I Sistemi educativi tradizionali, legati ad una visione della società del XX secolo, si stanno rivelando insufficienti a fronteggiare le sfide del XXI secolo. Molti giovani sono demotivati ad apprendere attraverso i metodi di insegnamento tradizionali che – pure con il pregio di fornire loro conoscenze e informazioni – non sono adeguati a prepararli affinché siano competitivi nel mondo reale di una moderna società della conoscenza. La tecnologia sta avanzando rapidamente, è un aspetto formativo emotivamente emozionante per sprigionare fantasia e voglia di mettersi in gioco dei giovani, che ormai in larga misura utilizzano al di fuori dell’esperienza educativa, le TIC per studiare, giocare, pianificare e condividere con gli altri i loro successi e le loro idee. La Scuola ha il dovere di recuperare il tempo perduto, fornire gli strumenti per comprendere le opportunità che le tecnologie offrono nonché i rischi che si incorrono nel loro uso inconsapevole. Ha l’onere di formare giovani che siano in grado di gestire la conoscenza e di contribuire ad accrescerla con il proprio talento, le proprie intuizioni e le proprie capacità creative. Le tecnologie possono essere uno strumento aperto al mondo e alla portata di tutti.
Il III Circolo Didattico di Perugia ha assunto da ormai una quindicina di anni l’idea di una Scuola dinamica, flessibile al cambiamento, in continua ricerca e sperimentazione di strategie e modelli organizzativi aderenti ai bisogni dei giovani discenti. A dimostrazione di quanto affermato sono i tanti progetti di ampliamento dell’offerta formativa in collaborazione con tutte le agenzie educative del territorio e dell’Amministrazione Centrale: Progetto SeT ai primordi dei processi introduttivi delle tecnologie in campo scientifico, alle alfabetizzazioni informatiche (ICT) promosse da INDIRE; dalle sperimentazioni di Scuole Aperte, Piano ISS, Cl@ssi 2.0 alle più recenti ricerche sui curricoli disciplinari. Con successo sono stati realizzati progetti complessi con valenza europea sul versante dell’integrazione e della scuola di tutti nessuno escluso, focalizzando l’attenzione proprio sui linguaggi espressivi più capaci di motivare all’apprendimento: Progetto Comenius Multilaterale LLP “Cirschool”, Progetto “Musica 2020”che ha creato le basi per la candidatura della scuola ad indirizzo musicale, Progetto Comenius “Let’s enjoy the party”, Progetto Comenius LLP “Creative Learning in Education United”.
Queste progettualità hanno garantito crescita professionale del corpo docente e, nel contempo, successo formativo agli alunni e si sono accompagnate ad una serie di sperimentazioni in campo tecnologico, in grado di rispondere alle richieste sociali e ministeriali.
Il Circolo ha assunto, infatti, il concetto di “Scuola digitale” come fattore di innovazione tecnologica, didattica e gestionale. Un apposito paragrafo è dedicato, in tal senso, all’interno del POF di Istituto e annualmente si costituisce una specifica Commissione di lavoro, con l’intento di rendere applicabile e concreto tale assunto. Il sito scolastico e piattaforme ad esso collegate, danno conto dello sforzo di ricerca e sperimentazione delle idee progettuali profuse dai docenti così come della messa a sistema degli aspetti amministrativi e gestionali della Scuola. (vedasi http://wikiprogetti.terzocircoloperugia.it e http://wikiso.it )
Nel corso degli anni il Circolo ha cercato di dotare tutti i plessi di una minima copertura di connessione della rete, ricorrendo a risorse interne, a contributi delle famiglie, al fine di:
– Utilizzare il digitale per sostenere l’innovazione metodologica e di contenuti curricolari, ampliando così la gamma delle opportunità di conoscenza e competenza per tutti gli studenti. La partecipazione ai bandi emanati dal MIUR o dagli Enti Locali ha consentito di poter giungere a questo fine, sostenuto anche dal contributo delle famiglie. Nonostante ciò le difficoltà di raggiungere tutte le aule dei plessi è ancora grave: solo alcune aule hanno il cablaggio con la conseguente difficoltà di uso dei pochi e vetusti strumenti informatici.
– Utilizzare il digitale per comunicare a livello interno ed esterno (famiglie e territorio), assumendo come principio la digitalizzazione degli atti formali, così come richiesta dalle norme vigenti. Lo stato dell’arte attuale vede l’uso del registro elettronico per le assenze, del giornale e dell’agenda digitale nonché le pagelle online, gestito attraverso un programma auto/costruito che ci rende liberi da abbonamenti annuali. Le difficoltà sopra citate, creano veri problemi di connessione quotidiana per molte classi, le cui docenti devono eseguire in altri ambienti o addirittura a casa tali operazioni.
Questo è il quadro concreto entro il quale il Circolo propone il progetto PON.
Digital storytelling come tecnica digitale per una comunità inclusiva
Il laboratorio sperimentale di storytelling rivolto ai bambini e alle famiglie della scuola primaria G. Cena vuole produrre una serie di vedeoclip sui temi dell’immigrazione recuperando la memoria storico-sociale orale in racconti digitali realizzati tramite la tecnica dello stopmotion in un processo guidato da formatori professionisti, educatori e insegnati che prevede 6 fasi principali :
1. Costituzione del Gruppo di Ricerca di Progetto: Messa in sinergia delle competenze digitali e disciplinari rilevate nel corpo docente del Circolo coinvolte e del valore aggiunto costituito da risorse esterne.
2. Ricerca: Le classi coinvolte nel progetto saranno impegnate, guidate dagli insegnanti durante le ore curricolari, in una ricerca che prevede l’individuazione di elementi utili allo sviluppo del progetto. In questa occasione sono previste uscite didattiche presso biblioteche, archivi e sale cinematografiche oltre che incontri con genitori e nonni.
3. Ideazione: I docenti avvieranno un percorso rivolto ai bambini (in alcuni casi insieme alle famiglie) che, dallo studio degli elementi che costituiscono una narrazione, porterà alla definizione dello storyboard digitale tramite il materiale raccolto per giungere alla costruzione della storia che si vuole raccontare.
4. Formazione: Docenti e bambini saranno formati all’utilizzo dei software necessari alla costruzione digitale della storia guidati da esperti formatori professionisti.
5. Disseminazione: E’ prevista una massiccia operazione di comunicazione del processo quanto del prodotto finale tramite le strumentazioni digitali di ultima generazione (social network) in modo da raggiungere un pubblico il più possibile ampio e l’inserimento della documentazione digitale nel sito della scuola.
6. Monitoraggio e valutazione: L’impatto valutativo del progetto sarà determinato dagli incontri periodici del Gruppo di Ricerca e dalla somministrazione di questionari, osservazioni, verifica delle competenze e seminario finale.
L’idea progettuale
L’idea si basa sull’assunto che il laboratorio sperimentale di digital storytelling recuperi la funzione sociale della storia orale tramandata dai nonni-genitori ai figli, trasformandola in racconto sociale contemporaneo mediante l’utilizzo di strumenti digitali. È così che le storie personali, racconti di emigrati e immigrati o figli di questi, divengono universalmente capaci di generare nuovi sensi legandosi alla complessità della contemporaneità e dei fenomeni migratori, tentando parallelamente di colmare il divario digitale tra una generazione nata analogica e una nata digitale su un tema che, seppur in forme diverse ha diviso e divide l’Europa di ieri e di oggi.
Considerando questo ambizioso obiettivo, ci sono tre specifiche aree su cui il progetto cerca di avere un impatto attraverso un meccanismo di ricerca, sviluppo, formazione e sperimentazione:
1. Individuare elementi chiave che compongono una storia come mezzo di comunicazione che genera nuovi universi di senso attraverso la sua rielaborazione digitale;
2. Sviluppare un serio e concreto dialogo intergenerazionale e interculturale per combattere l’esclusione sociale;
3. Concepire i movimenti migratori come fenomeno sociale da cui trarre ricchezza per la società contemporanea;
4. Agevolare, tramite metodologie e strumenti innovativi, la propensione dei bambini al pensiero critico e alla cittadinanza attiva;
5. Assicurare la massima partecipazione di tutti i bambini, anche coloro che presentano disturbi specifici di apprendimento o disabilità, garantendo l’uguaglianza e l’inclusività all’interno della scuola, della famiglia, della società.
Tutte le attività proposte rischiano di rimanere irrealizzate se la scuola non riesce a garantire l’accesso alla rete in modo diffuso e sicuro. Il Circolo è composto da 8 plessi e dal prossimo anno si aggiungerà un plesso di scuola secondaria di 1^ grado. Nelle scuole l’attuale connessione non raggiunge tutti gli ambienti scolastici, a causa di un parziale cablaggio degli edifici. Ciò rende difficoltosa la scelta dei docenti di introdurre proposte didattiche che prevedano l’uso di strumenti informatici. Inoltre la scarsità degli stessi non consente di farli percepire ed usare al pari di altri materiali scolastici, con il valore aggiunto di avere una finestra aperta sul mondo e sulle conoscenze.
Il progetto
http://pon20142020.indire.it/fesr/index.php?action=avvpro&idcup_interno=3516&jjlettura=0&jjlivello=0&idpiano=3386&idcup_interno=3516
Procedure per acquisizione di beni e servizi
http://pon20142020.indire.it/gare/index.php?action=bangar&jjlettura=0&jjlivello=0&idcup_interno=3516&idpiano=3386
Conferimento di incarichi a personale interno ed esterno
http://pon20142020.indire.it/gare/index.php?action=seldir&jjlettura=0&jjlivello=0&idpiano=3386&idcup_interno=3516
Riepilogo attività negoziale
http://pon20142020.indire.it/fesr/index.php?action=riefin&riepilogo=1&jjlettura=0&jjlivello=0&idpiano=3386&idcup_interno=3516
Collaudo
http://pon20142020.indire.it/gare/index.php?action=bgcoll&jjlettura=0&jjlivello=0&idpiano=3386&idcup_interno=3516
Gestione forniture
http://pon20142020.indire.it/fesr/index.php?action=matacq&idcup_interno=3516&jjlettura=0&jjlivello=0&idpiano=3386&idcup_interno=3516
GANTT di progetto
http://pon20142020.indire.it/fesr/index.php?action=gantt&idcup_interno=3516&jjlettura=0&jjlivello=0&idpiano=3386&idcup_interno=3516
Documentazione
http://pon20142020.indire.it/fesr/index.php?action=riedoc&idcup_interno=3516&jjlettura=0&jjlivello=0&idpiano=3386&idcup_interno=3516
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