Bando Progetto ERASMUS+ |
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Promosso da: | AGRUPAMENTO DE ESCOLAS EMIDIO NAVARRO (COORDINATOR) |
Bando: | ERASMUS+ |
Titolo attività: | FUN @ SCIENCE 3D PRINT |
Partners: | AGRUPAMENTO DE ESCOLAS EMIDIO NAVARRO (COORDINATOR),CREATIVE YOUTHLAND, DANMAR COMPUTERS, MADAN PARQUE DE CIENCIA, EUROPEAN DEVELOPMENT AGENCY, ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 4, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA, TUCEP ( TIBER UMBRIA COMETT EDUCATION PROGRAMME) |
Ambiti: | Tecnologia |
In realtà, la stampa 3D viene utilizzata in molte scuole per creare lezioni interattive, meccaniche e tecniche. Questo ispira le giovani menti, guidandole verso le carriere STEM e rende l’apprendimento più divertente, consentendo loro anche di sviluppare competenze di cittadinanza globale.istitutocomprensivoperugia4.it/…/O1_FUN@SCIENCE_working_sheet_BP3_final_university_perugia-2.pdf
Le attività del progetto saranno sviluppate con riferimento a tutti i livelli di istruzione scolastica e vedranno come risultato principale l’elaborazione di una proposta per la costruzione di un modello educativo globale che incorpori l’istruzione informale basata sulle attività di stampa 3D nei curricula scolastici, consentendo il suo accreditamento e la valutazione del contenuti educativi di riferimento.
Le attività del progetto saranno sviluppate come segue:
- Raccolta e analisi di pratiche interessanti in almeno 5 Stati membri europei sull’educazione scientifica nelle attività curriculari con riferimento alle attività di stampa 3D, per monitorare gli effetti dell’educazione scientifica informale legata alla stampa 3D sull’interesse degli studenti per le carriere scientifiche e sullo sviluppo di abilità logiche e matematiche.
- Elaborazione di una proposta per la costruzione di un modello educativo globale che incorpori attività di stampa 3D basate sull’insegnamento informale nei programmi scolastici, a tutti i livelli di istruzione, consentendo il suo accreditamento e la valutazione dei contenuti educativi di riferimento.
- Progettazione e realizzazione di esperienze di apprendimento tra pari per insegnanti e formatori in modo da condividere e acquisire le competenze per progettare, implementare e validare il modello nei loro contesti scolastici.
- Testare il modello a tutti i livelli di istruzione in almeno 4 classi per ogni paese partecipante, secondo un quadro comune basato su un progetto educativo ben definito.
- Raccolta di risorse educative aperte e comunicazione dei risultati delle pratiche educative sperimentate implementate nel progetto, in modo da moltiplicare gli effetti e i risultati del progetto.L’azione del progetto sarà condotta a livello europeo in 5 paesi (Portogallo, Italia, Polonia, Repubblica Ceca e Grecia
Gli obiettivi previsti nel progetto
L’obiettivo è monitorare gli effetti dell’educazione scientifica informale legata alla stampa 3D sull’interesse degli studenti per le carriere scientifiche e sullo sviluppo delle abilità logiche e matematiche, attraverso:
- Raccolta e analisi di pratiche interessanti in almeno 5 Stati membri europei sull’educazione scientifica nelle attività curriculari con riferimento alle attività di stampa 3D.
- Organizzazione di un quadro di riferimento, metodologie e risultati potrebbero essere trasferiti in altri contesti geografici ed educativi.
- Sperimentazione con alcune classi pilota.
- Validazione del monitoraggio e risultati ottenuti.
Le azioni previste
Le task/compiti che il partenariato intende sviluppare per dar seguito al progetto, sono sinteticamente riportate di seguito:
Compito 1 – DEFINIZIONE DEL QUADRO DI RICERCA Definire la bozza di un modulo comune per la raccolta delle pratiche, inclusi criteri di selezione, approcci, metodologie e strumenti didattici per tutte le pratiche interessanti incluse, così come gli effetti di ogni pratica sull’interesse degli studenti per le carriere scientifiche e sullo sviluppo della logica e abilità matematiche.
Compito 2 – RACCOLTA DELLE PRATICHE Raccolta di almeno 5 pratiche interessanti per ciascuna squadra nazionale, che sarà impegnata nella selezione, raccolta e commento delle pratiche: è importante definire quante pratiche devono essere fondate a livello nazionale (cioè 3) e quante a livello europeo ( ie2), definendo paesi diversi per ogni partner per evitare sovrapposizioni.
Compito 3 – TRADUZIONE Traduzione dei materiali in inglese dalle lingue nazionali in modo da consentire lo scambio transnazionale delle pratiche di raccolta e promuovere la loro trasferibilità in tutta Europa.
Compito 4 – ELABORAZIONE DEL PROGETTO DI RELAZIONE Raccolta delle versioni EN delle pratiche nazionali, classificandole in base ai loro obiettivi, caratteristiche e livello di istruzione, in modo da dare vita a una relazione europea (bozza).i
- Compito 5 – ELABORAZIONE DELLA VERSIONE FINALE DELLA RELAZIONE La bozza verrà analizzata dai partner che daranno feedback per il miglioramento; quindi P7 modificherà / integrerà il rapporto in base al feedback dei partner e infine elaborerà la versione finale del rapporto.
1° Meeting: Almada – Portogallo
I partner portoghesi (Agrupamento de Escolas Emídio Navaro e MAden Park) hanno ospitato il 1 ° incontro del progetto FUN @ SCIENCE, il 27 e 27 ottobre 2017.Il primo giorno, l’incontro si è svolto sulla Escola Secundaria Emidio Navarro, l’intero gruppo si è riunito e si è presentato e il lavoro che ciascuno svilupperà all’interno di questo progetto. Durante questo giorno alcuni aspetti come i risultati finanziari, intellettuali, tra gli altri, sono stati definiti in modo più chiaro. La sera, siamo andati a cena in un ristorante tradizionale dove abbiamo mangiato tutti e ascoltato il Fado, la canzone tradizionale portoghese. Il secondo giorno, i partecipanti si sono incontrati al Madan Park, a Caparica, e hanno avuto un incontro in cui tutti abbiamo definito come sarà sviluppato il processo di Disseminazione e quale ruolo ognuno di noi svolgerà in questo processo. Il rappresentante polacco ci ha mostrato la piattaforma con cui tutti lavoreremo e ha spiegato come lavorarci. Il nostro Istituto era rappresentato dalla dirigente scolastica prof.ssa Iva Rossi e dalla referente del progetto, ins. Susanna Cimarelli. Del team interno all’istituto fa parte anche l’ins. Anna Locchi.
1° Step: il confronto sulle buone pratiche
I partner si sono accinti – nel periodo gennaio – aprile 2018 – alla ricerca e selezione di buone pratiche sull’approccio al 3D applicato alla didattica dei curricola scolastici delle scuole secondarie di primo e secondo grado e del percorso universitario. Una vasta gamma di report sono stati ,quindi, visionati ed analizzati, dall’Università di Perugia, sino a giungere alla selezione delle seguneti pratiche.
- Best pratices for secondary junior school:istitutocomprensivoperugia4.it/…/O1_FUN@SCIENCE_working_sheet_BP5_final_5_secondary_junior_school.pdf
- Best pratices for High school: O1_FUN@SCIENCE_working_sheet_BP3_final_university_perugia O1_FUN@SCIENCE_working_sheet_BP3_final_university_perugia (1) Overview_best_practices
- Best pratices for University:O1_FUN@SCIENCE_working_sheet_BP3_final_university_perugia
- Overwew Final:(1) O1_FUN@SCIENCE_working_sheet_BP1_final
Traduzioni in lingua italiana
Si allegano in ordine di successione i documenti tradotti in lingua italiana, prodotti dai vari partner.
- I contenuti del progetto: Fun@science_web_content_EN_traduzione
2° Meeting: Perugia – Italia
I partner italiani – TUCEP, Facoltà di Ingegneria – Università agli Studi di Perugia, Istituto Comprensivo Perugia 4 – hanno ospitato per 4 giorni – dal 15 al 19 ottobre – i partner di progetto, accompagnati da docenti delle varie nazionalità per partecipare ad una formazione sulle stampanti 3D e il loro utilizzo all’interno delle istituzioni scolastiche. L’Agenda del meeting è stata interamente rispettata, nella suo scopo formativo, ma ha dato modo di vivere insieme un’esperienza importante anche dal punto di vista relazionale e personale. C1 FUN@SCIENCE_training agenda_REV.01 05_07_18
Accompagnati in questo percorso dai docenti formatori dott.ri Stefano Coviello e Bianca Bisiach referenti per l’ICPg4, dal prof. Gianluca Rossi dell’Università di Perugia, i 25 partecipanti hanno potuto sperimentare le valenze e le difficoltà dell’uso della stampante 3D, step to step fino alla produzione di piccoli materiali in materiale plastico.
2° Step. Inizio della sperimentazione con gli studenti dell’ICPg4
A partire dal 20 ottobre, un gruppo di circa 25 discenti di scuola secondaria di 1° grado, hanno iniziato il percorso di sperimentazione con l’obiettivo di verificare i punti di forza e i punti deboli dell’uso delle stampanti in 3D, dal punto di vista tecnico ma applicato a contenuti disciplinari di matematica, fisica, biologia e chimica.
Guidato dalla sapiente regia della prof.ssa Elisa Canestrelli della Impresa Sociale DENSA, il gruppo si è accinto con il software digitale synergy 3d software e l’applicativo cura software stampa 3d.
La docente ha predisposto schede originali da lei stessa elaborate per la costruzione e realizzazione
Il percorso, composto da 6 incontri di 5 ore ciascuno, si concluderà alla fine del mese di novembre 2018.
Risultati attesi
Gli studenti dovranno mostrare:
- competenze specifiche disciplinari e approfondite sugli argomenti trattati
- abilità nell’uso dei software di elaborazione e produzione in 3D
- capacità di comunicare con linguaggio specifico ad altri coetanei il percorso fatto
Fase finale del piloting
Sabato 24 novembre è terminata la fase di piloting. Il gruppo classe ha realizzato l’ultimo progetto proposto, targhette con il proprio nome, in modo autonomo per verificare gli apprendimenti intervenuti sull’uso dei due software.
Poi, ciascuno di loro ha compilato un questionario come momento di meteriflessione sull’esperienza condotta e gli esiti saranno oggetto di valutazione per rilevare gli apprendimenti di natura didattica (contenuti) di natura metodologica (laboratorio) e di natura tecnica (digitale e stampa 3D).
Ogni ragazzo/a riceverà, come ricordo di questo laboratorio, l’intero kit prodotto ala presenza di tutte le classi coinvolte, come forma di disseminazione delle attività.
Il video della sperimentazione realizzata presso l’Istituto Comprensivo Peurgia 4
Scalabilità del progetto
Perché un’innovazione educativa sia capace di raggiungere l’obiettivo finale di ”cambiamento di sistema”, cioè di un nuovo rapporto tra buone pratiche sperimentate e singole iniziative didattiche che diventano comunità di pratica, il percorso da compiere si snoda attraverso tappe fondamentali: dall’identificazione di bisogni sociali nascono proposte che si traducono in modelli di innovazione didattica e sviluppo la cui sperimentazione su un campione va implementata fino ad arrivare alla diffusione dell’idea.
Il trasferimento o riproposta dei presupposti del progetto più ampia delle esperienze di innovazione sociale (scalabilità) è un passaggio particolarmente delicato che mette in campo risorse, competenze e relazioni la cui qualità può permettere a piccoli progetti validati, di estendere il proprio impatto con nuove gruppi classe.
https://socialfare.org/scalabilita-la-forza-delle-buone-idee/
Nel nostro caso, l’evidente risultato di maggiore consapevolezza di alcuni concetti disciplinari, che consolidano le conoscenze, ha trovato il suo indice di scalabilità attraverso il coinvolgimento di ulteriori tre classi di scuola primaria dell’Istituto. che si sono mostrate interessate all’approccio metodlogico derivato dal progetto, seppure con altri argomenti e contenuti, danno conto del valore del progetto stesso.
Le nuove tecnologie – ritenendo con questo termine l’introduzione delle applicazioni e dei programmi digitali come supporto agli apprenidmenti disciplinari – favoriscono e potenziano nuovi linguaggi con i quali motivare e coinvolgere alunni che in altri modi incontrano difficoltà di apprenidmento e favoriscono il suo consolidamento per coloro che hanno già acquisito le conoscenze previste dalle progettazioni di classe.
Questo è il messaggio conclusivo che si intende formulare al termine del progetto FUN@SCIENCE, che si è felicemente concluso nel Novembre 2029.
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