di apprezzare la considerazione delle idee, delle suggestioni e delle proposte ottenuta nel momento della pubblicizzazione dei prodotti realizzati, diffusa sia tra gli altri coetanei che presso le famiglie e gli operatori scolastici.

Grazie al prototipo elaborato, ogni percorso si è innestato nel curricolo annuale delle classi (7 classi dell’istituto Perugia 4), utilizzando i contenuti disciplinari di quasi tutte le materie di insegnamento ma organizzati in forma unitaria, come dovrebbe essere il processo di insegnamento/apprendimento. I nostri alunni hanno sviluppato ed acquisito procedure di dibattito, di ipotizzazione, di approfondimento e studio, di elaborazione progettuale per comunicare le significative acquisizioni apprese, ed infine, hanno realizzato prodotti semplici ma originali in grado di riassumere il percorso avvenuto e diffondere utili suggerimenti alla cittadinanza per far fronte, come cittadini consapevoli, alla gravità dei problemi globali che investono la moderna società tecnologica “evoluta” che non ha scrupoli nel calpestare i diritti umani e di tutti gli esseri viventi

Le sperimentazioni delle UdA

La sperimentazione ha coinvolto alunni dalla classe prima alla classe quarta sui temi seguenti:

AREA IMMIGRAZIONI

  1. L’amicizia 
  2. La fratellanza

AREA SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE

  1. I cambiamenti climatici
  2. L’acqua come risorsa limitata e bene prezioso
  3. L’inquinamento dei mari
  4. La sana alimentazione

Ogni docente ha assunto il relativo modello di UdA elaborato dal partenariato e dal contributo dei docenti in formazione e lo ha tradotto all’interno del contesto classe, avendo cura di seguire l’iter metodologico, espresso dal modello pedagogico del Service Learning.

Nello specifico:

Classe prima B: Teniamoci per mano 1

Il percorso adattato per i bambini di classe prima, ha seguito l’itinerario stabilito dall’UdA sulla fratellanza tra i popoli. Nel caso di bambini di 6 anni, dopo la fase di brainstorming sul concetto di amicizia in cui ognuno ha espresso il proprio pensiero, tale concetto ha avuto il suo fondamento metaforico attraverso l’ascolto e la comprensione di brevi storie che avevano come protagonisti sia esseri umani che animali che vegetali .I l lavoro condotto, quindi, ha utilizzato strumenti linguistici classici come la narrazione, l’ascolto, la divisione, la comprensione e la divisione in sequenze dei brani, nonché gli strumenti iconici e corporei, attraverso i quali passa sia la motivazione all’apprendimento che i contenuti dell’apprendimento.

 

Classi seconde C – D: Teniamoci per mano 2

Le attività sono partite dal brainstorming sul significato della parola fratellanza per verificare le idee mentali e le conoscenze dei bambini. Attraverso una fiaba ambientata in un paese orientale, i bambini hanno lavorato sull’ascolto, sulla lettura delle immagini, hanno indagato la struttura narrativa del testo fantastico, ricostruito l’intera storia tramite disegni dei momenti significativi della narrazione, li hanno esposti alla classe per poi discuterne insieme sul significato recondito e trarre l’insegnamento circa l’amicizia duratura e vera tra le persone, fino a costruire insieme una filastrocca che ha originato una rappresentazione, diffusa con un video alle famiglie e inserita nel sito scolastico.

Classe terza C: Mangiar sano, mangiare tutti

Sulla base dell’UdA dedicata alla alimentazione, la classe terza ha intrapreso un percorso sui sani principi alimentari, con l’intenzione di modificare le abitudini alimentari dei bambini e rendere il menù vario e ricco. Partendo da un brainstorming dedicato al significato di nutrizione e alimentazione, i bambini sono stati coinvolti nello studio dei principi alimentari degli alimenti più comuni e diffusi, hanno esplorato la semina e la germinazione dei legumi. Hanno letto e ascoltato brani letterari sul cibo, implementate da attività sui riti religiosi e il pane. Il risultato più evidente raggiunto, è stato il cambio di abitudini alimentari nelle merende e nei pasti portati da casa durante le attività pomeridiane a scuola. Il secondo step ha riguardato la fame nel mondo e il diritto per tutti di avere la sussistenza alimentare. I racconti raccolti presso le famiglie provenienti dai Paesi extracomunitari poveri, supportate con video clip documentative, hanno dato vita ad un dibattito molto importante sulle differenze tra i paesi dell’Occidente ricco e i paesi poveri. Al termine di questo percorso, hanno deciso in circle time di proporre anche ad altri bambini alcune idee per diffondere i risultati delle attività alla comunità. Dagli esiti ricevuti, è nato un ricettario realizzato con il supporto delle famiglie e una brochure disseminativa sul diritto al cibo per tutti.

Classe quarta B: Mare nostrum

Lo studio geografico sull’ambiente marino è stato lo spunto per attivare l’UdA sull’acqua, sotto un punto di vista particolare, se vogliamo lontano dalla realtà territoriale dei nostri alunni. Dopo aver organizzato un circle time sui problemi che ineriscono tale ambiente, denunciati proprio dal libro di testo. Il problema delle plastiche ha colpito in modo particolare i bambini, così come il problema delle carrette del mare dei migranti. Il circle time ha posto in rilievo conoscenze contrastanti e superficiali: di fatto il mare rappresentava la vacanza. Da qui la decisione di utilizzare la struttura dell’UdA Prospect e il metodo del Service Learning. Le allarmanti questioni globali dell’ambiente marino sono state analizzate, usando le strutture disciplinari curricolari.

Le maggiori conoscenze acquisite, hanno permesso ai bambini di riflettere sugli inquinamenti delle acque e di elaborare proposte in piccoli gruppi di lavoro, per diffondere piccole azioni, come buone pratiche per proteggere il mare. Il risultato della lettera/intervista presso alunni di altre classi, ha determinato la scelta di costruire un volantino di denuncia sull’uso delle plastiche e il loro versamento nel mare.

Classe quarta D: Acqua bene prezioso e risorsa limitata

Un rubinetto dell’acqua che perde nei bagni scolastici, tubature vetuste sono diventate l’oggetto di osservazione e di un dibattito in circle time con gli alunni della classe. Alle domande su cosa si intende per acqua e per acqua potabile, le risposte sono state varie e tutte importanti per dare il via all’unità di apprendimento Prospect sull’acqua come risorsa limitata e bene prezioso. L’esigenza di mettere a sistema le informazioni già possedute, renderle coese e scientificamente documentate, utili alla riflessione e alla consapevolezza che l’acqua dolce non è un bene a disposizione di tutti e noi che viviamo nella società del benessere e del consumismo, siamo in grado di sprecarne senza pensare al diritto disatteso.

Il percorso di apprendimento ha coinvolto quasi tutte le discipline miranti ad analizzare il “bene acqua” dal punto di visto storico/letterario, scientifico, religioso, geografico e non da meno è stato l’oggetto interdisciplinare che ha legato il percorso di apprendimento di educazione civica. La metariflessione successiva ha portato in evidenza gli apprendimenti intervenuti, la consapevolezza del diritto negato di un bene vitale ma soprattutto degli sprechi che ciascuno di noi fa quotidianamente.

Naturalmente è avvenuta la decisione collettiva di ideare degli strumenti comunicativi di denuncia. Il contributo dato dall’indagine presso alunni di altre classi, ha permesso di realizzare un e-pub con tutti i video documentativi e un manifesto elaborato da ogni gruppo di lavoro da diffondere nella scuola e fuori.

Classe quarta C: I cambiamenti climatici

Il bisogno di conoscenza è sicuramente la molla più motivante per intraprendere un percorso di apprendimento legato al Service Learning su argomenti ritenuti oggetti di preoccupazione del mondo adulto. La medialità e la globalità delle informazioni e delle notizie coinvolgono anche il mondo bambino e lo incuriosiscono nel tentativo di comprendere qualcosa di difficile. La conferenza sui cambiamenti climatici di ottobre 2021 è stato tutto questo, e ha creato le condizioni per intraprendere un dibattito fruttuoso sul clima, sui degradi e azioni devastanti il naturale ciclo climatico. Si è osservato che il clima era ridotto a segmenti del sapere geografico, di tipo sostanzialmente teorico/libresco.

Le attività realizzate con una struttura interdisciplinare dall’intero team, hanno fatto approfondire le conoscenze e le informazioni, dando un criterio unitario di lettura del fenomeno composito e dei fattori umani che generano le gravi condizioni climatiche che si abbattono sulla Terra. Dopo la metariflessione che ha messo in sinergia le conoscenze e il questionario proposto agli altri alunni sugli strumenti di comunicazioni più adeguati per la comunicazione delle proposte per ridurre gli sprechi energetici, i bambini hanno lavorato su videoclip realizzate in piena autonomia e ricomposte in un e-pub e su un volantino manifesto da diffondere presso famiglie e scuole.

Output 4: Sistematizzazione delle Unità di Apprendimento e delle risorse didattiche

E’ sulla base di questo lavoro collaborativo di discussione, confronto, elaborazione del gruppo di partenariato allargato che si sono sviluppate Unità di Apprendimento dedicate, da sperimentare in ugual modo nei vari Paesi, con la consapevolezza che tali sperimentazioni potessero permettere il passaggio dalla conoscenza, all’abilità e, infine, alla competenza di ciascun alunno coinvolto e quindi con la volontà di sostenere l’implementazione dei curricula scolastici con il modello di educazione  PROSPECT. 

Al termine della definizione del prototipo che definisce un nuovo modello di apprendimento per tutti i livelli scolastici, a partire dalla scuola dell’infanzia fino alle scuole medie superiori, basato sulla metodologia del Service-Learning, che riguarda il momento cruciale per passare dalla conoscenza (sapere) all’abilità (saper essere) e alla competenza (saper fare), il partenariato si è occupato di dare sistema coerente al materiale, traducendolo nella varie lingue dei Paesi partner, per essere messo a disposizione dei docenti che avrebbero partecipato alla fase di sperimentazione, utilizzando nell’apposito ambiente web https://prospect.aeva.eu/index.php/io4-open-educational-resources/.

Al suo interno si ribadisce l’obiettivo principale di questo modello educativo che è quello di sviluppare le competenze di cittadinanza globale degli studenti assicurando la formazione della capacità di un cittadino di agire con pensiero critico e di affrontare la nuova sfida della società globale, e i criteri utilizzati per la sua elaborazione:

 approccio di apprendimento progettato su diverse fasce d’età degli studenti;

● metodologie di insegnamento/apprendimento con riferimento ai diversi livelli di istruzione;

● competenze di cittadinanza globale da acquisire;

● risultati attesi dall’implementazione di attività basate sulla metodologia del Service-Learning volte a permettere agli studenti di acquisire conoscenze e competenze per risolvere un problema reale nella comunità;

● Strumenti per lo sviluppo di approcci e metodologie;

● prototipo dimostrativo relativo all’implementazione del modello di apprendimento.

L’Output 3, quindi, include un elenco di attività, informazioni sul campo di attività, metodologie, fascia di età, durata, obiettivi e obiettivi, materiali e risorse da utilizzare e istruzioni per la preparazione, l’attuazione e la valutazione di ciascuna attività.

Comprende le 4 aree individuate durante la fase di ricerca e di elaborazione del modello progettuale:

  • SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

Unità di apprendimento 01 – NON TAGLIARE QUELL’ALBERO!

Unità di apprendimento 02 – Giardino verde per una vita san

Unità di apprendimento 03 – Cosa mangi?

Unità di apprendimento 04: Acqua: una risorsa preziosa!

Unità di apprendimento 05 – CAOS CLIMATICO

  • IMMIGRAZIONE

Unità di apprendimento 06 – TENIAMOCI TUTTI PER MANO!

Unità di apprendimento 07 – SIAMO TUTTI CITTADINI DEL MONDO.

Unità di apprendimento 08 – Un mondo, nazioni diverse; una scuola, culture diverse

Unità di apprendimento 09 – CENERENTOLA SENZA FRONTIERE

Unità di apprendimento 10 – UN MONDO SENZA MURI!

Unità di apprendimento 11 – INSIEME!

  • PARITÀ DEI SESSI

Unità di apprendimento 12 – Giochiamo… ma è un gioco da ragazze o da ragazzi?

Unità di apprendimento 13 – Giano bifronte: un problema di genere

Unità di apprendimento 14 – Rompere i martelli e le scope

Unità di apprendimento 15 – Noi siamo uguali!

Unità di apprendimento 16 – Un problema di genere

Unità di apprendimento 17 – Qual è il suo ruolo nel gioco della vita?

  • CITTADINANZA GLOBALE

Unità di apprendimento 18 – Tu ed io… bambini con gli stessi diritti!

Unità di apprendimento 19 – L’amicizia

Unità di apprendimento 20 – Cittadinanza digitale globale 

Unità di apprendimento 21 – I diritti umani

Unità di apprendimento 22 – Noi cittadini del mondo

ALLEGATO: UN MODELLO EDUCATIVO CON SERVICE LEARNING

 Tutte queste pratiche possono essere facilmente testate da insegnanti e formatori. Il sito web rimarrà, infatti, aperto gratuitamente anche dopo la fine del progetto per permettere la cooperazione tra gli attori chiave della scuola e la sistematizzazione e la promozione degli output e dei risultati del progetto. 

DISSEMINAZIONE

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OUTPUT 5 : Report Finale e Multievento

Le Unità di Apprendimento, selezionate dal team nazionale, sono state sostanzialmente molto interessanti e utili per comprendere la metodologia del Service Learning applicata alle attività curriculari. Tutte le best practices raccolte si sono concentrate sui temi principali del progetto, quali: 

Responsabilità etica degli studenti imparare ad agire per un obiettivo comune comprendere l’importanza e la responsabilità della protezione ambientale inclusione sociale promuovere la partecipazione degli studenti come cittadini del mondo in questioni globali.

L’obiettivo è stato quello di colmare il divario tra la formazione degli insegnanti e gli strumenti necessari per affrontare le questioni globali del nostro pianeta da un punto di vista educativo, per un futuro sostenibile, rendendo disponibili, accanto alla formazione e all’intervento di esperti, Unità di Apprendimento e materiali adatti all’uso quotidiano nelle classi. Attraverso questi strumenti è possibile affrontare situazioni/problemi significativi per gli studenti legati alla sicurezza alimentare, alle migrazioni internazionali e all’economia globale.

Fondamentalmente, l’attuazione delle buone pratiche identificate dai partner ha coinvolto insegnanti, studenti, genitori e la comunità a cui le attività erano rivolte. Gli obiettivi principali delle buone pratiche erano: 

– Promuovere l’educazione, la sensibilizzazione e la partecipazione di tutti i cittadini alla cooperazione internazionale e allo sviluppo sostenibile.

– Promuovere lo studio delle grandi questioni globali nella scuola attraverso l’integrazione tra l’insegnamento curricolare e le pratiche di cittadinanza attiva.

I progetti realizzati nelle UDA selezionate sono stati estremamente utili per il partenariato per avere un’idea più chiara su come applicare la metodologia del Service Learning nelle attività curricolari della scuola, e come sviluppare le unità di apprendimento incluse nel modello educativo PROSPECT.

Nell’incontro avvenuto con i team docenti che hanno partecipato alla sperimentazione si è evinto che sono stati superati alcuni ostacoli cognitivi e professionali posti in essere nelle fasi precedenti:

o Quale sforzo energetico sarebbe occorso per applicare la metodologia SL durante le attività curricolari;

o Come sostenere gli alunni nel diventare protagonisti durante lo svolgimento di attività basate sulla metodologia del Service Learning;

o Quali implicazioni comportava per il curricolo scolastico l’adozione del Service Learning come approccio di apprendimento nel sistema scolastico a tutti i livelli educativi;

o Come avrebbe potuto la metodologia SL aumentare la motivazione e l’autostima degli studenti.

o In che modo si sarebbe potuto innescare il coinvolgimento consapevole delle famiglie e della comunità nei progetti di Service Learning.

o Quali difficoltà avrebbero avuto nel coordinarsi gli insegnanti coinvolti nelle materie della classe che partecipa al progetto di Service Learning.

o Quali strategie si sarebbero dovuto porre in atto per coinvolgere le associazioni del quartiere, in base al tema del progetto, per ottenere un valore aggiunto.

o Come fare ad identificare i bisogni del contesto al fine di definire un tema comune per la costruzione del progetto di Service Learning.

Di fatto, le principali sfide identificate dai partecipanti  hanno riguardato l’implementazione del Service Learning sono principalmente legate a :

– la paura di non essere in grado di applicarlo al proprio contesto e durante le attività curriculari che svolgono con i loro studenti;

– la difficoltà di trovare risorse finanziarie per realizzare progetti di Service Learning;

– il numero limitato di ore che gli insegnanti hanno a disposizione per realizzare progetti di service learning durante le attività curricolari.

La sperimentazione delle unità di apprendimento del modello educativo PROSPECT ha coinvolto 10 classi delle scuole partner italiane ICPG4 e Direzione Didattica II Circolo per un totale di 180 alunni della scuola primaria. La fascia di età degli alunni va dai 6 ai 10 anni.

22 insegnanti hanno accettato di testare le unità di apprendimento come parte delle loro attività curricolari. Erano principalmente insegnanti di diverse materie che erano stati precedentemente coinvolti in attività del progetto come Study Circles e LTTA.

In entrambe le scuole, gli insegnanti coordinatori del progetto PROSPECT hanno proposto le unità di apprendimento da testare all’inizio dell’anno scolastico. Le proposte hanno incontrato un buon interesse tra gli insegnanti della scuola primaria e un discreto interesse tra gli insegnanti della scuola secondaria, tanto che alla fine solo gli insegnanti della scuola primaria erano disposti a testarle nelle loro classi. 

L’applicazione delle metodologie di Service Learning attraverso strategie come il circle time, il brainstorming, il lavoro di gruppo, ha portato gli studenti a prendere coscienza di quanto siano importanti i macro – argomenti trattati per accrescere le loro competenze di cittadinanza globale, anche attraverso una maggiore consapevolezza delle problematiche legate all’argomento.

Inoltre, le visite didattiche (dove l’emergenza sanitaria lo ha reso possibile) e il confronto con realtà e soggetti esterni al contesto scolastico si sono rivelati altamente motivanti e capaci di generare una nuova consapevolezza negli alunni.

Gli alunni coinvolti nei percorsi di apprendimento si sono dimostrati molto attivi dal punto di vista cognitivo e operativo, producendo alla fine di ogni unità prodotti divulgativi che mostravano la consapevolezza delle competenze di cittadinanza globale legate alle varie unità di apprendimento sperimentate.

In conclusione, possiamo dire che i risultati ottenuti sono essenzialmente di due livelli:

– dal punto di vista del lavoro svolto dagli insegnanti, c’è stata una grande ricerca di contenuti, attività e strategie non sempre comuni al lavoro tradizionale in classe.

– Per quanto riguarda l’apprendimento degli alunni, c’è stato un livello molto alto di interesse per gli argomenti trattati, una forte motivazione a cercare soluzioni originali, con un forte spirito di collaborazione e partecipazione. I risultati di apprendimento sono stati generalmente a livelli medio-alti, compresi gli alunni con bisogni speciali di apprendimento.

L’evento nazionale finale è stato programmato per il 24 febbraio e si è svolto online, dato che la persistente emergenza Covid non ha permesso attività in presenza.

I partner italiani hanno presentato gli esiti della sperimentazione e come la metodologia del Service Learning può essere applicata all’interno delle attività curriculari al fine di sviluppare e migliorare le competenze di cittadinanza globale degli studenti. E’ stata, quindi, anche l’occasione per mostrare i prodotti realizzati dagli studenti coinvolti nella sperimentazione delle unità di apprendimento e l’impatto sulla comunità locale.

I risultati dell’evento finale

L’evento ha dato modo di riportare anche i feedback degli insegnanti finalizzati ad individuare gli obiettivi, le strutture e gli argomenti su cui si potrà diffondere il modello educativo di Prospect. Di seguito si riportano alcuni suggerimenti rilevanti:

– la definizione di cittadinanza globale a livello educativo comprende:

– lo sviluppo di un senso critico e riflessivo del mondo che ci circonda

– lo sviluppo di un senso di appartenenza e di responsabilità 

– l’educazione alla convivenza, alla sostenibilità e al superamento dei pregiudizi e delle disuguaglianze

– Lavorare per il benessere delle generazioni future

– Consapevolezza di essere parte di un problema e guardare alla sua possibile soluzione con azioni concrete e vive.

– fornire agli studenti conoscenze, competenze e valori che contribuiscano alla promozione della tolleranza, della pace e dell’equità nel mondo

– sentirsi parte di una “comunità” più grande in cui anch’io, come individuo, posso (e devo) contribuire consapevolmente 

– rispettare i diritti e le libertà fondamentali 

– essere in grado di contribuire al benessere mondiale attraverso comportamenti empatici, sostenibili e solidali.

I partecipanti hanno suggerito di utilizzare la metodologia inclusiva dell’apprendimento cooperativo che darà a tutti gli alunni la possibilità di essere protagonisti nella costruzione e nella realizzazione del progetto, specialmente gli alunni con disabilità fisiche e cognitive.

La scalabilità del progetto

Le possibili azioni di sfruttamento e sostenibilità del progetto riguardano principalmente due aspetti:

1. L’integrazione delle proposte didattiche nel curriculum scolastico delle scuole coinvolte nel progetto.

2. La sensibilizzazione degli enti preposti alla pianificazione delle attività curricolari scolastiche, come gli Uffici Scolastici Regionali del nostro paese.

Per quanto riguarda la prima azione, è fondamentale fornire proposte didattiche relative alle competenze di cittadinanza globale, all’interno del curriculum scolastico e quindi garantire un’attenzione privilegiata alle tematiche globali nel corso degli anni. Anche l’implementazione delle competenze di cittadinanza all’interno dei traguardi di competenza previsti dalla normativa nazionale e dalle linee guida del curricolo scolastico sono molto importanti per garantire lo sviluppo di competenze di cittadinanza globale nei nostri studenti.

Per quanto riguarda la necessità di sensibilizzare le istituzioni responsabili della selezione degli argomenti del curriculum scolastico, in Italia, le linee guida sono solitamente emanate dal Ministero dell’Istruzione e sono le stesse per tutte le scuole di ogni ordine e grado. Tuttavia, ogni scuola ha un certo grado di autonomia per applicare metodologie innovative e per inserire progetti trasversali nel curriculum. Attraverso le valutazioni periodiche che le scuole partner del progetto invieranno agli organi ministeriali, verrà incoraggiato l’inserimento della metodologia del Service Learning come approccio educativo per favorire le competenze di cittadinanza globale degli studenti, soprattutto nella disciplina dell’Educazione Civica, recentemente reintrodotta dal Ministero dell’Istruzione come parte del curriculum.

Infine, un’altra azione che può essere intrapresa per assicurare la sostenibilità del progetto, è lo sviluppo di nuovi progetti basati sulla metodologia del Service Learning rivolti ad altri gruppi target, come gli studenti delle scuole superiori o della formazione professionale.

Le attività svolte nell’ambito del progetto Prospect, così come i prodotti sviluppati dal partenariato, hanno sottolineato l’importanza di agire affinché il mondo dell’istruzione, e in particolare la scuola, svolga un ruolo cruciale nella sensibilizzazione ai problemi della nostra società. In particolare, il pilotaggio delle unità di apprendimento mirava a rafforzare il senso di responsabilità, la salvaguardia, il rispetto degli altri attraverso la metodologia del Service Learning, che favorisce la coesione tra la scuola e la comunità, tra questioni locali e globali e viceversa.

L’implementazione del modello educativo PROSPECT basato su questa metodologia ha avuto come obiettivo la sensibilizzazione dei futuri cittadini che, anche se su piccola scala, potranno essere in grado di contrastare le volontà, spesso di natura economica, che rendono il nostro mondo malato. Ancora più importante, la sperimentazione delle unità di apprendimento rafforzerà le competenze di cittadinanza globale dei bambini che saranno gli adulti del nostro futuro.

Inoltre, il valore aggiunto di questo progetto sta nell’inclusione di argomenti di importanza globale all’interno del normale curriculum scolastico, dove le discipline sono strumenti di stimolo e conoscenza che facilitano l’apprendimento specifico degli alunni.

Data l’importanza e i risultati della sperimentazione del modello educativo PROSPECT, il team italiano ha riportato e continuerà a riportare le suddette considerazioni nei documenti di valutazione periodica che vengono inviati agli organi ministeriali competenti. In questo modo, ci si aspetta che la metodologia del Service Learning e le tematiche del progetto volte ad accrescere le competenze di cittadinanza globale dei ragazzi possano essere inserite nelle Indicazioni Nazionali Scolastiche.

Conclusioni 

Il modello educativo Prospect spinge a riflettere sul significato da dare alle materie scolastiche tradizionali nella moderna società della conoscenza in vista dell’obiettivo educativo di attivare nella scuola competenze di cittadinanza globale.

La conoscenza è uno degli elementi della competenza, per cui il sistema educativo è chiamato a fornire una solida preparazione disciplinare che abiliti competenze cognitive, conoscenze utili per una buona preparazione di base dello studente che si affaccia alla vita adulta.

Pertanto, è necessario che i contenuti didattici siano utili per adottare metodi investigativi, di analisi della realtà, cercando di creare le condizioni affinché il giovane sia in grado di comprendere la realtà stessa, di argomentare le proprie opinioni – in virtù delle conoscenze disciplinari acquisite – e di proporre soluzioni ai problemi che riguardano l’ambiente umano e fisico.

Il saper essere è il terzo elemento della competenza. La realizzazione di programmi scolastici con uno sguardo analitico e propositivo sulle grandi questioni che riguardano il mondo è la traduzione concreta del saper essere. Le questioni ecologiche, di genere, di diritti e di cittadinanza per tutti diventano, quindi, contenitori dove la competenza può essere esplicitata e verificata.

Alle competenze europee già previste nelle Raccomandazioni del Consiglio d’Europa sulle competenze essenziali per la moderna società della conoscenza, se ne aggiunge un’altra: la competenza di cittadinanza globale, che comporta non solo la partecipazione attiva degli individui alla vita del loro territorio, ma anche un contributo effettivo alla presa in carico dei problemi mondiali per fornire possibili soluzioni, a partire dalle azioni quotidiane che ogni persona può mettere in atto.

Il modello Prospect ci ha permesso di mettere in relazione il curriculum della materia con il tema globale, dimostrando come le scuole possano attuare azioni per preparare i giovani ad affrontare le sfide del loro futuro, senza corsi extracurricolari, ma piuttosto utilizzando le conoscenze apprese per osservare, analizzare i dati, cercare risposte e proporre soluzioni.

Tutte le unità proposte sono funzionali allo sviluppo delle competenze di cittadinanza globale, con riferimento ai documenti UNESCO e all’Agenda 2030. Sicuramente con i bambini fino a 11 anni, i temi legati all’ambiente, alla solidarietà, al rispetto degli altri, sono più vicini all’esperienza di vita di questa fascia di età e quindi meglio organizzati come unità di lavoro, all’interno della scuola primaria. Infatti, i temi citati sono osservabili e percepibili in relazione alle conoscenze e agli apprendimenti che avvengono a questa età.

Infine, sulla base della nostra esperienza, gli aspetti che hanno funzionato meglio nel modello educativo proposto sono stati:

o il coinvolgimento attivo degli alunni in ogni fase del processo e nello sviluppo del proprio apprendimento 

o la pianificazione di percorsi che mirano ad essere integrati nel programma curricolare

o la collaborazione tra insegnanti, alunni e comunità.

Le unità di apprendimento hanno riguardato i principali temi “caldi” studiati e proposti da scienziati, ricercatori, esperti e persone comuni, per esempio Greta Thunberg e il suo movimento.

Come si può ben supporre, l’ampia gamma di argomenti rende difficile tradurli in azioni didattiche da realizzare all’interno delle attività scolastiche tradizionali. Si tratta di cambiare metodologie e contenuti lavorando sul modello sviluppato dal progetto Prospect come una formazione specifica basata sul service learning che tiene conto del background culturale dei diversi paesi che sono stati coinvolti nello sviluppo del modello.

Si tratta quindi di non lasciarsi ingannare dalle difficoltà, ma di sfidare le difficoltà che nascono da aspetti strategici/organizzativi piuttosto che da quelli cognitivi e relazionali.

Certo, tra i grandi temi affrontati – ambiente, genere, diritti di tutti e per tutti, cittadinanza globale anche per gli emarginati della società – non sono mancate sfide e difficoltà di attuazione.

Punti da migliorare

Le questioni più complesse sono quelle relative alle differenze di genere, non perché gli alunni non siano in grado di riconoscere le difficoltà che comporta la gestione della diversità umana, ma a causa del loro vissuto, che spesso non permette loro di mettere a fuoco le azioni che potrebbero risolverle.

In questo caso si suggerisce di differenziare questo argomento in base all’età degli alunni, procedendo per i più piccoli a far acquisire contenuti legati al loro modo di vivere con i compagni di classe, con i bambini disabili o in difficoltà, attraverso percorsi didattici attenti a ciò che è diverso da me fino ad arrivare alla consapevolezza della diversità come valore aggiunto. Per gli studenti adolescenti, invece, l’argomento può essere trattato per raggiungere la consapevolezza e la necessità della diversità di genere come rispetto degli altri in generale.

Anche il tema del cambiamento climatico offre spunti interessanti, anche se non troppo vicini ai bambini che ricevono le notizie dai media, il che li rendono meno consapevoli. Si tratta qui di fornire un tempo supplementare affinché l’analisi delle situazioni esistenti, le loro cause e conseguenze possano essere assimilate e apprese consapevolmente.

Inoltre, un altro aspetto che dovrebbe essere rafforzato all’interno del progetto è il collegamento e l’integrazione del percorso di lavoro con le attività curricolari quotidiane della classe nelle diverse materie.

Il sistema del progetto è complesso sia nell’identificazione di tutti gli aspetti che lo caratterizzano sia nella declinazione dei passi procedurali. Il passaggio più delicato sta nella valutazione degli apprendimenti formali e delle abitudini e/o atteggiamenti che nascono lungo il percorso e sviluppano conoscenze e attitudini.

L’approccio educativo proposto, anche se in alcune fasi si avvicina al nostro stile di insegnamento, richiede ancora del tempo affinché le nostre proposte educative e le conoscenze e gli apprendimenti acquisiti dai bambini possano essere effettivamente messi al “servizio” della comunità. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario cambiare il paradigma legato al curriculum scolastico affinché ci sia una reale integrazione del modello con il curriculum.

L’emergenza pandemica è stata un ostacolo all’implementazione delle unità di apprendimento in quanto non ci ha permesso di svolgere le attività al momento giusto e c’è stata una mancanza di continuità nello svolgimento di tutte le attività pianificate e programmate.

Tuttavia, sono stati fatti i migliori sforzi per assicurare che le unità di apprendimento fossero testate in modo da poter applicare e valutare la metodologia del service learning all’interno delle attività curriculari delle classi coinvolte.

Punti di forza

 Affrontare questioni di portata così globale ha portato a una revisione dei contenuti selezionati per l’apprendimento disciplinare e a una riflessione sugli stili di insegnamento, non più legati solo a proposte curricolari di base. Si può riconoscere in coloro che sono stati coinvolti nella formazione e nella verifica delle unità di apprendimento, una rivalutazione dei sistemi e delle procedure statiche di insegnamento. Questo ha messo in gioco la professionalità dell’insegnante, la capacità di riprogrammare i contenuti generali per integrarli con le attività proposte dalle unità di apprendimento.

Gli aspetti di questo processo di formazione continua di chi già lavora nella scuola, che hanno prodotto miglioramenti, sono i seguenti:

– Progettare attività didattiche di ampio respiro legandole a temi di fondo che completino le conoscenze disciplinari, senza timore di aggiungere una proposta che non si leghi ai programmi disciplinari.

– Adottare come temi i grandi problemi del mondo attuale, gli unici in grado di costruire una cittadinanza attiva e consapevole se proposti fin dalla più tenera età.

– Aver modificato le strategie metodologiche, implementando nuovi strumenti come il dibattito, il lavoro di gruppo, la richiesta di utilizzare le proprie conoscenze per attivare azioni che possono essere comunicative.

– Aver analizzato e valutato gli apprendimenti non solo come risultati di un’azione didattica ma come obiettivi di apprendimento attesi.

 Inoltre, il progetto è stato uno stimolo per gli insegnanti ad utilizzare strategie volte a coinvolgere più attivamente i bambini nei processi educativi e a renderli più consapevoli dei processi metacognitivi coinvolti.

Un altro aspetto che sta diventando parte integrante della professionalità degli insegnanti è il saper strutturare percorsi che partano da problemi reali e vicini agli alunni per avere una ricaduta oggettiva sul loro apprendimento e sulla loro vita quotidiana.

I modelli di unità di apprendimento proposti evidenziano l’operatività “costruttiva” delle conoscenze dello studente, una forma di approccio alla cittadinanza globale, che parte dalla pianificazione iniziale dell’unità e dalla condivisione con gli studenti degli obiettivi da raggiungere, sia dal punto di vista dei contenuti che della motivazione, ovvero partecipare alla vita socio-culturale ed economica del mondo adulto.

Per ottenere un risultato efficace ed efficiente del lavoro di progetto, è necessario valutare una serie di aspetti, da cosa significa “creare un ambiente di apprendimento” a come organizzare “contenuti e fonti documentarie”.

Quando si tratta di grandi e gravi questioni sociali ed economico-politiche, è essenziale lavorare molto sulla proposta progettuale dell’unità di apprendimento, indicando chiaramente qual è la responsabilità dell’insegnante e quale quella degli studenti, quali materiali selezionare e utilizzare, come organizzare la classe in modo che già “impari” a mettere insieme le forze individuali e trasformarle in azione collettiva. Anche questa è una competenza fondamentale.  

Le unità di apprendimento elaborate e sperimentate in Prospect si sono attenute ai parametri di una buona e solida competenza di cittadinanza globale.

Pertanto, i metodi operativi e laboratoriali (nel senso di agire cognitivamente e non solo di sperimentare) sono stati i più efficaci e motivanti.

L’attenzione alla preparazione dell’ambiente di apprendimento, alla costituzione di gruppi di lavoro, alle richieste in base alle potenzialità di ogni alunno ha favorito l’inclusione anche di alunni con bisogni speciali di apprendimento.

Soprattutto, una pianificazione attenta e dettagliata ha favorito l’atmosfera della classe e ridotto l’ansia da prestazione degli insegnanti.

Suggerimenti

Coinvolgere gli insegnanti in una formazione che possa renderli consapevoli di come utilizzare il service learning come un nuovo approccio nella pratica dell’insegnamento. 

– Nel pianificare le loro attività annuali, gli insegnanti dovrebbero riflettere collegialmente sull’opportunità di includere l’uso di questo modello per sviluppare alcune aree tematiche. 

– Progettare unità di apprendimento che utilizzano l’approccio del service learning nella pianificazione dei corsi di educazione civica.

– La realizzazione di un prodotto finale, che sia un poster, un video, un opuscolo da diffondere attraverso i media o nel territorio locale, stimola e motiva maggiormente gli studenti, li fa sentire più coinvolti nella costruzione del sapere, del saper essere e del saper fare, che sono il nucleo del concetto di competenza.

– Progettare unità di apprendimento che prevedano sempre una fase di rendicontazione alla comunità, alla famiglia e al territorio. Questo potrebbe anche favorire una maggiore motivazione e impegno personale sia da parte degli insegnanti che degli studenti. Dovrebbe diventare una costante per raggiungere le competenze scolastiche e di cittadinanza globale, che sono fortemente interconnesse.

Di seguito i nostri suggerimenti da tenere in considerazione nella pianificazione delle politiche di formazione degli insegnanti:

– Diffondere agli organi ministeriali e agli enti locali le buone pratiche derivanti dalla sperimentazione di esperienze di apprendimento come PROSPECT. Questo permetterà una riflessione condivisa e formalmente accettata delle indicazioni e dei suggerimenti derivanti dalla valutazione delle buone pratiche sperimentate.

– Condividere le pratiche, le loro procedure, le aree, le metodologie e lo stile di insegnamento derivanti dal pilotaggio del modello PROSPECT sia nella fase di formazione iniziale che nella formazione continua degli insegnanti

– Sviluppare progetti di formazione iniziale da realizzare con l’università che possano prevedere sia l’acquisizione di contenuti di cittadinanza globale, compresi i documenti internazionali, sia lo sviluppo di competenze metodologiche e strategiche per affrontarli all’interno della scuola.

– Sviluppare corsi specifici e periodici sulle competenze di cittadinanza globale, con tutor formati per questo, partendo dall’analisi delle buone pratiche realizzate, dall’individuazione del problema selezionato sulla base del contesto di riferimento, da una progettazione secondo il modello di unità di apprendimento sviluppate da Prospect e la conseguente decisione di inserire questi corsi all’interno del curriculum scolastico.

– La comunità educante dovrebbe promuovere corsi di formazione per insegnanti finalizzati ad aumentare la capacità degli stessi di progettare percorsi che prevedano la crescita complessiva degli alunni, sia in termini di apprendimento che di acquisizione di competenze civiche e sociali.

– Il modello educativo sperimentato, legato al service-learning, deve essere integrato con la programmazione curricolare e diventare parte dell’identità della scuola. 

– L’importanza del protagonismo degli alunni e degli insegnanti nella strutturazione delle risposte ai problemi della comunità e nella progettazione dei percorsi educativi.

Allegati

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AUTOMATA FOR STEM – corso per docenti alunni 4-7 anni http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/automata-for-stem-per-insegnanti-infanzia-e-primo-biennio-primaria/ Thu, 07 Nov 2019 01:12:38 +0000 http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/?p=3329 AUTOMATA FOR STEM imparare le Scienze divertendosi 💡 ⚙️ ⚗️ 📐🔬 🧬 ➗ 🧮 L’Istituto Comprensivo Perugia 4 organizza un corso di formazione GRATUITO per insegnanti della scuola dell’infanzia e dei primi due anni della scuola primaria per l’insegnamento delle STEM. Il corso è accreditato come aggiornamento. I bambini imparano le STEM attraverso strumenti e giochi creativi, come ad esempio la […]

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AUTOMATA FOR STEM
imparare le Scienze divertendosi
💡 ⚙ ⚗ 📐🔬 🧬 ➗ 🧮

L’Istituto Comprensivo Perugia 4 organizza un corso di formazione GRATUITO per insegnanti della scuola dell’infanzia e dei primi due anni della scuola primaria per l’insegnamento delle STEM. Il corso è accreditato come aggiornamento.

I bambini imparano le STEM attraverso strumenti e giochi creativi, come ad esempio la costruzione di automata e lo storytelling.

Per iscrizioni:

  • CODICE IDENTIFICATIVO CORSO : 37473  per Catologo dell’I.C. Perugia 4 su piattaforma SOFIA (all’interno del quale si trova il programma dettagliato)

oppure

  • scrivere un’ email all’indirizzo istituzionale: pgic868005@istruzione.it

In collaborazione con:

🔹 Progetto Europeo Erasmus + AUTOMATA FOR STEM
(Project nr. 2018-1-PT01-KA201-047499)

🔹 Associazione Eureka – http://associazioneeureka.eu/

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ART. 7: Progetti relativi alle aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro l’emarginazione scolastica (ex art.9 CCNL 2006/2009). Anno scolastico 2017/2018- Presentazione progettualità. http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/art-7-progetti-relativi-alle-aree-a-rischio-a-forte-processo-immigratorio-e-contro-lemarginazione-scolastica-ex-art-9-ccnl-2006-2009-anno-scolastico-2017-2018-presentazione-progettuali/ Thu, 29 Aug 2019 21:24:32 +0000 http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/?p=3235     Facendo seguito alla nota prot. n. 3825 del 21 settembre 2018 con la quale la Direzione Generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione ha trasmesso gli elenchi dei progetti approvati dall’Ufficio Scolastico Regionale per le attività svolte nell’anno scolastico 2015/2016 dalle istituzioni scolastiche in merito ai progetti riguardanti “aree a rischio, a […]

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Facendo seguito alla nota prot. n. 3825 del 21 settembre 2018 con la quale la Direzione Generale per lo studente, l’integrazione e la partecipazione ha trasmesso gli elenchi dei progetti approvati dall’Ufficio Scolastico Regionale per le attività svolte nell’anno scolastico 2015/2016 dalle istituzioni scolastiche in merito ai progetti riguardanti “aree a rischio, a forte processo immigratorio e contor l’emarginazione scolastica, sono state realizzate le attività previste dal progetto presentato.

Relazione Progetto Intercultura a.s. 2015-2016 (ex art. 9)

L’Istituto Comprensivo Perugia 4, neo costituito,( di seguito ICPG4), è una istituzione scolastica della città di Perugia, tra le più grandi del territorio umbro, con 1150  studenti tra scuole dell’infanzia (n. 4), primaria (n.2) e secondaria di 1° grado (n.1); 106 insegnanti e 7 impiegati dello staff di segreteria. Nell’Istituto sono iscritti e frequentano 268 alunni stranieri provenienti da paesi diversi e 2 alunni ROM per una percentuale di 25%. La popolazione scolastica dell’Istituto è costituita, in larga parte, da alunni che risiedono nelle zone di riferimento di ciascuna scuola sebbene si contino numerose presenze di alunni residenti fuori zona, i cui genitori svolgono attività lavorative in città o scelgono di far frequentare loro, le scuole che compongono l’istituzione; in ogni classe si rileva una presenza equilibrata di alunni “cittadini non italiani” (cni), spesso di seconda generazione. Durante questo anno scolastico sono stati  inseriti alunni non italianofoni neoarrivati nei tre ordini di scuola e data l’alta percentuale di alunni residenti in Italia da meno di 5 anni si è ritenuto opportuno dare la priorità ad attività finalizzate all’apprendimento e al potenziamento della lingua italiana in L2.

relazione 2015-2016

 

ATTIVITA’ ANNO SCOLASTICO 2016/2017

 

Relazione Progetto Intercultura a.s. 2016/17 (ex art. 9)

L’Istituto Comprensivo Perugia 4 dallo scorso anno scolastico, a causa dei nuovi eventi sismici, ha avuto gravi problemi organizzativi: il plesso della Scuola Secondaria di I° è stato considerato inagibile per cui si è provveduto, in modo provvisorio, ad ospitare le diverse classi presso i due plessi della scuola Primaria con conseguente diminuzione di spazi adibiti a laboratori. La popolazione scolastica dell’Istituto è costituita, in larga parte, da alunni che risiedono nelle zone di riferimento di ciascuna scuola sebbene si contino numerose presenze di alunni residenti fuori zona, i cui genitori svolgono attività lavorative in città o scelgono di far frequentare loro, le scuole che compongono l’istituzione; in ogni classe si rileva una presenza equilibrata di alunni “cittadini non italiani” (cni), spesso di seconda generazione.

Durante questo anno scolastico diversi sono stati gli inserimenti di alunni non italianofoni di PRIMA GENERAZIONE. Gli alunni delle scuole primarie provengono prevalentemente dalle scuole dell’infanzia dell’istituto e, in gran parte, frequentano il plesso della scuola secondaria di 1° grado.  Ciò favorisce l’assunzione di una logica progettuale unitaria e il realizzarsi di uno stretto raccordo tra i tre gradi di scuola in termini di esperienze, acquisizioni, atmosfera relazionale e condizioni di apprendimento.Ritenendo che nella prevenzione all’abbandono scolastico e al disagio giovanile svolga un ruolo determinante l’attenzione e la predisposizione di percorsi volti all’inclusione e alla relazionalità, l’Istituzione favorisce tutte le progettualità che privilegiano le attività laboratoriali, la creatività, l’intercultura, il rispetto e la cooperazione tra pari. L’Istituto, anche in virtù del riconoscimento anche di UNICEF e UNESCO, ha privilegiato la formazione docente finalizzata allo studio e alla consapevolezza della necessità di individuare strategie didattiche e metodologiche volte alla promozione di competenze globali. In tal senso già lo scorso anno il collegio ha operato con formatori e autoformazione interna sullo studio delle uda per le competenze globali e in questo anno scolastico il piano delle attività di istituto prevede un corso con gli esperti del Centro Panta Rei sulle dinamiche relazionali di gruppo (luogo dove è previsto il soggiorno come contesto di realtà del modulo II) e quattro corsi sulle competenze disciplinari e trasversali di lingua italiana, storia, matematica e scienze in collaborazione con il C.I.D.I. (Centro di Iniziativa Democratica degli Insegnanti) a cui partecipano numerosi docenti della scuola. I costi sono stati a carico dell’istituto.

relazione 2017-2018

Documenti

L'articolo ART. 7: Progetti relativi alle aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro l’emarginazione scolastica (ex art.9 CCNL 2006/2009). Anno scolastico 2017/2018- Presentazione progettualità. proviene da ICPg4.

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PON FSE: Cittadinanza Europea R.E.S.T.A.U.E. Rebuilding Europe¿s Soul through Art and Urbanism Elements http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/pon-fse-cittadinanza-europea-r-e-s-t-a-u-e-rebuilding-europes-soul-through-art-and-urbanism-elements/ Thu, 04 Jul 2019 20:21:46 +0000 http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/?p=3161 Candidatura N. 985341 3504 del 31/03/2017 – FSE – Potenziamento della Cittadinanza europea CUP B97I17000500007 Avviso prot. AOODGEFID\3504 del 31 marzo 2017, l’Autorità       di Gestione, con proprio decreto prot AOODGEFID\666 del 30 gennaio 2018 con successiva pubblicazione delle graduatorie nella sezione del sito del MIUR dedicata al PON “Per la Scuola” (nota prot. AOODGEFID\ […]

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Candidatura N. 985341
3504 del 31/03/2017 – FSE – Potenziamento della Cittadinanza europea

CUP B97I17000500007

Avviso prot. AOODGEFID\3504 del 31 marzo 2017, l’Autorità       di Gestione, con proprio decreto prot AOODGEFID\666 del 30 gennaio 2018 con successiva pubblicazione delle graduatorie nella sezione del sito del MIUR dedicata al PON “Per la Scuola” (nota prot. AOODGEFID\ 19591 del 14 giugno 2018).

 

Il PON “Per la Scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento”, approvato dalla Commissione Europea con Decisione C(2014) n. 9952, del 17 dicembre 2014 e successive modifiche approvate con la Decisione di esecuzione della Commissione del 18.12.2017 C(2017) n. 856, è un Programma plurifondo che prevede azioni finalizzate al miglioramento del servizio di istruzione.

L’Avviso 3504/2017 si inserisce nel quadro di azioni finalizzate al potenziamento della Cittadinanza europea di studentesse e studenti, attraverso la conoscenza, la consapevolezza e la riflessione intorno all’idea di Europa e di Unione Europea, di cui all’Obiettivo Specifico 10.2 del Programma Operativo Nazionale “Per la Scuola – competenza e ambienti per l’apprendimento” per il periodo 2014- 2020.

L’avviso vuole contribuire alla conoscenza che studentesse e studenti hanno dell’Unione Europea, per permettere loro di prendere parte al dibattito con consapevolezza e fornire la possibilità di costruire il futuro in cui vogliono vivere. I progetti afferenti l’avviso in oggetto vogliono altresì costituire una reale esperienza integrativa rispetto al percorso formativo. Gli interventi previsti sono conseguentemente anche finalizzati al rafforzamento degli apprendimenti linguistici attraverso azioni di internazionalizzazione dei sistemi educativi e mobilità, anche a potenziamento e complementarità con il Programma Erasmus +.

Descrizione del progetto

Il progetto RESTA UE coinvolge un gruppo misto di studentesse e studenti frequentanti le classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado in un percorso a gradi crescenti di difficoltà di approfondimento esperienziale delle tematiche legate all’identità artistico-culturale dell’Europa, secondo attività sviluppate all’interno degli ambienti laboratoriali della scuola (aule alternative per l’apprendimento e atelier creativi), orientate allo sviluppo di progetti di gruppo realizzati con approcci non formali “hands-on” in orario extra-curriculare.

Il titolo del progetto si riferisce alla necessità di rimanere Europei per essere in grado di raccontare l’Europa da un punto di vista propositivo. Richiama lo stay human delle organizzazioni pacifiste a difesi dei diritti dei più deboli, richiama il “resta te stesso”.

L’obiettivo è stimolare il senso di appartenenza, la ricchezza delle nostre diversità e, fondamentalmente, il dibattito sui temi più controversi dell’Europa di oggi per mezzo di percorsi di lettura e di narrazione inedite dell’evoluzione urbana delle città Europee nell’ultimo secolo. L’Attenzione non sarà posta sulla conoscenza puntuale delle storia e delle correnti artistiche
ma sulla capacità delle studentesse e degli studenti di creare connessioni tra elementi apparentemente lontani.
Perché la città nella relazione con l’arte? La città è da sempre terreno attivo in cui avvengono e nascono i grandi cambiamenti, ma le città europee hanno evidentemente dimostrato di aver contribuito a situazioni di malcontento, ineguaglianza e insoddisfazione. Lo hanno fatto anche tramite la progettazione urbanistica, che ha portato ad esempio alla nascita delle periferie, luoghi non luoghi che oggi sono tra i maggiori fattori di problematicità. L’arte contemporanea, già dal movimento situazionista ha posto la sua attenzione sul tema dell’architettura e dell’urbanistica quali elementi che influiscono sul vivere quotidiano delle persone e quindi sulla loro formazione socio-culturale.
Il percorso, che proseguirà poi nei moduli sul potenziamento della lingua straniera, permetterà anche di accrescere le competenze dei partecipanti per quanto riguarda il patrimonio artistico europeo, ma lo farà in un modo nuovo: ad esempio guidando i partecipanti nella lettura del manifesto situazionista, analizzando le opere di Ugo La Pietra, fino ad arrivare alla visione di video attuali, passando da una discussione sul significato delle bandiera dell’europa ideata da Rem Koolhaas. Si approfondiranno così temi, opere, film da loro proposti in modo da guidarli, tramite un processo di sviluppo di competenze indirette, a comprendere il valore dell’Europa e la necessità di “rimanere europei”
Nel modulo di 30 ore focalizzato allo sviluppo di Competenze di cittadinanza europea, propedeutico all’avvio delle attività sul potenziamento delle lingua straniera si procederà, insieme agli studenti, all’organizzazione di momenti di confronto critico costruttivo in classe, e
di creazione di contenuti multimediali originali da diffondere online tramite il supporto di piattaforme di condivisione. Il cuore del progetto sta nel rendere capaci i partecipanti di far emergere nuove istanze utili alla crescita dell’Europa tramite percorsi di lettura e di narrazione dell’evoluzione urbana contemporanea delle città servendosi della lente d’ingrandimento dell’arte contemporanea come mezzo in grado di esplorare temi complessi con una maggiore grado di libertà di espressione. Questa analisi partirà da una ricerca online su archivi digitali quali Europeana per poi tradursi in prodotti audiovisivi ideati e realizzati dai partecipanti e da loro stessi diffusi su canali online.
Questa modalità permetterà lo sviluppo di competenze di cittadinanza europea ma anche talune di tipo trasversale, facendo crescere la capacità di creare tramite la scoperta e un uso smart e attivo delle tecnologie, sviluppando così capacità di lettura critica e racconto utili anche nel loro futuro professionale.

Lettera_PGIC868005_36_985341_96_1 CITTADINANZA EUROPEA

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Progetto: R.E.S.T.A. U.E. (Rebuilding Europe’s Soul through Art and Urbanism Elements) http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/progetto-r-e-s-t-a-u-e-rebuilding-europes-soul-through-art-and-urbanism-elements/ Wed, 27 Mar 2019 14:10:53 +0000 http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/?p=2904 Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Avviso Prot. AOODGEFID/3504 del 31 marzo 2017 “Potenziamento della Cittadinanza europea”, Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE). Obiettivo Specifico 10.2 Miglioramento delle competenze chiave degli allievi. (Azione 10.2.2 Azioni di integrazione e potenziamento delle aree disciplinari […]

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Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020. Avviso Prot. AOODGEFID/3504 del 31 marzo 2017 “Potenziamento della Cittadinanza europea”, Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE). Obiettivo Specifico 10.2 Miglioramento delle competenze chiave degli allievi.

(Azione 10.2.2 Azioni di integrazione e potenziamento delle aree disciplinari di base.
Sottoazione 10.2.2A Cittadinanza Europea- propedeutica al 10.2.3B – Potenziamento linguistico e CLIL) Codice progetto 10.2.2A-FSEPON-UM-2018-10

Candidatura N. 985341 – CUP . B97I17000500007

Finanziamento  Avviso 10.2.2A Competenze di base:

1 – Cittadinanza Europea propedeutica al 10.2.3B: € 11.364,00

2 – Potenziamento linguistico e CLIL 10.2.3B: € 21.528,00

piano_985341_00036_PGIC868005_20170614143208

Premessa

Il progetto RESTA UE coinvolge un gruppo misto di studentesse e studenti frequentanti le classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado in un percorso a gradi crescenti di difficoltà di approfondimento esperienziale delle tematiche legate all’identità artistico-culturale dell’Europa, secondo attività sviluppate all’interno degli ambienti laboratoriali della scuola (aule alternative per l’apprendimento e atelier creativi), orientate allo sviluppo di progetti di gruppo realizzati con approcci non formali “hands-on” in orario extra-curriculare.

Il titolo del progetto si riferisce alla necessità di rimanere Europei per essere in grado di raccontare l’Europa da un punto di vista propositivo. Richiama lo stay human delle organizzazioni pacifiste a difesi dei diritti dei più deboli, richiama il “resta te stesso”.

L’obiettivo è stimolare il senso di appartenenza, la ricchezza delle nostre diversità e, fondamentalmente, il dibattito sui temi più controversi dell’Europa di oggi per mezzo di percorsi di lettura e di narrazione inedite dell’evoluzione urbana delle città Europee nell’ultimo secolo. L’Attenzione non sarà posta sulla conoscenza puntuale delle storia e delle correnti artistiche
ma sulla capacità delle studentesse e degli studenti di creare connessioni tra elementi apparentemente lontani.

Lettera_PGIC868005_36_985341_96_1 CITTADINANZA EUROPEA

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PON FSE Obiettivo Specifico 10.2 – Miglioramento delle competenze chiave degli allievi, anche mediante il supporto dello sviluppo delle capacità di docenti, formatori e staff http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/pon-fse-obiettivo-specifico-10-2-miglioramento-delle-competenze-chiave-degli-allievi-anche-mediante-il-supporto-dello-sviluppo-delle-capacita-di-docenti-formatori-e-staff/ Sun, 17 Feb 2019 20:16:23 +0000 http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/?p=2850 FONDI STRUTTURALI EUROPEI – PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE “PER LA SCUOLA, COMPETENZE E AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO” 2014/2020 – Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE) -Obiettivo Specifico 10.2 – Miglioramento delle competenze chiave degli allievi, anche mediante il supporto dello sviluppo delle capacità di docenti, formatori e staff. Azione 10.2.1 Azioni specifiche per la […]

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FONDI STRUTTURALI EUROPEI PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE PER LA SCUOLA, COMPETENZE E AMBIENTI PER LAPPRENDIMENTO” 2014/2020 – Asse I – Istruzione –

Fondo Sociale Europeo (FSE) -Obiettivo Specifico 10.2 – Miglioramento delle competenze chiave degli allievi, anche mediante il supporto dello sviluppo delle capacità di docenti, formatori e staff. Azione 10.2.1 Azioni specifiche per la scuola dell’infanzia (linguaggi e multimedialità – espressione creativa – espressività corporea). Azione 10.2.2 Azioni di integrazione e potenziamento delle aree disciplinari di base (lingua italiana, lingue straniere, matematica, scienze, nuove tecnologie e nuovi linguaggi, ecc). Avviso AOODGEFID/Prot. n. 1953 del 21/02/2017. Competenze di base

 CUP: B95B18000360007

Candidatura N. 35494 1953 del 21/02/2017 – FSE – Competenze di base

SCUOLA DELL’INFANZIA

Progetto: Creativa……mente …. ( ci ) muoviamo (CM-M)

l progetto “Creativa….Mente…(ci) Muoviamo” si configura come risposta ai bisogni di apprendimento dei bambini in età prescolare, che si intrecciano tra la serenità e lo stare bene in gruppo con la motivazione ad apprendere attraverso metodologie ludico/creative, a partire dall’assunto (presente nel PTOF di istituto: http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/piano- triennale-dellofferta-formativa-2016-2019/) che l’apprendimento si sviluppa e si consolida con maggiore efficacia in un clima positivo e dinamico, attraverso metodologie laboratoriali. Il progetto si configura come una sperimentazione, che può diventare modello da implementare nella didattica curricolare, in cui la ludicità viene assunta come strategia vincente per acquisire le competenze di base, (corporee….spaziali….linguistiche…narrative….)

Il bando per la scuola, “Competenze di base in chiave innovativa”, offre l’opportunità di sperimentare in orari aggiuntivi – estivi – metodologie innovative, operative e cooperative per tutti gli alunni della scuola dell’infanzia. Nel progetto si è scelto di proporre le attività soltanto per i bambini dell’ultimo anno, puntando a potenziare così competenze fondamentali per affrontare la scuola di base.

Il progetto consente di :
• Valorizzare la scuola come luogo formativo in grado di accogliere e rispondere ai bisogni della propria utenza, aprendo i propri locali in orario extracurricolare;
• Offrire percorsi formativi che inclusivi di tutti gli alunni soprattutto di coloro in stato di disagio cognitivo o socio-culturale
• Sollecitare la capacità di lavorare in gruppo, superando atteggiamenti egocentrici
• favorire una prima applicazione della competenza digitale creando prodotti mediali
• favorire consapevolezza del proprio corpo e fiducia nelle proprie possibilità.

Il progetto “Creativa….Mente…(ci) Muoviamo” prende in considerazione 3 moduli coesi ed integrativi del curricolo scolastico il cui focus si basa sullo sviluppo logico-linguistico, espressivo- motorio e musicale con primi approcci alle nuove tecnologie per la didattica.
I moduli si svolgeranno nelle prime due settimane di luglio, dal lunedì al venerdì con orario antimeridiano di 6 ore di attività per modulo, con pranzo.
Si è inteso considerare 2 moduli per l’ambito linguistico e per quello corporeo perché vi è una richiesta più volte affermata da molti genitori che ritengono particolarmente importanti ed innovative tali attività ad integrazione del curricolo scolastico e in tal modo si riuscirebbe a soddisfare l’esigenza espressa per circa 70 alunni complessivamente coinvolti nei vari moduli. Le esperienze che vivranno, oltre che per il valore educativo descritto, assumono importanza anche perché in grado di offrire un’opportunità formativa alle molte famiglie in condizioni di svantaggio socio-economico, che nel periodo estivo sono in difficoltà nel gestire i figli.

I moduli caratterizzanti riguardano:

Ambito linguistico: L’arte del raccontare
(modulo 1): le attività di potenziamento saranno organizzate in orario extracurricolare nelle prime due settimane di luglio, come prolungamento delle lezioni, a partire dall’a.s, 2017-2018, fatta salva la comunicazione di ammissibilità del progetto.

Ambito motorio espressivo: A scuola di piccolo circo
(modulo 1 ): le attività di potenziamento saranno organizzate in orario extracurricolare nelle prime due settimane di luglio, come prolungamento delle lezioni, a partire dall’a.s, 2017-2018, fatta salva la comunicazione di ammissibilità del progetto.

Ambito musicale: Sinergia musicale

(1 modulo): le attività di potenziamento saranno organizzate in orario extracurricolare nelle prime due settimane di luglio, come prolungamento delle lezioni, a partire dall’a.s, 2017-2018, fatta salva la comunicazione di ammissibilità del progetto.

 

SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI 1° GRADO

Progetto: GIOCANDO, SBAGLIANDO, CREANDO … IMPARIAMO (G-SCI)

Il progetto si colloca appieno nella mission che l’istituto Comprensivo Perugia 4 (ICPG4) ha già assunto nel proprio PTOF : “…L’Istituzione assume il concetto di scuola del curricolo come espressione di azioni educative, organizzative e valutative volte alla promozione del diritto allo studio per tutti gli alunni e orientate alla maturazione di competenze culturali, disciplinari e di cittadinanza attiva per gli allievi in uscita dalla scuola secondaria di primo grado…” (http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/piano-triennale-dellofferta-formativa-2016-2019) e soprattutto con l’introduzione della L. 107/15 ha investito risorse ed energie professionali per affrontare la grande sfida della “scuola per tutti, nessuno escluso” organizzando una formazione pianificata e trasversale ai tre ordini di scuola per studiare, approfondire e elaborare il curricolo di istituto, a partire dall’assunto costituzionale del diritto allo studio e il raggiungimento delle competenze di base per tutti gli studenti.

I PERCORSI
LINGUA ITALIANA – Titolo dei Percorsi: LE NARRAZIONI

Il modulo SCRITTURA CREATIVA interesserà studentesse e studenti delle 5° classi della scuola primaria e le classi 1° della secondaria di primo grado. Si sviluppa in 30 ore ed è volto a promuovere competenze linguistiche basate su tecniche della scrittura creativa attraverso attività laboratoriali. Gli studenti saranno guidati attraverso il metodo learning by doing ad acquisire le tecniche proprie della scrittura creativa, a partire da racconti e narrazioni classici, testi canori e poesie, per manipolarne i testi e crearne di originali attraverso l’introduzione dell’immaginario e della fantasia. Il prodotto che si intende realizzare sarà una raccolta di prodotti originali sotto forma di e-book creato dagli studenti guidati da esperti e docenti che consentirà la diffusione degli apprendimenti e dei metodi usati per creare, con la tecnica della classe de rêve come strumento che coniuga l’immaginario con il letterario, storie, testi canori e poesie, da diffondere in online e inserito nei siti istituzionali. Attraverso tale modulo si garantirà a tutti gli alunni di ampliare le conoscenze letterarie, di produrre testi originali ponendo attenzione all’arricchimento del linguaggio e alla struttura della narrazione, nonché a conoscere software di editing.
Il modulo DIGITAL STORY TELLING interesserà studentesse e studenti delle classi 2° della scuola secondaria di primo grado. Si sviluppa in 30 ore ed è volto a promuovere competenze di comunicazione mediale di narrazioni con le tecniche digital su tematiche di attualità, utilizzando fonti letterarie di vario genere utili alla elaborazione di storie originali attraverso lo strumento dello storyboard. Gli studenti saranno guidati a leggere e trarre informazioni da documenti specifici, elaborare storie, anche metaforiche, che mettano in evidenza i contenuti comunicativi fondamentali, pianificare e realizzare lo storyboard, utilizzare il software apposito per la

creazione di clip narrative. Attraverso tale modulo si garantirà a tutti gli alunni di riflettere su fonti documentali, ampliare e approfondire il lessico specifico, di produrre testi originali, ponendo attenzione alla struttura della narrazione digitale.
• Il modulo PODCAST interesserà studentesse e studenti delle classi 2° e 3° della scuola secondaria di primo grado. Si sviluppa in 30 ore ed è volto a promuovere competenze di comunicazione mediale di narrazioni originali basate sul genere letterario poetico e canoro da trattare con il metodo caviardage. Gli studenti saranno guidati alla lettura, decodifica della struttura poetica classica, dalla quale evidenziare parole prescelte che, insieme, andranno a formare una frase, un pensiero, un componimento poetico. Tale tecnica è anche conosciuta, in inglese, come Found Poetry. La poesia è un genere letterario spesso trattato come secondario, mentre la creatività, l’emotività, l’immaginario proprio qui trovano la loro massima espansione. Riuscire a creare testi poetici originali, in gruppo o individualmente, curare la ricerca delle semantica e della semiotica delle parole, curare la dizione e tradurre la recitazione in semplici video da inserire online in podcast, è lo scopo di tale modulo, che consente peraltro di aggiungere competenze tecnologiche, di facile apprendimento. Il prodotto che si intende realizzare sarà una webradio gestita da una redazione di studenti e docenti che consentirà la diffusione del mezzo comunicativo a scopi didattici, trasmettendo tutte le storie, le canzoni e le poesie create, da diffondere in online e inserito nei siti istituzionali.

MATEMATICA – Titolo dei Percorsi :DAL CONCRETO ALL’ASTRATTO

• Il modulo MATHS FOR FUN, di 30 ore, rivolto al 2° anno della secondaria di I grado che presentano soprattutto difficoltà e disaffezione verso la matematica, è incentrato sulla proposta di quattro giochi matematici, presumibilmente torre di Hanoi, tangram, dadi e policubi. Il focus sarà l’apprendimento di strategie risolutive in un contesto ludico-laboratoriale introdotte con il metodo dell’animazione matematico scientifica, il learning by doing ed il debate. Dopo una parte introduttiva di 2 ore, verranno proposte l’analisi e lo studio dei giochi, le soluzioni e la matematica correlata per altre 24 ore. Per quest’ultima, nello specifico, si favorirà l’acceso al trattamento di strategie algoritmiche di tipo ricorsivo ed iterativo a differenti gradi di complessità, con la traduzione in uno pseudolinguaggio di programmazione (per avvicinare alle Olimpiadi di Problem Solving giocate in Istituto), all’esponenziale, all’ equiestensione e l’isoperimetria di superfici e il teorema di Pitagora, il cerchio e la circonferenza, all’ aritmetica del gioco di dadi di diverse forme con le frazioni e la probabilità, alla tridimensionalità e le principali relazioni geometriche nello spazio. Infine, per 4 ore, si passerà alla realizzazione da parte degli alunni di un prodotto per ciascun gioco, quali prototipi (con eventuali varianti) e/o presentazioni multimediali. Per tutti verrà rilasciato un attestato di partecipazione al laboratorio.

Attività sulla caduta dei gravi

https://youtu.be/FyeGCDvlJSU

Attività sui grafi

https://youtu.be/gFnyqFm1X14

 

• Il modulo CLASH OF MIND, di 30 ore, rivolto alla 5° primarie e 1° anno della secondaria di I grado, in una forma di continuità verticale, è rivolto soprattutto ad alunni che presentano carenze nella realizzazione di uno story telling logico, cioè nella capacità di ripercorrere i processi e arrivare a delle pianificazioni risolutive, acquisendo le dovute conoscenze procedurali. In particolare ci si rivolgerà a coloro che presentano svantaggi linguistici. Il clash, le sfide di gioco, aiuteranno a superare i filtri emotivi che ostacolano l’accesso alla disciplina. E’ incentrato sulla proposta di quattro giochi matematici, presumibilmente movimenti di un robot, i ponti di Konigsberg, tangram e dadi. Il focus sarà l’apprendimento di abilità di pianificazione in un contesto ludico-laboratoriale introdotte con il metodo dell’animazione matematico scientifica, il learning by doing ed il debate.

INGLESE – Titolo dei Percorsi: THE ENGLISH EXPERIENCE

Il modulo interesserà studenti e studentesse delle classi 5° di scuola primaria e 1° secondaria di primo grado. A differenza degli altri percorsi verrà replicato lo stesso modulo in due momenti distinti, affrontando contenuti e ambiti diversi in un continuum volto a consolidare ed esplorare i contesti con modalità diversificate e multiformi. La scelta di replicare il modulo scaturisce dalla volontà di dare opportunità di partecipazione al maggior numero di alunni possibile. Ciascun modulo avrà la durata di 30 ore. Tre gli approcci metodologici favoriti: 1. dramatisation, che contribuisce a superare la resistenza di studenti e studentesse trasformando l’apprendimento di una nuova lingua in un’esperienza piacevole, generando in loro il “bisogno” di imparare una lingua attraverso il ricorso alla tensione creativa (situazioni che richiedono soluzioni immediate) e conferendo più responsabilità a chi apprende rispetto a chi insegna. 2. Theatre, attività che prevede la creazione di uno spettacolo tramite un copione teatrale scritto ad hoc. Il copione non sarà un classico testo di sketch o personaggi ma un testo in rima che prevede il coinvolgimento costante di tutti i partecipanti del gruppo tramite un approccio corale e fisico. 3. Storytelling, che verte su un’attività di ascolto e comprensione di testi già affrontati e di creazione di uno storyboard personalizzato in cui si fa ricorso a diversi strumenti e forme di linguaggio visivo: multimediali, grafici, pittorici.

PARTNER DEL PROGETTO

  • ASSOCIAZIONE ON che metterà materiali e competenze per la progettualità di attività digitali
  •  ASSOCIAZIONE DEI GENITORI DELL’ICPG4  che sosterrà la pubblicizzazione del progetto nel territorio (reti tv locali, giornalino scolastico
  • LICEO STATALE SCIENZE SOCIALI DELLA FORMAZIONE, “A. Pieralli” che metterà a disposizione competenze professionali per le discipline di base e organizzerà laboratori con il tutoring degli studenti verso i più piccoli
  • Associazione CIRCOINSTABILE che sosterrà con le proprie competenze la progettualità e i contenuti delle attività motorie e circensi
  • COMUNE DI PERUGIA, ass.to alle Politiche Sclastiche e Giovanili che sosterrà le azioni promosse dalla scuola per l’inclusione e la lotta all’abbandono scolastico
  • ICPG12 che con alcune classi diventerà gruppo di contorllo dell’efficiacia delle azioni e delgi esiti realizzati.
  • UNIVERSITA’ AGLI STUDI DI PERUGIA, dip. Matematica e Informatica con ruolo di soggetto valutatore del modello sperimentale (STEM)

AVVISO SELEZIONE ESPERTI_INFANZIA_ digitale

bando esperti digitale INFANZIA

circolare per INFANZIA dell’istituto

Affidamento diretto tutor e figure aggiuntive

COMPETENZE DI BASE

decreto di approvazione graduatoria interna

Determina a contrarre esperti esterni

elenco partecipanti avviso per interni

graduatoria docenti interni

Invito di partecipazioni soggetti esterni

Capitolato per esperti esterni

incarico ds

incarico dsga

incarico figura di valutatore

incarico supporto operativo

Istitutizione Commissione di Valutazione

Pubblicazione dei docenti interni per tutor e figure aggiuntive

Schermata convenzioni CONSIP

verbale Commissione di valutazione candidature interne

verbale commissione di valutazione con nomi selezionatipdf

verbale Commissione di valutazione valutatore e supporto

incarico figura di supporto al coordinamento

Allegati

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Computo Ergo Sum: Avviso pubblico per lo sviluppo del pensiero logico video e computazionale e della creatività digitale e delle competenze di “cittadinanza digitale http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/computo-ergo-sum-avviso-pubblico-per-lo-sviluppo-del-pensiero-logico-e-computazionale-e-della-creativita-digitale-e-delle-competenze-di-cittadinanza-digitale/ Sat, 12 Jan 2019 20:45:20 +0000 http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/?p=2777         Allegati WhatsApp Video 2019-01-24 at 13.47.22 (2 MB)WhatsApp Video 2019-01-24 at 13.46.53 (708 kB)Avviso per figura di valutatore cittadinanza digitale (297 kB)Avviso_pubblico_ATA_interni_primaria_secondaria_CITTADINANZA_DIGITALE (3 MB)avviso_pubblico_per_reclutamento_personale_esterno_supporto_operativo_procedure_amministrative (2 MB)1 verbale Commissione di valutazione candidature interne PON Cittadinanza digitale (171 kB)stralcio verbale per PON (164 kB)verbale consiglio 30 ottobre completo (152 kB)verbale Commissione di valutazione […]

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Allegati

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“Creativa…mente ci muoviamo” PON – FSE Azione 10.2.1 Azioni specifiche per la scuola dell’infanzia http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/creativamente-ci-muoviamo-pon-fse-azione-10-2-1-azioni-specifiche-per-la-scuola-dellinfanzia/ Mon, 17 Dec 2018 14:52:51 +0000 http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/?p=2699 Fondi strutturali europei  –  programma operativo nazionale  “per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014/2020  – Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE) -Obiettivo Specifico 10.2 – Miglioramento delle competenze chiave degli allievi, anche mediante il supporto dello sviluppo delle capacità di docenti, formatori e staff. Azione 10.2.1 Azioni specifiche per la […]

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Fondi strutturali europei  –  programma operativo nazionale  “per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014/2020  – Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE) -Obiettivo Specifico 10.2 – Miglioramento delle competenze chiave degli allievi, anche mediante il supporto dello sviluppo delle capacità di docenti, formatori e staff. Azione 10.2.1 Azioni specifiche per la scuola dell’infanzia (linguaggi e multimedialità – espressione creativa – espressività corporea).  Azione 10.2.2 Azioni di integrazione e potenziamento delle aree disciplinari di base (lingua italiana, lingue straniere, matematica, scienze, nuove tecnologie e nuovi linguaggi, ecc). Avviso AOODGEFID/Prot. n. 1953 del 21/02/2017. Competenze di base

Codice 10.2.1 – FSEPON-UM-2017-55

Premessa

La scuola viene intesa come luogo dove si offre l’opportunità alle bambine e ai bambini di sviluppare le competenze, attraverso lo sviluppo di abilità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche, intellettive, ma anche il luogo dove sviluppare le capacità culturali e cognitive di produzione e interpretazione di messaggi, testi e situazioni mediante l’utilizzo di una molteplicità ordinata di strumenti linguistici e capacità rappresentative.

La scuola dell’infanzia è il luogo dove orientare il bambino a riconoscere e ad apprezzare l’identità personale e a comprendere l’identità culturale e i valori specifici della comunità di appartenenza.
Potenziare la propria identità vuol dire imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare esperienze nuove in un ambiente sociale allargato e significa anche imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile. L’identità personale dei bambini viene rafforzata sotto il profilo corporeo, intellettuale e psicodinamico, attraverso la vita relazionale.

Il progetto

 Il progetto “Creativa….Mente…(ci) Muoviamo” si configura come risposta ai bisogni di apprendimento dei bambini in età prescolare, che si intrecciano tra la serenità e lo stare bene in gruppo con la motivazione ad apprendere attraverso metodologie ludico/creative, a partire dall’assunto (PTOF di istituto: http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/piano-triennale-dellofferta-formativa-2016-2019/) che l’apprendimento si sviluppa e si consolida con maggiore efficacia in un clima positivo e dinamico, attraverso metodologie laboratoriali. Il progetto si configura come una sperimentazione, che può diventare modello da implementare nella didattica curricolare, in cui la ludicità viene assunta come strategia vincente per acquisire le competenze di base, (corporee….spaziali….linguistiche…narrative….)
Il gioco, infatti, costituisce un potente stimolo all’apprendimento in quanto il bambino sperimenta e ripete qualcosa che lo diverte e lo gratifica di per sé, prende in considerazione stimoli normalmente irrilevanti, sperimentando nuovi modi di guardare la realtà e costruendo nuovi significati. ( J. S. Bruner)
Il bando per la scuola, “Competenze di base in chiave innovativa”, offre l’opportunità di sperimentare in orari aggiuntivi – estivi – metodologie innovative, modellizzandole e facendole diventare oggetto di autoformazione per il personale docente in servizio presso le scuole dell’infanzia.

incarico RUP_DS

Lettera di Incarico DS_coordinamento

Verbale Nomina Commissione Valutazione

Lettera di Incarico DSGA_direzione amministrativa

bando esperti e tutor interni_primaria_secondaria

Elenco partecipanti avviso interno pertutor, esperti e figure aggiuntive

Graduatoria tutor, esperti e figure aggiuntive interne

Verbale n.1 Commissione Valutazione_selezione tutor ed esperti interni

Verbale n.2 Commissione Valutazione_selezione tutor ed esperti interni

C.V Imparati

curriculum_europeo_Burubù

bando valutatore e supporto al coordinamento

Griglia di Valutazione _LOCCHI

Lettera di Incarico SUPPORTO COOR_LOCCHI

Griglia di Valutazione _ROCCO

Lettera di Incarico VALUTATORE_ROCCO

Determina a contrarre esperti esterni

decreto di approvazione graduatoria interna

affidamento referenti valutazione e supporto al coordinamento-

Capitolato

Contratto Paoletti

Determina a contrarre esperti esterni

elenco partecipanti avviso per interni

graduatoria docenti interni

incarichi

incarico ds

incarico dsga

incarico figura di valutatore

incarico Locchi

incarico supporto operativo

Invito di partecipazioni soggetti esterni

Schermata convenzioni CONSIP

verbale Commissione di valutazione candidature interne

 

 

 

 

Allegati

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COMPUTO ERGO SUM – PON FSE Pensiero computazionale e cittadinanza digitale http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/computo-ergo-sum-pon-fse-pensiero-computazionale-e-cittadinanza-digitale/ Thu, 06 Dec 2018 20:16:34 +0000 http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/?p=2618 Candidatura N. 37640 2669 del 03/03/2017 – FSE -Pensiero computazionale e cittadinanza digitale Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020.Programma Operativo Complementare “Per la Scuola. Competenze e ambienti per l’apprendimento» 2014-2020” Asse I – Istruzione – Fondo di Rotazione. In coerenza con Asse I – Istruzione […]

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Candidatura N. 37640

2669 del 03/03/2017 – FSE -Pensiero computazionale e cittadinanza digitale

Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020.Programma Operativo Complementare “Per la Scuola. Competenze e ambienti per l’apprendimento» 2014-2020” Asse I – Istruzione – Fondo di Rotazione. In coerenza con Asse I – Istruzione – Fondo Sociale Europeo (FSE) – Obiettivo Specifico 10.2 – Azione 10.2.2. sotto-azione 10.2.2A “Competenze di base”. Avviso pubblico per lo sviluppo del pensiero logico e computazionale e della creatività digitale e delle competenze di “cittadinanza digitale”, Prot. 2669 del 03/03/2017.

 

Con nota autorizzativa   M.I.U.R. Prot. n. Prot. n. AOODGEFID/207 del 10/01/2018, il 30 ottobre 2018 è stato approvato il progetto “COMPUTO ERGO SUM” relativo all’Avviso pubblico per lo sviluppo del pensiero logico e computazionale e della creatività digitale e delle competenze di “cittadinanza digitale”, con Codice progetto 10.2.2A-FdRPOC-UM-2018-54

Il progetto prevede di raggiungere alcuni risultati riferibili ad Azioni di i ntegrazione e potenziamento delle aree disciplinari di base:

  • Innalzamento dei livelli delle competenze in base ai moduli scelti
  • Innalzamento dei livelli di competenza nelle discipline Stem (es. risultati di prove di competenze specifiche, esiti di attività laboratoriali, media dei voti disciplinari, etc.)
  • Integrazione di tecnologie e contenuti digitali nella didattica (anche prodotti dai docenti) e/o produzione di contenuti digitali ad opera degli studenti
  • Utilizzo di metodi e didattica laboratoriali

COMPUTO ERGO SUM sarà attivato a partire da gennaio 2019 e si compone di quattro moduli che si indirizzano a studenti di sucola primaria e di scuola secondaria di 1° grado, integrati con le didattiche curricolari della scuola.

Per la candidatura N. 37640 sono stati inseriti i seguenti moduli:

Riepilogo moduli – 10.2.2A Competenze di base
Tipologia modulo Titolo Costo
Sviluppo del pensiero computazionale e della creatività digitale A SCUOLA DI BINARIO 2 € 5.682,00
Sviluppo del pensiero computazionale e della creatività digitale A SCUOLA DI BINARIO 1 € 5.682,00
Competenze di cittadinanza digitale A SCUOLA DI FACT CHECKING 1 € 5.682,00
Competenze di cittadinanza digitale A SCUOLA DI FACT CHECKING 2 € 5.682,00
TOTALE SCHEDE FINANZIARIE € 22.728,00

 

La finalità del progetto COMPUTO ERGO SUM (CES) è favorire tra le studentesse e gli studenti della primaria e della secondaria lo sviluppo di competenze digitali legate alla programmazione e alla media literacy, per mezzo di percorsi pomeridiani di approfondimento su argomenti trattati durante le materie di italiano per quanto riguarda i moduli sulla cittadinanza digitale e di geometria e matematica per quanto riguarda il moduli su pensiero computazionale e creatività digitale.

Il progetto interesserà verticalmente e prioritariamente le classi 4° e 5° della primaria e 1° e 2° della secondaria di primo grado in un percorso a gradi crescenti di difficoltà di approfondimento esperienzale delle tematiche trattate, secondo attività sviluppate all’interno degli ambienti laboratoriali della scuola (aule alternative per l’apprendimento e atelier creativi), orientate allo sviluppo di progetti di gruppo realizzati con approcci non formali “hand-on” in orario pomeridiano extra-curriculare.

 I risultati finali attesi sono diversificati per la primaria e la secondaria, seppur prevedono momenti di confronto e scambio sulle attività specifiche:

  • nei moduli che approfondiranno la linea di azione “pensiero computazionale e creatività digitale” saranno strutturate attività a gradi crescenti di difficoltà legate alla programmazione binaria, creando e assemblando un automa realizzato con LEGO® Education WeDo che, eseguendo sequenze di informazioni date, si muoverà all’interno di una mappa che traduce fisicamente concetti astratti per facilitare la comprensione di formule matematiche e geometriche.
  • nei moduli che approfondiscono la linea di azione “cittadinanza digitale” saranno strutturate, secondo attività a gradi crescenti di difficoltà, esercitazione in cui apprendere facendo sviluppando competenze attinenti il campo della media-literacy, dell’uso consapevole del web, del digital e audio storytelling e story- making e dell’utilizzo di strumenti di registrazione e software di postproduzione digitali.

Le studentesse e gli studenti in orario pomeridiano, modificando e generando una loro pagina web tramite l’uso del linguaggio HTML, procederanno alla realizzazione di un blog della scuola realizzato dagli studenti per gli studenti, animato con contenuti testuali, video e audio autoprodotti.

Il progetto in dettaglio è messo in allegato.

Il progetto vedrà l’avvio durante la settimana del “fermo didattico” per gli alunni della scuola secondaria 1° grado, nel mese di gennaio 2019 per concludere i quattro moduli entro il mese di aprile 2019.

Fase operativa

La settimana delle opportunità 21-26 gennaio 2018

Durante la settimana delle opportunità, settimana del “fermo didattico”, mentre un folto gruppo di alunni della scuola secondaria di 1° grado è andato in montagna, i restanti alunni di classe prima e seconda hanno partecipato ai laboratori PON FSE.

In particolare sono stati attivati tre dei quattro moduli di “Cittadinanza digitale” che hanno coinvolto più di 60 studenti in attività digitali, per l’analisi dei siti web, navigazione in internet, fake news, notizie reali e inverosimili; per lo sviluppo del pensiero computazionale, lo sviluppo della pianificazione attraverso la costruzione di videogiochi in scratch, stopo motion, digital storytelling.

Gli operatori, Flavio Sabbatini, Philipa Nikolova e Flavio Sabbatini della soc. coop. DENSA, accompagnati da docenti interni nel ruolo di tutor e figure aggiuntive, e con la presenza dei docenti di classe hanno condotto con perizia i gruppi nelle attività di esplorazione linguistica, progettuale, costruttiva, con lavoro prevalentemente in piccolo gruppo.

I moduli attivati

Modulo A SCUOLA DI BINARIO 2

Durante il secondo modulo di A SCUOLA DI BINARIO studentesse e studenti, divisi in gruppo, si confronteranno con il metodo del learning by creating, partendo dall’assunto che la programmazione non è affatto meccanica, non è una soluzione a senso unico a dei problemi, ma un processo creativo che richiede la capacità di saper trovare soluzioni concrete anche a problemi astratti.
Le attività previste si svolgeranno principalmente all’interno dell’atelier creativo dotato di strumenti di robotica educativa, in orario pomeridiano una volta alla settimana per 2 ore, per 15 settimane consecutive, fatta eccezione per i periodi delle festività.
Saranno guidati nella risoluzione di un problema emerso in orario curricolare durante lezioni di ambito matematico e, tramite l’applicazione creativa delle competenze e conoscenze acquisite, avranno l’obiettivo di assemblare e programmare in gruppo robot lego wedo. Il robot dovrà essere programmato tramite l’utilizzo di sensori e attuatori con lo scopo di costruire una narrazione che faciliti l’apprendimento di concetti geometrici astratti individuati dai docenti. La robotica permette infatti di apprendere per scoperta, risoluzione di problemi e analisi degli errori.
A SCUOLA DI BINARIO prevede l’intervento di formatori esperti per guidare studentesse e studenti, affiancati dai docenti-tutor, nell’affrontare un project work, tramite attività pratiche di gruppo in grado di:
• stimolare il pensiero creativo attraverso la ricerca di soluzioni innovative a problemi pratici
• far comprendere come si sviluppa un problema complesso e come si può risolverlo scomponendolo in problemi semplici, quindi risolvendo ciascun problema e infine mettendo insieme le soluzioni complesse;
• favorire il pensiero critico in quanto non esistono uniche soluzioni ad un problema (quindi favoriscono l’analisi delle diverse soluzioni ipotizzate);
• sviluppare il pensiero logico e la capacità di correlazione;
• rafforzare i concetti studiati nelle discipline curriculari;
• sviluppare la capacità di analizzare e risolvere i problemi;
• accrescere il senso di responsabilità e l’autostima;
• invitare allievi e docenti a lavorare insieme.
OBIETTIVI DIDATTICO/FORMATIVI
– saper risolvere problemi mediante la loro decomposizione in parti più piccole
 (problem solving);
– ideare delle forme mettendo in gioco la propria creatività e saperle assemblare, rendendole concrete;
– imparare a riconoscere e correggere l’errore riconoscendone il ruolo positivo;
– apprendere per scoperta;
– comprendere che la programmazione di determinate azioni genera un movimento meccanico controllato elettricamente;
– saper controllare un automa tramite la trasmissione di sequenze di informazioni;
– saper lavorare in gruppo anche apprendendo dai compagni di classe.
RISULTATI ATTESI:
Alle fine del secondo modulo i partecipanti divisi in gruppo dovranno aver assemblato il robot e ideare un percorso di narrazione che il robot tramite istruzioni di sequenze dovrà percorrere.
MODALITÁ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Saranno somministrati dei questionari in entrata a metà percorso e in uscita atti a valutare la progressione nell’acquisizione delle competenze, le attività che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati e quello che non lo hanno fatto. Saranno inoltre somministrati questionari online anche rivolti ai genitori per valutare il grado di soddisfazione e la percezione rispetto alle attività portate avanti. Anche ai tutor d’aula, selezionati tra i docenti, saranno somministrati dei questionari per valutare l’impatto del progetto sulla percezione dei propri metodi d’insegnamento.

A SCUOLA DI BINARIO 2

Modulo A SCUOLA DI FACT CHECKING 1

Nel primo modulo di A SCUOLA DI FACT CHECKING attraverso processi di apprendimento non-formale basati sul learning by doing, a partire da esempi e analisi di siti web e articoli presenti su piattaforme web e social, le studentesse e gli studenti avranno come obiettivo l’approfondimento del tema della web-literacy e del fact checking utilizzando materiali didattici prodotti da importanti realtà internazionali coinvolte direttamente nel progetto: Sky Academy, FactCheckers.org, Festival Internazionale del Giornalismo, facendo riferimento al documento della Commissione Europea DigComp 2.0.
Nello specifico la prima metà del modulo sarà dedicata, attraverso metodologie didattiche attive, all’esplorazione guidata del web e approfondimenti secondo azioni di: lettura, discussione, analisi, guida agli strumenti e alla condivisione. La fase di approfondimento sarà aperta anche ai genitori per offrire loro competenze e strumenti per acquisire una maggiore consapevolezza e accompagnare i figli nell’utilizzo sicuro e consapevole delle tecnologie.
Ogni azione di approfondimento sarà accompagnata da esercitazioni di gruppo in cui gli studenti e le studentesse saranno invitati a produrre testi, immagini, video utilizzando strumenti digitali, condivisi su piattaforme libere su cui ciascun componente del gruppo potrà lavorare anche in remoto. Nella seconda metà del modulo si procederà, sempre attraverso metodologie didattiche attive, ad un approfondimento del linguaggio HTML con l’obiettivo di realizzare un progetto “di classe” in cui ciascun gruppo, così come in una vera e propria redazione, avrà un incarico: si tratta di ideare e realizzare un blog in grado di ospitare contenuti sul tema fact-checking utilizzando piattaforme free. In questo caso i partecipanti dovranno immaginare e realizzare la veste grafica (utilizzando template base), imparare a gestire i contenuti secondo categorie, imparare a lavorare sull’indicizzazione delle pagine, sulla identificazione dei tag, sulla creazione di contenuti adatti al web e sulla diffusione attraverso canali social.
Le attività previste si svolgeranno principalmente all’interno dell’atelier creativo e dell’aula alternativa per l’apprendimento in orario pomeridiano una volta alla settimana per 2 ore, per 15 settimane consecutive, fatta eccezione per i periodi delle festività.
A SCUOLA DI FACT CHECKING prevede la guida di formatori esperti chiamati a strutturare attività pratiche rivolte a studentesse e studenti, affiancati dai tutor-docenti, con l’obiettivo di:
• stimolare il pensiero creativo attraverso la ricerca di soluzioni innovative a problemi pratici
• accrescere il senso di responsabilità e l’autostima
• sviluppare pensiero critico e capacità di scelta
• accrescere le capacità di lettura delle informazioni riportate sul web
• invitare allievi e docenti a lavorare insieme
• saper creare prodotti multimediali creativi e originali
• aumentare il senso civico
• saper verificare fatti tramite la lettura delle fonti
• saper utilizzare in modo positivo piattaforme social e di diffusione di contenuti
RISULTATI ATTESI:
Alle fine del primo modulo di A SCUOLA DI FACT CHECKING sarà realizzato un blog che, raccogliendo elementi visivi e testuali, racconti il percorso progettuale avviato e alcune indicazioni sul riconoscimento di notizie bufale.
OBIETTIVI DIDATTICO/FORMATIVI
– saper ricercare, identificare, individuare, valutare, organizzare, comprendere utilizzare e pubblicare le informazioni;
– saper comprendere e fruire in modo consapevole dei media, soprattutto in riferimento alle dinamiche sociali e comportamentali;
– saper pensare fuori dagli schemi per ottenere soluzioni brillanti e innovative;
– sapersi confrontare con gli altri membri del gruppo per arricchire le proprie idee e quelle degli altri;
– Sapere esprimere le proprie opinioni, ascoltare quelle degli altri, collaborare con tutti per far parte di una grande squadra;
– Saper analizzare e scrivere in ambienti digitali misti.
MODALITÁ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Saranno somministrati dei questionari in entrata a metà percorso e in uscita atti a valutare la progressione nell’acquisizione delle competenze, le attività che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati e quello che non lo hanno fatto. Saranno inoltre somministrati questionari online anche rivolti ai genitori per valutare il grado di soddisfazione e la percezione rispetto alle attività portate avanti. Anche ai tutor d’aula, selezionati tra i docenti, saranno somministrati dei questionari per valutare l’impatto del progetto sulla percezione dei propri metodi d’insegnamento.

MODULO A SCUOLA DI FACT CHECKING 1

Modulo A SCUOLA DI FACT CHECKING 2

Nel secondo modulo di 30 ore di A SCUOLA DI FACT CHECKING, verranno introdotte attività di learning by creating in gruppo, con l’obiettivo di rendere i partecipanti capaci di ideare e generare contenuti da veicolare online, guidati da professionisti esperti.
Il percorso comincerà con una visita agli studi di SKY all’interno del progetto Sky Academy Studios un’occasione unica per scoprire il dietro le quinte di un canale all-news e realizzare un servizio giornalistico negli studi appositamente creati nella sede di Sky a Milano, le ore e i costi della trasferta non sono da calcolare sulle ore del progetto e sui costi che saranno sostenuti dalle famiglie. L’esperienza presso gli studi di Sky prevede: un tour negli studi televisivi di Sky, un’esperienza interattiva per realizzare il proprio servizio giornalistico, l’opportunità di lavorare con uno staff dedicato utilizzando tecnologie all’avanguardia, la proiezione del video realizzato dagli studenti.
Al rientro i partecipanti saranno guidati, divisi in gruppi a cui saranno assegnati compiti specifici, nella realizzazione di uno studio di registrazione all’interno degli spazi dell’Atelier Creativo. Attraverso esercitazioni pratiche avranno poi modo di imparare a utilizzare le funzionalità base di strumenti di audio registrazione, quali fotocamere e videocamere con l’obiettivo di creare contenuti su temi inerenti la web-literacy e l’uso consapevole della rete da diffondere sul blog realizzato durante il precedente modulo, approfondendo tecniche di narrazione di digital e audio storytelling e story- making e l’utilizzo di strumenti di registrazione e software di postproduzione digitali.
Le attività previste si svolgeranno principalmente all’interno dell’atelier creativo e dell’aula alternativa per l’apprendimento in orario pomeridiano una volta alla settimana per 2 ore, per 15 settimane consecutive, fatta eccezione per i periodi delle festività.
A SCUOLA DI FACT CHECKING prevede la guida di formatori esperti chiamati a strutturare attività pratiche rivolte a studentesse e studenti, affiancati dai tutor-docenti, con l’obiettivo di:
• stimolare il pensiero creativo attraverso la ricerca di soluzioni innovative a problemi pratici
• accrescere il senso di responsabilità e l’autostima
• sviluppare pensiero critico e capacità di scelta
• accrescere le capacità di lettura delle informazioni riportate sul web
• invitare allievi e docenti a lavorare insieme
• saper creare prodotti multimediali creativi e originali
• aumentare il senso civico
• saper verificare fatti tramite la lettura delle fonti
• saper utilizzare in modo positivo piattaforme social e di diffusione di contenuti
RISULTATI ATTESI:
Alle fine del secondo modulo di A SCUOLA DI FACT CHECKING grazie ad un approfondimento sul digital e audio storytelling e story- making saranno realizzati contenuti testuali e visuali da pubblicare all’interno del blog.
OBIETTIVI DIDATTICO/FORMATIVI
– saper utilizzare tecniche di narrazione applicate alle potenzialità offerte dalla struttura ipertestuale e multimediale degli strumenti digitali;
– saper scegliere e utilizzare strumenti digitali atti a realizzare prodotti multimediali che applichino la tecnica del digital storytelling;
– mostrare flessibilità e pensiero creativo con l’obiettivo di superare le sfide;
– saper pianificare le attività per la realizzazione di un dato progetto;
– saper esprimere le proprie opinioni, ascoltare quelle degli altri, collaborare con tutti è importante per far parte di una grande squadra;
– Saper lavorare in gruppo.
MODALITÁ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Saranno somministrati dei questionari in entrata a metà percorso e in uscita atti a valutare la progressione nell’acquisizione delle competenze, le attività che hanno raggiunto gli obiettivi prefissati e quello che non lo hanno fatto. Saranno inoltre somministrati questionari online anche rivolti ai genitori per valutare il grado di soddisfazione e la percezione rispetto alle attività portate avanti. Anche ai tutor d’aula, selezionati tra i docenti, saranno somministrati dei questionari per valutare l’impatto del progetto sulla percezione dei propri metodi d’insegnamento.

A SCUOLA DI FACT CHECKING 2

 

A SCUOLA DI BINARIO 1

Dal mese di Febbraio 2019 si è dato inizio al modulo  A SCUOLA DI BINARIO 1 con gli alunni delle classi prime di scuola primaria, con il Tutor Stefania Imparati, la figura aggiuntiva Tatiana Bicorgni e l’esperta esterna Bianca Bisiach della Impresa Sociale DENSA.

https://youtu.be/6_tcND-fzOU

A SCUOLA DI BINARIO 1 – 1 CORSO

A SCUOLA DI BINARIO – CORSO 2 – PARTE 1

A SCUOLA DI BINARIO – CORSO 2 – SECONDA PARTE – 2

A SCUOLA DI BINARIO – CORSO 2 – SECONDA PARTE 3

 

 

Procedure di attivazione

CUP: B97I18064720005

progetto-cittadinanza-digitale

competeze digitali progetto

autodichairazione ds

verbale-consiglio-30-ottobre-completo

DELIBERA BILANCIO 2018

VERBALE-4-CONSIGLIO-DISTITUTO-.pdf

stralcio-verbale-per-PON

delibera di variazione in bilancio pon cittadinanza digitale-3

5. Delibera del Collegio Docenti del 30 ottobre 2018

stralcio verbale per PON

Avviso_pubblico_ATA_interni_primaria_secondaria_CITTADINANZA_DIGITALE

NOMINA-COMMISSIONE-DI-VALUTAZIONE-PON-Cittadinanza-digitale

Avviso_pubblico_esperti_tutor_e_figure_aggiuntive_interni_primaria_secondaria_CITTADINANZA-DIGITALE

verbale valutatore e supporto

ALLEGATO-A_TUTOR

ALLEGATO-A_ESPERTOALLEGATO-A_FIGURA-AGGIUNTIVA

Avviso-per-figura-di-valutatore-cittadinanza-digitale-

Verbale assegnazione incarichi

affidamento diretto per esperti

1-verbale-Commissione-di-valutazione-candidature-interne-PON-Cittadinanza-digitale

Avviso_pubblico_esperti_tutor_e_figure_aggiuntive_interni_primaria_secondaria_CITTADINANZA-DIGITALE

Avviso_pubblico_ATA_interni_primaria_secondaria_CITTADINANZA_DIGITALE

Avviso_pubblico_esperti_tutor_e_figure_aggiuntive_interni_primaria_secondaria_CITTADINANZA-DIGITALE

Avviso-per-figura-di-valutatore-cittadinanza-digitale-

esiti candidature)

incarico Cimarelli

incarico Feliciotti

incarico Gasparri

Incarico Sabatini

incarico Valentini

pubblicazione elenco figure tutor e aggiuntive

Schermata CONSIP

Verbale assegnazione incarichi

affidamento diretto per esperti

determina acquisto materiali

disciplinare di gara

NOMINA-COMMISSIONE-DI-VALUTAZIONE-PON-Cittadinanza-digitale

verbale Commissione

 

 

 

 

Allegati

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Fun@science 3D print http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/funscience-3d-print-3/ Fri, 09 Nov 2018 20:24:51 +0000 http://www.istitutocomprensivoperugia4.it/?p=2465   Bando Progetto ERASMUS+ FUN@SCIENCE 3D PRINT Promosso da: AGRUPAMENTO DE ESCOLAS EMIDIO NAVARRO (COORDINATOR) Bando: ERASMUS+ Titolo attività: FUN @ SCIENCE 3D PRINT Partners: AGRUPAMENTO DE ESCOLAS EMIDIO NAVARRO (COORDINATOR),CREATIVE YOUTHLAND, DANMAR COMPUTERS, MADAN PARQUE DE CIENCIA, EUROPEAN DEVELOPMENT AGENCY, ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 4, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA, TUCEP ( TIBER UMBRIA COMETT […]

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Bando Progetto

ERASMUS+
FUN@SCIENCE 3D PRINT Promosso da: AGRUPAMENTO DE ESCOLAS EMIDIO NAVARRO (COORDINATOR) Bando: ERASMUS+ Titolo attività: FUN @ SCIENCE 3D PRINT Partners: AGRUPAMENTO DE ESCOLAS EMIDIO NAVARRO (COORDINATOR),CREATIVE YOUTHLAND, DANMAR COMPUTERS, MADAN PARQUE DE CIENCIA, EUROPEAN DEVELOPMENT AGENCY, ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 4, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA, TUCEP ( TIBER UMBRIA COMETT EDUCATION PROGRAMME) Ambiti: Tecnologia

Logo fun science.png
Logo erasmus.png
Il progetto FUN @ SCIENCE intende sviluppare e testare un modello per l’educazione scientifica, lavorando a tutti i livelli scolastici, basato sulla valorizzazione delle tecnologie e delle esperienze di stampa 3D. L’implementazione di questo modello creerà esperienze di apprendimento supportate da attività di stampa 3D presso le scuole che possono migliorare l’interesse degli studenti per le carriere scientifiche e lo sviluppo delle abilità logiche e matematiche, completando le altre attività della classe o riuscendo dove l’aula potrebbe aver fallito.

In realtà, la stampa 3D viene utilizzata in molte scuole per creare lezioni interattive, meccaniche e tecniche. Questo ispira le giovani menti, guidandole verso le carriere STEM e rende l’apprendimento più divertente, consentendo loro anche di sviluppare competenze di cittadinanza globale.istitutocomprensivoperugia4.it/…/O1_FUN@SCIENCE_working_sheet_BP3_final_university_perugia-2.pdf

Le attività del progetto saranno sviluppate con riferimento a tutti i livelli di istruzione scolastica e vedranno come risultato principale l’elaborazione di una proposta per la costruzione di un modello educativo globale che incorpori l’istruzione informale basata sulle attività di stampa 3D nei curricula scolastici, consentendo il suo accreditamento e la valutazione del contenuti educativi di riferimento.

Le attività del progetto saranno sviluppate come segue:

  • Raccolta e analisi di pratiche interessanti in almeno 5 Stati membri europei sull’educazione scientifica nelle attività curriculari con riferimento alle attività di stampa 3D, per monitorare gli effetti dell’educazione scientifica informale legata alla stampa 3D sull’interesse degli studenti per le carriere scientifiche e sullo sviluppo di abilità logiche e matematiche.
  • Elaborazione di una proposta per la costruzione di un modello educativo globale che incorpori attività di stampa 3D basate sull’insegnamento informale nei programmi scolastici, a tutti i livelli di istruzione, consentendo il suo accreditamento e la valutazione dei contenuti educativi di riferimento.
  • Progettazione e realizzazione di esperienze di apprendimento tra pari per insegnanti e formatori in modo da condividere e acquisire le competenze per progettare, implementare e validare il modello nei loro contesti scolastici.
  • Testare il modello a tutti i livelli di istruzione in almeno 4 classi per ogni paese partecipante, secondo un quadro comune basato su un progetto educativo ben definito.
  • Raccolta di risorse educative aperte e comunicazione dei risultati delle pratiche educative sperimentate implementate nel progetto, in modo da moltiplicare gli effetti e i risultati del progetto.L’azione del progetto sarà condotta a livello europeo in 5 paesi (Portogallo, Italia, Polonia, Repubblica Ceca e Grecia

 

File:Fun2.png

Gli obiettivi previsti nel progetto

L’obiettivo è monitorare gli effetti dell’educazione scientifica informale legata alla stampa 3D sull’interesse degli studenti per le carriere scientifiche e sullo sviluppo delle abilità logiche e matematiche, attraverso:

  • Raccolta e analisi di pratiche interessanti in almeno 5 Stati membri europei sull’educazione scientifica nelle attività curriculari con riferimento alle attività di stampa 3D.
  • Organizzazione di un quadro di riferimento, metodologie e risultati potrebbero essere trasferiti in altri contesti geografici ed educativi.
  • Sperimentazione con alcune classi pilota.
  • Validazione del monitoraggio e risultati ottenuti.

    Le azioni previste

    Le task/compiti che il partenariato intende sviluppare per dar seguito al progetto, sono sinteticamente riportate di seguito:

    Compito 1 – DEFINIZIONE DEL QUADRO DI RICERCA Definire la bozza di un modulo comune per la raccolta delle pratiche, inclusi criteri di selezione, approcci, metodologie e strumenti didattici per tutte le pratiche interessanti incluse, così come gli effetti di ogni pratica sull’interesse degli studenti per le carriere scientifiche e sullo sviluppo della logica e abilità matematiche.

    Compito 2 – RACCOLTA DELLE PRATICHE Raccolta di almeno 5 pratiche interessanti per ciascuna squadra nazionale, che sarà impegnata nella selezione, raccolta e commento delle pratiche: è importante definire quante pratiche devono essere fondate a livello nazionale (cioè 3) e quante a livello europeo ( ie2), definendo paesi diversi per ogni partner per evitare sovrapposizioni.

    Compito 3 – TRADUZIONE Traduzione dei materiali in inglese dalle lingue nazionali in modo da consentire lo scambio transnazionale delle pratiche di raccolta e promuovere la loro trasferibilità in tutta Europa.

    Compito 4 – ELABORAZIONE DEL PROGETTO DI RELAZIONE Raccolta delle versioni EN delle pratiche nazionali, classificandole in base ai loro obiettivi, caratteristiche e livello di istruzione, in modo da dare vita a una relazione europea (bozza).i

  • Compito 5 – ELABORAZIONE DELLA VERSIONE FINALE DELLA RELAZIONE La bozza verrà analizzata dai partner che daranno feedback per il miglioramento; quindi P7 modificherà / integrerà il rapporto in base al feedback dei partner e infine elaborerà la versione finale del rapporto.

    1° Meeting: Almada – Portogallo

    I partner portoghesi (Agrupamento de Escolas Emídio Navaro e MAden Park) hanno ospitato il 1 ° incontro del progetto FUN @ SCIENCE, il 27 e 27 ottobre 2017.Il primo giorno, l’incontro si è svolto sulla Escola Secundaria Emidio Navarro, l’intero gruppo si è riunito e si è presentato e il lavoro che ciascuno svilupperà all’interno di questo progetto. Durante questo giorno alcuni aspetti come i risultati finanziari, intellettuali, tra gli altri, sono stati definiti in modo più chiaro. La sera, siamo andati a cena in un ristorante tradizionale dove abbiamo mangiato tutti e ascoltato il Fado, la canzone tradizionale portoghese. Il secondo giorno, i partecipanti si sono incontrati al Madan Park, a Caparica, e hanno avuto un incontro in cui tutti abbiamo definito come sarà sviluppato il processo di Disseminazione e quale ruolo ognuno di noi svolgerà in questo processo. Il rappresentante polacco ci ha mostrato la piattaforma con cui tutti lavoreremo e ha spiegato come lavorarci. Il nostro Istituto era rappresentato dalla dirigente scolastica prof.ssa Iva Rossi e dalla referente del progetto, ins. Susanna Cimarelli. Del team interno all’istituto fa parte anche l’ins. Anna Locchi.

    1° Step: il confronto sulle buone pratiche

    I partner si sono accinti – nel periodo gennaio – aprile 2018 – alla ricerca e selezione di buone pratiche sull’approccio al 3D applicato alla didattica dei curricola scolastici delle scuole secondarie di primo e secondo grado e del percorso universitario. Una vasta gamma di report sono stati ,quindi, visionati ed analizzati, dall’Università di Perugia, sino a giungere alla selezione delle seguneti pratiche.

  • Best pratices for secondary junior school:istitutocomprensivoperugia4.it/…/O1_FUN@SCIENCE_working_sheet_BP5_final_5_secondary_junior_school.pdf
  • Best pratices for High school: O1_FUN@SCIENCE_working_sheet_BP3_final_university_perugia O1_FUN@SCIENCE_working_sheet_BP3_final_university_perugia (1) Overview_best_practices
  • Best pratices for University:O1_FUN@SCIENCE_working_sheet_BP3_final_university_perugia 
  • Overwew Final:(1) O1_FUN@SCIENCE_working_sheet_BP1_final

Traduzioni in lingua italiana

Si allegano in ordine di successione i documenti tradotti in lingua italiana, prodotti dai vari partner.

2° Meeting: Perugia – Italia

I partner italiani – TUCEP, Facoltà di Ingegneria – Università agli Studi di Perugia, Istituto Comprensivo Perugia 4 – hanno ospitato per 4 giorni  – dal 15 al 19 ottobre – i partner di progetto, accompagnati da docenti delle varie nazionalità per partecipare ad una formazione sulle stampanti 3D e il loro utilizzo all’interno delle istituzioni scolastiche. L’Agenda del meeting è stata interamente rispettata, nella suo scopo formativo, ma ha dato modo di vivere insieme un’esperienza importante anche dal punto di vista relazionale e personale. C1 FUN@SCIENCE_training agenda_REV.01 05_07_18

Accompagnati in questo percorso dai docenti formatori dott.ri Stefano Coviello e Bianca Bisiach referenti per l’ICPg4, dal prof. Gianluca Rossi dell’Università di Perugia, i 25 partecipanti hanno potuto sperimentare le valenze e le difficoltà dell’uso della stampante 3D, step to step fino alla produzione di piccoli materiali in materiale plastico.

2° Step. Inizio della sperimentazione con gli studenti dell’ICPg4

A partire dal 20 ottobre, un gruppo di circa 25 discenti di scuola secondaria di 1° grado, hanno iniziato il percorso di sperimentazione con l’obiettivo di verificare i punti di forza e i punti deboli dell’uso delle stampanti in 3D, dal punto di vista tecnico ma applicato a contenuti disciplinari di matematica, fisica, biologia e chimica.

Guidato dalla sapiente regia della prof.ssa Elisa Canestrelli della Impresa Sociale  DENSA, il gruppo si è accinto con il software digitale synergy 3d software e l’applicativo cura software stampa 3d.

La docente ha predisposto schede originali da lei stessa elaborate per la costruzione e realizzazione

Il percorso, composto da 6 incontri di 5 ore ciascuno, si concluderà alla fine del mese di novembre 2018.

Frazioni
Teorema di Pitagora
Teorema di Pitagora1
Stampa della molecola di glucosio

 

 

 

 

 

 

 

Risultati attesi

Gli studenti dovranno mostrare:

  • competenze specifiche disciplinari e approfondite sugli argomenti trattati
  • abilità nell’uso dei software di elaborazione e produzione in 3D
  • capacità di comunicare con linguaggio specifico ad altri coetanei il percorso fatto

Fase finale del piloting

Sabato 24 novembre è terminata la fase di piloting. Il gruppo classe ha realizzato l’ultimo progetto proposto, targhette con il proprio nome, in modo autonomo per verificare gli apprendimenti intervenuti sull’uso dei due software.

Poi, ciascuno di loro ha compilato un questionario come momento di meteriflessione sull’esperienza condotta e gli esiti saranno oggetto di valutazione per rilevare gli apprendimenti di natura didattica (contenuti) di natura metodologica (laboratorio) e di natura tecnica (digitale e stampa 3D).

Ogni ragazzo/a riceverà, come ricordo di questo laboratorio, l’intero kit prodotto ala presenza di tutte le classi coinvolte, come forma di disseminazione delle attività.

I docenti partner del progetto e i formatori produrranno un report dettagliato della sperimentazione e ipotesi di Unità di Apprendimento replicabili per la disseminazione.
Di seguito alcune immagini dei lavori conclusivi.
serie di staffe per il piano inclinato
Molecole di acqua
Serie di triangoli
Serie di angoli

Serie teorema di Pitagora
Targhette con i nomi
Celeste
Mathias, Federico, Luigi
Luigi
La costruzione dell’Unità di Apprendimento
Il tracciato pianificato,  secondo il metodo kidsbit, delle lezioni del corso laboratoriale Fun@Science si è sviluppato lungo l’arco di 6 incontri di 5 ore ciascuno.
Al termine delle attività, il team, attraverso circle time e focus group con i docenti coinvolti nel progetto, ha analizzato i materiali, preso in esame gli spunti di positività e le criticità emerse durante la sperimentazione per selezionare un itinerario trasferibile e riproponibile sia per ciò che riguarda la formazione docente che i percorsi di apprendimento per gli alunni.
Il risultato è ricompreso nell’Unità di Apprendimento che è stata condiviso con il partenariato del progetto.

Il video della sperimentazione realizzata presso l’Istituto Comprensivo Peurgia 4

https://youtu.be/6zQD2DEfstI 

 

Scalabilità del progetto

Perché un’innovazione educativa sia capace di raggiungere l’obiettivo finale di ”cambiamento di sistema”, cioè di un nuovo rapporto tra buone pratiche sperimentate e singole  iniziative didattiche che diventano  comunità di pratica, il percorso da compiere si snoda attraverso tappe fondamentali: dall’identificazione di bisogni sociali nascono proposte che si traducono in modelli di innovazione didattica e sviluppo la cui sperimentazione  su un campione va implementata fino ad arrivare alla diffusione dell’idea.

Il trasferimento o riproposta dei presupposti del progetto più ampia delle esperienze di innovazione sociale (scalabilità) è un passaggio particolarmente delicato che mette in campo risorse, competenze e relazioni la cui qualità può permettere a piccoli progetti validati, di estendere il proprio impatto con  nuove gruppi classe.

https://socialfare.org/scalabilita-la-forza-delle-buone-idee/

Nel nostro caso, l’evidente risultato di maggiore consapevolezza di alcuni concetti disciplinari, che consolidano le conoscenze, ha trovato il suo indice di scalabilità attraverso il coinvolgimento di ulteriori tre classi di scuola primaria dell’Istituto. che si sono mostrate interessate all’approccio metodlogico derivato dal progetto, seppure con altri argomenti e contenuti, danno conto del valore del progetto stesso.

Le nuove tecnologie – ritenendo con questo termine l’introduzione delle applicazioni e dei programmi digitali come supporto agli apprenidmenti disciplinari – favoriscono e potenziano nuovi linguaggi con i quali motivare e coinvolgere alunni che in altri modi incontrano difficoltà di apprenidmento e favoriscono il suo consolidamento per coloro che hanno già acquisito le conoscenze previste dalle progettazioni di classe.

Questo è il messaggio conclusivo che si intende formulare al termine del progetto FUN@SCIENCE, che si è felicemente concluso nel Novembre 2029.

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